Approfondimenti

Modena-Catania, presentazione: bivio emiliano

Di Salvatore Emanuele

09/03/2015 9:01

Dario Marcolin, gara da dentro o fuori...

La verità in quattro giornate: secondo atto
Ad un mese di distanza – era il 7 febbraio – Modena e Catania si ritrovano al “Braglia” per il recupero della gara valevole per la venticinquesima giornata del torneo cadetto; match rinviato a causa dell’abbondante neve che rese impraticabile il green modenese.

Trenta giorni più tardi la situazione è drasticamente cambiata. I canarini, allora in netto calo, hanno voltato pagina. Via mister Novellino (ex rossazzurro), dentro il duo Melotti-Pavan: due partite ed altrettante vittorie (contro Brescia e Frosinone, senza subire reti) e situazione in classifica migliorata con 36 punti in saccoccia, a +2dalla zona retrocessione. Diametralmente opposto il mese vissuto dall’Elefante che, dal rinvio della gara del “Braglia”, si è letteralmente congelato: appena tre punti in cinque partite (tre pareggi e due sconfitte) con tutti i buoni propositi di una possibile rimonta play-off – figli delle vittorie illusorie su Pro Vercelli e Perugia – scivolati mestamente nel dimenticatoio.

Come può cambiare in poco tempo una stagione, bastano due vittorie di fila (vedi appunto il Modena) e una classifica corta che prima ringhiava diventa rapidamente sorridente. A denti stretti, però, tocca adesso al Catania guardare un futuro abbastanza minaccioso e carico di nefasti presagi. L’incredibile pareggio casalingo colto con lo Spezia, giunto al termine della solita altalena (termine cardine della stagione rossazzurra) fatta di gol ed emozioni, ha peggiorato ulteriormente la situazione degli etnei: Catania al penultimo posto solitario a 3 dalla zona play-out, a -4 dal sestultimo posto che equivale il mantenimento della categoria senza alcuna coda successiva.

Ecco perché la gara del “Braglia” – prima di tre partite che vedranno i rossazzurri impegnati in altrettante trasferte nel giro di dieci giorni – assume una valenza assai rilevante per il prosieguo del campionato. Tornare dall’Emilia senza punti, infatti, sarebbe tremendamente deleterio sia per la classifica, già ampiamente deficitaria, che per le sorti del tecnico Dario Marcolin, finito ormai sulla graticola. Proprio in quel di Modena il mister bresciano (ex allenatore dei canarini con pochissima fortuna) si gioca una bella fetta di panchina. Un possibile passaggio a vuoto potrebbe essergli fatale.

Gara da dentro o fuori, dai chiari contorni dello scontro diretto per la salvezza, contro un Modena in salute e voglioso di conquistare la terza vittoria di fila, anche se il pensiero del derby contro il Bologna (in programma domenica) alla lunga potrebbe farsi sentire.Calcoli che non dovrà permettersi di fare il Catania, obbligato alla vittoria. Bisogna salvare la serie B a tutti i costi e per far ciò, calendario alla mano, diventa necessario vincere in trasferta. Impresa mai riuscita nel corso della stagione, soddisfazione che manca in cadetteria addirittura dal 21 maggio 2006 (3-1 al Catanzaro in quel di Lecce) e in tempi più recenti dallo scorso 11 maggio: l’inutile 2-1 di Bologna. Numeri, corsi e ricorsi fatti solo per le statistiche. Serve espugnare il “Braglia”, tutto il resto non conta. “Siate folli, siate umili, siate affamati, siate elefanti!”


Salvatore Emanuele è l'esperto di storia rossazzurra. Per CalcioCatania.com cura le rubriche degli ex di turno, dei precedenti tra le squadre e le rievocazioni di incontri o vicende legate alla storia rossazzurra. In redazione dal Gennaio 2006. Giornalista Pubblicista dall'Ottobre 2016. Dal 17 Agosto 2019 è il direttore responsabile del sito. . Per CalcioCatania.com è autore di 2195 articoli