18/12/2014 8:07
La storia negli almanacchi
Il fascino dell’ex. Il fascino di nomi che, alla sola lettura, rievocano una valanga di aneddoti, un mix di rimpianti, rimorsi, dolci pensieri, emozioni sopite e pensieri che ormai rimossi. Il fascino dell’ex, passato ed attuale.
Passato: da Ardesi a Vigni
Il romanzo dei “doppi ex” il capitolo dedicato a Catania-Brescia è abbastanza corposo. Dalla A di Fausto Ardesi alla V di Remo Vigni ecco a voi tanti personaggi che hanno fatto la storia di entrambi i club. Il difensoreFausto Ardesi,bresciano di nascita,76 presenze e 3 reti in rossazzurro dal 1947 al 1950; il centrocampista Franco Bassetti , 76 presenze e 24 reti nel Catania dal 1953 al 56; l’attaccanteMauro Bicicli: 32 presenze e 8 reti nella stagione 56/57 prima del passaggio all’Inter. Ritorno anonimo a Catania nell’estate 1962 seguito dal nuovo approdo alla Beneamata. Ciro Bilardi, centrocampista rossazzurro nella stagione 1983/84; altrettanto sfortunata l’esperienza catanese per l’attaccante Salvatore Bruno: 2 reti in 16 gare nella prima parte del campionato cadetto 2004/05, al Brescia nella stagione 2005/06 con una rete (ininfluente) realizzata proprio al Catania. L’ala Arnaldo Cadei, 34 presenze e 21 reti dal 1947 al 1949; il difensore Giordano Caini, bresciano di nascita, a Catania nel campionato 1991/92; il portiere Luca Castellazzi, 18 presenze (26 reti incassate) nel 2003 prima di esser ceduto al Brescia; l’attaccante Luca Cecconi, arrivato a Catania proprio dal Brescia e, successivamente, ceduto dopo appena una stagione (9 reti in 23 presenze nel 1990/91) al Palermo; il centrocampista bresciano Renato Cervati, rossazzurro negli anni ’40; Beppe Colucci, al Brescia nel 2003/04; Franco Cordova, centrocampista rossazzurro negli anni ’60; altro centrocampista Enzo Cozzolini, al Catania nella stagione 1952/53; il fantasista Totò Criniti, 20 presenze e 5 reti in rossazzurro nel 2000/01; Nicola D’Ottavio, attaccante, 1988/90; l’attaccante Vito Falconieri; Berardo Frisoni: calciatore bresciano, allenatore del Catania nel 1942/43; il mediano bresciano Giuseppe Gaggiotti al Catania dal 1948 al 1950; Renato Gelio centrocampista etneo (54 presenze e 4 reti) dal 1956 al 1958; il centrocampista Davide Lanzafame, tra le rondinelle nel 2011; altro centrocampista Mariano Marchetti nel Catania 1991/92; a cavallo tra gli anni ’40 e ’50 ecco i difensori Nereo Marini e Oscar Messora. Bortolo Mutti, mezzala, 33 presenze e 8 reti in rossazzurro nel campionato 76/77 prima di passare al Brescia.
Altro difensore, più recente, è Pier Luigi Nicoli: 32 presenze, una rete nel 1991/92 prima di passare al Foggia di Zeman insieme a Caini; l’airone nero Marc Nygaard:12 presenze e 3 reti in rossazzurro nel 2003; 10 presenze nel Brescia 2004/05; Luigi Origgi, difensore, 57 presenze e 4 reti dal 1955 al 58 prima di passare al Brescia. Piccolo in rossazzurro, grande tra le rondinelle: è il caso dell’attaccante Davide Possanzini: 31 presenze e 3 reti nel campionato 2002/03; bandiera bresciana dal 2005 al 2011. Altro bresciano ad indossare il rossazzurro è il compiantoGianni Prevosti, 69 presenze e 19 reti col Catania dal 1947 al 1950; da calciatore anche all’Enna, Acireale e Paternò. Il portiere Carlo Riccetelli, 33 presenze ( -12 reti incassate) nella vittorioso campionato CND 1994/95. Nella stagione successiva venne acquistato dal Brescia senza però totalizzare alcuna presenza.
