Approfondimenti

Trapani-Catania, presentazione: lunch derby

Di Salvatore Emanuele

15/11/2014 2:52

Festa granata-rossazzurra al "Provinciale"

Una festa siciliana, da vincere
Dopo un anno e mezzo – era il 21 aprile 2013, al “Massimino” si giocava Catania-Palermo – l’Elefante riassapora il gusto del derby siciliano. Certo, non sarà come affrontare gli eterni rivali rosanero ma il confronto del “Provinciale” di Erice avrà, comunque, un fascino particolare. L’amicizia che lega la tifoseria rossazzurra a quella granata disegna un aspetto dei derby siciliani che mancava ormai da tempo. Negli ultimi quindici anni il Catania, infatti, ha incrociato formazioni siciliane (vedi Palermo e Messina) con le quali esiste una fortissima rivalità. Sotto questo punto di vista, quindi, il “lunch match” di Trapani rappresenterà una novità per le “nuove generazioni” – abituate ad un clima derby diametralmente opposto – mentre per i “vecchi” si tratterà di un nostalgico ritorno al passato: l’ultimo precedente tra i due club nel 1999 in Serie C2. Storia antica. Domenica pagina nuova: primo confronto in Serie B e primo derby siciliano disputato alle 12.30. Buon derby, a tutti!

 Mister Roberto Boscaglia, al Trapani dal 2009

Mister Roberto Boscaglia, al Trapani dal 2009 



Il Trapani del “Comandante”: da sogno a realtà
Dall’Eccellenza alla Serie B nel giro di un lustro. Basterebbe solo questa breve frase per descrivere il sogno vissuto a Trapani negli ultimi anni. Un sogno divenuto realtà e sublimato in favola. Quella della Città delle cinque Torri, della “Falce” che taglia il mare dinnanzi alle Egadi. Tra navigazione e pallone l’armatore napoletano Vittorio Morace, detto il “Comandante”, ha proiettato Trapani in una dimensione mai conosciuta in passato. Al suo fianco l’infallibile direttore sportivo Daniele Faggiano e il tecnico gelese Roberto Boscaglia: il triangolo perfetto. Dopo aver sfiorato la qualificazione ai play-off promozione, nella scorsa stagione, i granata nel torneo in corso condividono il settimo posto col Livorno a quota 21 punti, a sole 4 lunghezze dalla vetta. Posizione di classifica lusinghiera per una formazione che in estate ha cambiato tanto: le cessioni di Caccetta, Pirrone, Priola e Madonia, unite al ritiro di Giacomo Tedesco, hanno ridotto ulteriormente l’impronta siciliana, adesso ristretta ai “soli” (si fa per dire) Lo Bue, Ciaramitaro, Ferrara, Daì e Abate. Confermato il bomber sardo Matteo Mancosu (26 reti nella scorsa stagione, già 8 gol nell’attuale), attaccante di razza e punta di diamante dei granata insieme all’esterno Nadarevic. Reti in quantità industriale sia all’attivo (21 reti, secondo miglior attacco della B) che al passivo (27 reti, peggior difesa del torneo). Così come il Varese – affrontato dai rossazzurri nella scorsa giornata di campionato – anche il Trapani di Boscaglia è una squadra che gioca e lascia giocare: il pesante 4-1 incassato a Frosinone è una dimostrazione lampante. Risultati si ma senza disdegnare il bel gioco. All’insegna dello spettacolo, insomma.

 Alex Rosina, fantasista rossazzurro

Alex Rosina, fantasista rossazzurro 



Catania: volere potere, dovere volare…
Al di là del colore, dell’atmosfera distesa e serena sugli spalti, in campo non sarà un’amichevole od una partita del cuore. Anzi. La bella vittoria ottenuta sette giorni addietro contro il Varese ha permesso al Catania di riprendere quel discorso bruscamente interrotto ad Avellino. Tre vittorie (tutte in casa!) nelle ultime quattro giornate, nove punti su dodici raccolti e buoni propositi nuovamente in auge così come quando il sole si sbarazza delle nuvole dopo la pioggia. Ma per continuare a splendere e tener lontano nuovi addensamenti minacciosi bisogna fare quello che fino a questo momento non è stato fatto: vincere in trasferta. Solito discorso, solito tallone d’Achille di un Catania che, nelle sei trasferte stagioni, ha raccolto appena un punto (l’1-1 di Crotone). Poco, pochissimo per una formazione con ambizioni ben diverse dalla “tranquilla salvezza”. Parlare di gara della svolta sarebbe un discorso ridondante e quasi stucchevole. Ma gli altalenanti numeri dei rossazzurri tirano fuori le stesse frasi fatte, già scritte puntualmente dopo ogni vittoria. Per volare ci vuole continuità. Volare è un dovere. Volere è potere. -29 all’Alba: “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate Elefanti!”


Salvatore Emanuele è l'esperto di storia rossazzurra. Per CalcioCatania.com cura le rubriche degli ex di turno, dei precedenti tra le squadre e le rievocazioni di incontri o vicende legate alla storia rossazzurra. In redazione dal Gennaio 2006. Giornalista Pubblicista dall'Ottobre 2016. Dal 17 Agosto 2019 è il direttore responsabile del sito. . Per CalcioCatania.com è autore di 2192 articoli