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Ischia-Catania: Mi ritorni in ment Ex

Di Salvatore Emanuele

04/02/2016 8:00

Gennaro Monaco, indimenticabile difensore rossazzurro

La storia negli almanacchi
Il fascino dell’ex. Il fascino di nomi che, alla sola lettura, rievocano una valanga di aneddoti. Una miscela esplosiva di rimpianti, rimorsi, dolci pensieri ed emozioni sopite dentro il cassetto dei ricordi da stadio. Il fascino dell’ex, passato ed attuale.

Nessun ex attuale
In vista della gara tra Ischia Isolaverde e Catania, in programma sabato 6 febbraio alle ore 14 allo stadio “Enzo Manzella”, riflettori puntati sui ‘doppi ex’. Rispetto alla gara di andata, che vide nei due organici un ex per parte, nella sfida in terra campana non ci saranno Ameth Fall (in campo al "Massimino" per 88 minuti con la maglia dell'Ischia) ed Andrea De Rossi, allora in rossazzurro anche se escluso dalla lista campionato. L’ attaccante senegalese, infatti, è passato al Rimini proprio nell’ultima sessione di calciomercato. Per quanto concerne la sua esperienza con la casacca del Catania c'è ben poco da dire: prelevato dal Lecco, nell’estate 2012, Fall è stato sempre 'prestato' a varie squadre (Bellaria Marina, Rimini, Barletta) senza riuscire a trovare spazio in rossazzurro, né con la casacca della prima squadra né con quella gialloblu. Discorso simile per il difensore Andrea De Rossi, passato all'Akragas dopo appena due presenze con il Catania (entrambe in Coppa Italia). All'Ischia dal gennaio al giugno 2013.

Passato: da Longobardo a Sergi
Elenco ridotto, ma non per questo poco prestigioso, quello riguardante i doppi ex ancor più 'stagionati'. Tra gli esponenti del reparto arretrato ritroviamo il 'buon' Maurizio Longobardo, prodotto del settore giovanile milanista. Quattro anni in rossazzurro: dal 1984 al 1988 per un totale di 93 presenze e 2 reti tra B e C1. Lasciata Catania segue il trasferimento proprio all’Ischia Isolaverde. Storia diametralmente opposta per Gennaro Monaco, carismatico difensore napoletano dal ‘sangue rossazzurro’. Lanciato nel mondo del calcio proprio dall’Ischia, nel 1986, Monaco ha conquistato una promozione in C1 con la casacca gialloblu. Al termine del campionato 1987-88 lascia a Ischia per accasarsi prima ad Empoli e poi a Caserta. Nel 1993 il ritorno in gialloblu: altri tre campionati in terza serie prima del passaggio, nel 1996, alla Juve Stabia. Nell’estate 1998 arriva l’accordo con il Catania. Stagione memorabile, conclusa con la promozione in C1 con Pierino Cucchi – di cui parleremo più avanti – in panchina. In estate, a sorpresa, viene ceduto all’Acireale. Nel gennaio 2001 il ritorno a Catania. Seconda parentesi più ampia, arricchita dalla promozione in B del 2002 e da 5 presenze in cadetteria, una delle quali al “San Paolo” di Napoli: lo stadio della sua città. In totale in rossazzurro Gennaro Monaco ha collezionato 60 presenze, 2 reti (contro Sora e L’Aquila) ed altrettante promozioni. Un score di rilievo per un calciatore, un uomo, che si è innamorato perdutamente del Catania e di Catania. Citazione particolare per Bruno Pizzul, icona del giornalismo italiano. Carriera sfortunata quella del famosissimo telecronista friulano, vissuta senza squilli anche a Catania ed Ischia, a cavallo tra gli anni ’50 e ‘60, interrotta prematuramente a causa di un brutto infortunio al ginocchio.