Francesco Randon, centrocampista rossazzurro dal 1950 al 1952; i bresciani Italo Rebizzi, rossazzurro 1951/52, e l’attaccante anni sessanta Sergio Rossetti; sempre di quel periodo il centrocampista Jone Spartano. Menzione particolare per Matteo Serafini, 20 presenze e 5 reti in rossazzurro dal gennaio al giugno 2005; 38 presenze nel Brescia 2006/07 con tanto di tripletta cadetta alla Juve. Capitolo a parte anche per il centrocampista Giuseppe Scienza: 57 presenze e 4 reti nel Catania dal 1988 al 1990; allenatore Brescia nel 2011 senza fortuna. Intorno agli anni ’70 ecco gli attaccanti Claudio Turchetto, rossazzurro nella stagione 1972/73, e il palermitanoGaetano Troja, al Brescia dal 1966 al 1968, al Catania (12 presenze e una rete) nel campionato76/77; Faustino Turra, centrocampista, arrivato dal Brescia stagione 1963/64: 31 presenze una rete in rossazzurro e, infine, Remo Vigni,bresciano di nascita, attaccante del Catania nel1962/63.
Allenatori: Iaconi, faccia a faccia mancato di un soffio
Altrettanto ricco e corposo l’elenco degli allenatori. Si parte da Silvio Baldini: alla guida del Brescia nel campionato 1998/99, al Catania per buona parte del torneo 2007/08 prima dell’esonero al termine della sconfitta interna col Torino. Storia simile per Edy Reja: in Lombardia nella stagione 1996/97, in rossazzurro per qualche mese del 2003. Ottimi ricordi in entrambe le piazze sono quelli lasciati dal “sergente di ferro” Nedo Sonetti, allenatore del Brescia in due riprese: la prima nel campionato 1999/2000 concluso con la promozione in Serie A, meno positiva la seconda esperienza nel campionato cadetto 2008/09. Positiva la parentesi etnea con la tranquilla salvezza conseguita nel campionato 2004/05, primo della presidenza Pulvirenti. Storie bizzarre quelle che accomunano Rolando Maran e Marco Giampaolo. Il tecnico di Rovereto, prima dell’esperienza agrodolce catanese, allenò brillantemente il Brescia nella stagione 2005/06. Esperienza conclusa bruscamente con l’assurdo esonero per far posto allo svincolato Zeman con le rondinelle in piena lotta per un posto nei play-off. Di Marco da Bellinzona, invece, i catanesi conservano pochissimi ricordi positivi: un girone d’andata senza infamia e senza lode nel campionato 2010/11 concluso con l’avvicendamento con Simeone. Qualche anno più tardi ecco Brescia. Nel settembre 2013, all’indomani del capitombolo interno col Crotone, diserta l’allenamento mattutino rassegnando le dimissioni. Infine il duo formato da Vincenzo Guerini eIvo Iaconi, protagonisti di un doppio andirivieni sulla panchina rossazzurra nel campionato di Serie C1 2000/01. Reduce dalla storica promozione in Serie B con la Fermana Ivo Iaconi viene scelto dai Gaucci per guidare gli etnei. Dopo un pre-campionato incoraggiante Iaconi viene esonerato dopo appena sette giornate, al termine del pareggio interno contro il Savoia (rete di Kanjengele al 95’). Al suo posto ecco Vincenzo Guerini, bresciano di Sarezzo, al Brescia sia da calciatore (anni ‘70) che da allenatore (1988/89). Il primo Guerini rossazzurro però parte malissimo (sconfitte pesanti con Palermo e Giulianova) e dura pochissimo. Dopo appena sei giornate arriva l’esonero e il conseguente ritorno del tecnico di Teramo. L’esordio dell’Iaconi-bis è da incubo: netto 3-0 dalla Torres a Sassari. Dopo la debacle sarda arrivano i pareggi contro Nocerina, Fidelis Andria e l’incredibile sconfitta di Viterbo, al termine della quale arriva il secondo passaggio di consegne con Guerini. Roba da Gaucci. Dimenticata l’amara esperienza catanese Ivo Iaconi è approdato a Brescia nello scorso marzo, conducendo i lombardi ad una tranquilla salvezza in cadetteria. Esperienza conclusa bruscamente proprio lunedì 15 dicembre con l’esonero giunto dopo la sconfitta interna contro lo Spezia che ha fatto scivolare ulteriormente le rondinelle nella zona calda della classifica. Sfuma così, proprio all’ultimo minuto, il ritorno da avversario in quella Catania che fu amara.