Catania-Atalanta: mi ritorni in ment ex

"Mister 6 Episodi" Stefano Colantuono 

Continua il nostro viaggio nel mondo degli ex rossazzurri. In vista di Catania-Atalanta, riecco Colantuono, Schelotto, Stendardo, Manfredini e Polito. Tra le fila etnee Marco Motta, unico ex nerazzurro

Quanti ex rossazzurri tra gli orobici
Nella gara tra Catania ed Atalanta, in programma sabato 21 aprile alle ore 20.45 allo stadio “Angelo Massimino”, riflettori puntati su ben 6 ex: uno tra le fila rossazzurre, cinque tra quelle nerazzurre. Lo stesso numero della gara d’andata ma con due sostanziali variazioni: ‘via’ Gennaro Delvecchio e Fabio Caserta, passati rispettivamente a Lecce e Juve Stabia, ‘dentro’ Marco Motta (19 presenze in nerazzurro, oltre alla trafila delle giovanili) e Guglielmo Stendardo. I ‘confermati’ sono: ‘Mister6 Episodi’ Stefano Colantuono, la ‘freccia’ Ezequiel Schelotto, il difensore Thomas Manfredini e il portiere Ciro Polito.

Colantuono, quanti episodi…
Lanciato nel calcio che conta da Luciano Gaucci, alla guida della Sanbenedettese, Stefano Colantuono, nato a Roma il 23 ottobre 1962, nell’unica stagione da allenatore rossazzurro ha sicuramente lasciato un ricordo positivo. Sessantasette punti, a -6 dalla zona play off, con 18 vittorie, 13 pareggi e 15 sconfitte (alcune delle quali pesantissime come il 5-0 di Palermo ed il 3-0 di Messina) nel campionato di Serie B 2003/04. Bottino interessante e positivo per un tecnico che, nonostante l’ambiente in smobilitazione, ha sfiorato la promozione nella massima serie. Da avversario, poi, ha spesso e volentieri faticato contro il ‘suo’ ex Catania. Memorabile il ‘sonoro’ 4-1 subito nel settembre 2005 dal Catania di Pasquale Marino. Sconfitta ‘giustificata’ con una ingenerosa affermazione: “Partita decisa dagli episodi”. Nella gara di ritorno, giocata a Bergamo il 4 febbraio 2006, altri due ‘episodi’ (Biso e Mascara) condannano la sua Atalanta ad un’altra sconfitta. Quanti episodi, mister Colantuono!

Stendardo, annata da urlo
Guglielmo Stendardo, nato a Napoli il 6 maggio 1981, giunse a Catania nella torrida estate del 2003, calda ed asfissiante non solo per ragioni climatiche ma anche per i noti fatti legati al “Caso Martinelli”. Perno insostituibile della retroguardia del Catania di Stefano Colantuono, assieme a Giallombardo, Sasà Monaco e Diliso, il possente difensore napoletano conquista subito le simpatie della tifoseria rossazzurra grazie alle sue eccellenti prestazioni e doti di trascinatore. Annata positiva per Stendardo, 43 presenze senza segnare alcuna rete, prima del forzato passaggio in blocco al Perugia nel ‘trasloco’ dell’estate 2004. Un addio ‘doloroso’ seguito, negli anni successivi, da diverse voci di mercato su un suo possibile ritorno in rossazzurro. Un ritorno che non si è mai concretizzato.

Manfredini, difensore goleador
Nato a Firenze, il 27 maggio 1980, il Thomas Manfredini rossazzurro è stato uno trai più continui nella prima stagione dell’era Pulvirenti. Trenta presenze e tre reti, nella serie B 2004/05, per un difensore dal vizietto del gol. Reti importanti (tutte decisive) una delle quali, la prima, davvero bizzarra. Catanzaro stadio “Ceravolo” 21 settembre 2004: lancio dalla trequarti rossazzurra del difensore rossazzurro, uno ‘strano’ movimento di Sasà Bruno inganna il portiere calabro Lafuenti con il pallone che finisce lemme lemme in rete. Rete fortunosa. Di tutt’altro genere il ‘chirurgico’ calcio di punizione che vale la vittoria sul Torino nella prima ‘Giornata Rossazzurra’ della storia, ovvero il 13 febbraio 2005.

Polito, secondo del Panta
Rossazzurro dal giugno 2004 al gennaio 2009, con un’esperienza semestrale al Pescara (dal gennaio al giugno 2007), Ciro Polito, nato a Napoli il 12 aprile 1979, per buona parte della sua esperienza catanese ha indossato gli ‘scomodi’ panni del ‘secondo’ di Armando Pantanelli, portiere e capitano della promozione in A del 2006. Ruolo non facile, difficile da interpretare e, soprattutto, da ‘digerire’. Nell’unica presenza nella stagione della promozione Ciro Polito, però, è riuscito a farsi trovare pronto, con interventi prodigiosi che salvarono l’1-0 etneo in quel di Pescara. Andati via Pantanelli e Marino il portiere napoletano, con Silvio Bandini in panchina, riuscì a vincere la concorrenza di Bizzarri trovando spazio come titolare in serie A: 31 presenze (35 reti incassate) prima di esser rispedito in panchina da Walter Zenga. In totale Ciro Polito, a difesa della porta rossazzurra, ha totalizzato 40 presenze (tre delle quali in Coppa Italia) subendo 41 reti (3 in Coppa Italia). Difficile, però, sperare di vedere in campo al “Massimino” il portiere napoletano, ormai relegato al ruolo di terzo portiere orobico dopo Consigli e Frezzolini.

Schelotto, quanti rimpianti
Storia recente. Recentissima. Ottimi ricordi e diversi rimpianti attorno ad Ezequiel Matias Schelotto, nato a Buenos Aires il 23 maggio 1989. Giunto a Catania all’ultimo secondo del mercato di riparazione 2011 il cursore italo-argentino nella breve esperienza catanese (14 presenze ed una rete) ha lasciato, come detto, tanti buoni ricordi ed altrettanti rimpianti. Rimpianti per non aver potuto trattenere un giocatore giovane e di sicuro avvenire (l’Inter lo cerca), devastante sulla fascia e dotato di una grande corsa tipica delle ‘ali’ vecchio stampo. Nel 4-4-1-1 di mister Colantuono è fondamentale: un’arma che per gli avversari può essere letale.