Approfondimenti

Catania-Casertana, precedenti: Pancaro e quei falchetti indigesti

Di Salvatore Emanuele

13/12/2016 3:00

Mister Pippo Pancaro nel girono della sua ultima panchina in rossazzurro

Catania, domenica 27 febbraio 2016. Al “Massimino” si sfidano due squadre che non se la passano benissimo: il Catania di Pippo Pancaro è reduce da due 0-0 di fila, contro Lecce e Catanzaro, e non riesce a segnare addirittura da tre incontri (ultima rete siglata al Matera il 31 gennaio); la Casertana di Nicola Romaniello, rivelazione del girone d’andata, è in piena fase calante, non vince da un mese (dall’1-0 di Melfi) e tra lei e il primo posto, occupato dal lanciatissimo Benevento di Gaetano Auteri, ci sono già cinque punti. I rossazzurri sono sempre del limbo di una classifica amorfa, incatenati ad una zona retrocessione dalla quale non riescono a distaccarsi. Per far ciò, occorrerebbe ‘spennacchiare’ i falchetti della Reggia – privi di diversi titolari, tra i quali l’ex Maikol Negro – così come fatto già due volte in passato, rispettivamente nel 1974-75 (1-0 gol di Spagnolo) e nel 1996-97 (ancora 1-0 con rete di Pannitteri). Come non detto. Dopo quattro minuti è la Casertana a sfiorare il vantaggio, con una conclusione in bello stile di Mangiacasale che s’infrange sulla traversa a Liverani battuto. Scampato il pericolo i ragazzi di Pancaro impiegano un quarto d’ora per impensierire il portiere Gragnaniello, tempestivo nell’ipnotizzare Caetano Calil in uscita bassa. Ma il Catania non c’è, e alla mezzora si fa infinocchiare dal piccoletto De Angelis con un diabolico colpo di testa che sorprende Bergamelli e Liverani. Campani in vantaggio tra gli applausi dello spazientito pubblico di casa.

Il gol-vittoria del casertano De Angelis 



Scossi dalla rete subita, gli etnei provano a reagire: trovano anche il gol dell’1-1, ma l’arbitro Tardino di Milano annulla per fuorigioco. La possibile svolta potrebbe arrivare al minuto 58, quando il difensore casertano Bonifazi rimedia il secondo giallo che gli vale il cartellino rosso. Catania in superiorità numerica e con mezzora ancora da giocare potrebbe succedere di tutto. Potrebbe, in teoria, ma la pratica è ben diversa. Gli attacchi portati dai rossazzurri sono tutt’altro che pericolosi e il portiere campano Gragnaniello non rischia pressoché nulla fino al triplice fischio finale. I fischi del pubblico del Massimino acuiscono la crisi dell’Elefante (alla quarta gara senza segnare) sentenziando ufficiosamente la fine dell’esperienza catanese di Pippo Pancaro sulla panchina degli etnei. Una fine ufficializzata dalla società qualche giorno più tardi con la nomina di Checco Moriero come successore del tecnico silano.


Salvatore Emanuele è l'esperto di storia rossazzurra. Per CalcioCatania.com cura le rubriche degli ex di turno, dei precedenti tra le squadre e le rievocazioni di incontri o vicende legate alla storia rossazzurra. In redazione dal Gennaio 2006. Giornalista Pubblicista dall'Ottobre 2016. Dal 17 Agosto 2019 è il direttore responsabile del sito. . Per CalcioCatania.com è autore di 2196 articoli