Approfondimenti

Livorno-Catania, presentazione: exploit o replay?

Di Salvatore Emanuele

12/12/2014 9:07

L'arciere Emanuele Calaiò, trascinatore dei rossazzurri

Cinque gare per salire in quota: secondo atto
Replay. Catania reduce dalla vittoria sul Pescara si reca a Frosinone in cerca della conferma. Come non detto, successo ciociaro. Repaly. Catania batte in rapida successione Vicenza ed Entella, si reca ad Avellino in cerca di continuità. Come non detto, successo irpino. Replay. Catania reduce dalle vittorie su Varese e Latina – intervallate dal pareggio di Trapani – si reca a Terni in cerca della tanto agognata prima vittoria in trasferta della stagione. Come non detto, successo umbro. Conferme, continuità ed exploit esterno: il Catania 2014/15 non vi conosce, non sa chi siete. Lontano dal calore del “Massimino” son solo dolori: appena 2 punti in 8 gare dipingono il peggior rendimento esterno della cadetteria. Score che fa raggelare i piani di una risalita che, giornata dopo giornata, si fa sempre più ripida ed ardua.

Le due gare da 45 minuti disputate col Bologna – perché di due match veri e propri bisogna parlare – hanno fotografato nel miglior dei modi il volto del Catania di Sannino: una squadra capace di tutto che dall’altalena della discontinuità non vuol proprio scendere. Anzi, si adagia (quasi) passiva in attesa degli eventi. Quasi. Perché quel brutto anatroccolo, sotto di due reti e dato ormai per spacciato, nel momento più difficile della ripresa si trasformato quasi in un cigno. Quasi, perché per la trasformazione completa bisognava ultimare la rimonta, dicasi la vittoria. Ma al di là dei due punti persi il pareggio coi felsinei è manna dal cielo. Più per il morale che per una classifica amorfa che lascia aperte tutte. Proprio tutte: +3 dalla zona play-out, -5 dalla zona play-off, -9 dalla zona promozione diretta. Tutto aperto, ma occorre entrare al più presto, perché qualche porta dei piani alti(ssimi) potrebbe chiudersi inesorabilmente.

Per accorciar le distanze da questa soglia che non si riesce ad oltrepassare bisogna, in sostanza, fare quanto non fatto fino a questo momento: vincere in trasferta, a prescindere dall’avversario, perché con una classifica come quella degli etnei sono tutti uguali. La diciottesima giornata – quart’ultima del girone d’andata – pone lungo il cammino dell’Elefante l’ostica stazione di Livorno. Dopo il Bologna ecco l’altra “compagna” di sventure dello scorso campionato di Serie A: la terza retrocessa che, così come gli emiliani, ha faticato decisamente meno ad ambientarsi alla nuova realtà.Terra ostile quella labronica, espugnata l’ultima volta quasi cinquant’anni or sono (era il 1966). Al “Picchi” i rossazzurri saranno attesi dagli amaranto dell’amato ex Marco Biagianti, formazione ben rodata da mister Gautieri appaiata al quarto posto a quota 26 punti insieme a Trapani e Spezia. Il periodo attraversato dai labronici non è proprio dei migliori: nelle ultime tre giornate, infatti, sono arrivati due pareggi (entrambi per 0-0) e la cocente sconfitta di Frosinone (5-1 per i ciociari) che hanno bloccato l’ascesa dei toscani verso la vetta cadetta.

Numeri alla mano la sfida dl “Picchi” non varrà le primissime posizioni, ma il peso dei tre punti è comunque altissimo. Soprattutto per gli altalenanti rossazzurri di Sannino, attesi dal tanto agognato exploit e non dal solito replay…-25 all’Alba: “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate Elefanti!”


Salvatore Emanuele è l'esperto di storia rossazzurra. Per CalcioCatania.com cura le rubriche degli ex di turno, dei precedenti tra le squadre e le rievocazioni di incontri o vicende legate alla storia rossazzurra. In redazione dal Gennaio 2006. Giornalista Pubblicista dall'Ottobre 2016. Dal 17 Agosto 2019 è il direttore responsabile del sito. . Per CalcioCatania.com è autore di 2195 articoli