In mediana spiccano diversi campani. Si parte dal napoletano Pasquale Casale, calciatore rossazzurro dal 1979 al 1981. Con il Catania 65 presenze, 4 reti e la promozione in Serie B del 1979-80 ottenuta da protagonista con 28 gettoni e 2 reti. Ha concluso la carriera da calciatore proprio ad Ischia nella stagione 1989-9. Da allenatore ha allenato i gialloblu tra il 1992 e il 1995. Negli anni ’80 troviamo anche Pietro Puzone, napoletano di Acerra. Rossazzurro per due stagioni (1985-86 e 1987-88) intervallate da un ‘silenzioso’ passaggio al Napoli; in totale 64 presenze e 6 reti. Chiusura di carriera proprio ad Ischia nel 1989-90 a 27 anni di età. Altro mediano, altro campano è Giovanni Martusciello, nato proprio ad Ischia nel 1971. Centrocampista sanguigno, in Serie A con l’Empoli di Spalletti, Martusciello è cresciuto proprio nelle giovanili dell’Ischia. Bandiera gialloblu ha collezionato 160 presenze (6 reti) tra i 1988 e il 1995, periodo in cui ha affrontato da avversario anche la compagine etnea. Lasciata Ischia seguono le esperienze con Empoli, Genoa, Palermo e Cittadella. Nel 2002/03 l’approdo a Catania. In rossazzurro ha totalizzato 29 presenze nell’ altalenante campionato cadetto 2002/03. Tre le reti segnate, due delle quali siglate al Palermo nel pirotecnico 3-3 del “Renzo Barbera”. Dopo tre campani ecco un catanese: Francesco Millesi. Cresciuto nelle giovanili dell’Atletico Catania ‘Ciccio’ Millesi corona il sogno rossazzurro nell’estate 2006, quella del ritorno in A. Un sogno che, tuttavia, si rivela poco felice: appena una decina di presenze in due stagioni con l’assist vincente a Spinesi, nel 2-2 di Ascoli, come ricordo migliore. Nel gennaio 2015 l’accordo con l’Ischia, dove mette a segno una rete in 12 presenze.

In attacco il più rappresentativo è senza ombra di dubbio Ciro Bilardi, nativo proprio di Ischia. Poco fortunato con la casacca rossazzurra – con appena una rete in 20 presenze nella Serie A 1983/84 conclusa all’ultimo posto – brillante con la maglia della squadra della sua città. Dopo Catania, infatti, ecco una lunga militanza in gialloblu: 87 presenze e 8 reti tra il 1984 e il 1988, con tanto di promozione in C2 conseguita nella stagione 1986-87. Da allenatore ha allenato le giovanili dell’Ischia dal 2007 al 2012 sedendosi, anche, sulla panchina della prima squadra. Tra gli attaccanti troviamo Tommaso De Carolis: all’Ischia nella stagione 1990-91 nel campionato di Serie C2. Pochissima gloria in rossazzurro, con appena 2 reti in 13 presenze nella stagione 1995-96. Stesso discorso per Michele Sergi, sparuta comparsa a Catania (appena 27 minuti nella gara contro la Vis Pesaro nel campionato di C1 2000/01), 9 reti in 14 incontri con la maglia gialloblu nel campionato di Serie D 2009/10.

Terzetto in panchina
In panchina ritroviamo tre 'mostri sacri' del calcio catanese. Il più distante dai giorni nostri è il compianto Gennaro Rambone, allenatore del Catania a più riprese: nel 1974/75 (solo le gare di coppa Italia prima della ‘staffetta’ con Egizio Rubino), nel 1979/80 (le prime 8 giornate) e vari andirivieni tra il 1985 e il 1987. Per due anni all’Ischia, precisamente nel biennio 1988-90. A seguire ecco un altro tecnico napoletano Gianni Di Marzio, protagonista di un'esperienza agrodolce sulla panchina etnea. Prima stagione da incorniciare – con la storica promozine in A al termine dei memorabili spareggi romani, contro Como e Cremonese, nel giugno 1983 –, seconda annata da incubo conclusa con l’esonero dopo appena 12 giornate con il Catania ultimo in classifica. Ad Ischia nelle vesti di calciatore negli anni sessanta. Chiusura con l’indimenticabile Pierino Cucchi, condottiero rossazzurro nel vittorioso campionato di C2 1998-99 concluso al primo posto dopo un lungo testa a testa col Messina. In precedenza la doppia esperienza ad Ischia (1990-92 e 1996-98) impreziosita dalla promozione in C1 ottenuta nel 1990-91.


Salvatore Emanuele è l'esperto di storia rossazzurra. Per CalcioCatania.com cura le rubriche degli ex di turno, dei precedenti tra le squadre e le rievocazioni di incontri o vicende legate alla storia rossazzurra. In redazione dal Gennaio 2006. Giornalista Pubblicista dall'Ottobre 2016. Dal 17 Agosto 2019 è il direttore responsabile del sito. . Per CalcioCatania.com è autore di 2195 articoli