Approfondimenti

Frosinone-Catania: esame ciociaro

Di Salvatore Emanuele

03/10/2014 7:26

Rapahel Martinho, tra i migliori di questo avvio di stagione...


Sulla strada della continuità
Il soffertissimo successo interno colto al cospetto di un volenteroso Pescara, oltre a portare in dote la prima vittoria in campionato della stagione, ha sottolineato i timidi progressi fatti dalla formazione rossazzurra. Sotto la “gestione Sannino” il Catania è ancora imbattuto, con due pareggi e una affermazione; ha segnato tre reti subendone due. Primi bilanci positivi che si pongono come base da cui partire e proseguire lungo la strada della continuità.

È altrettanto vero, però, che nonostante la vittoria, contro gli abruzzesi, son venuti fuori parte dei difetti palesati nelle gare precedenti: la carenza di uomini in mediana – accentuata dalla perdurante assenza dei Rinaudo, Almiron, Chrapek e Calello –; le solite amnesie difensive; un gioco non ancora brillante; calciatori non ancora calati nella nuova realtà (vedi Leto, Castro e Monzon) e la difficoltà nella gestione del risultato. Tante piccole “spine” che al momento affliggono la compagine rossazzurra. La “ricetta” in questo momento è semplice: accumulare più punti possibili – anche a discapito del gioco – in attesa di tempi più redditizi. Lo stesso mister Sannino, nel post-partita di domenica, è stato lapidario: “Basta proclami, bisogna lottare partita dopo partita”.

Con questo rinnovato spirito il Catania, svestito dai panni di favorita, si reca in Ciociaria in un terreno di gioco calcato soltanto in Serie C in anni non proprio lontanissimi. Ad attendere i rossazzurri, nella bolgia del “Matusa”, il’ neopromosso Frosinone di Roberto Stellone: quinta forza della Serie B (in coabitazione con Ternana, Modena, Carpi e Trapani) reduce da quattro risultati utili consecutivi (tre pareggi e il sonoro 1-5 rifilato al Lanciano). Una squadra ostica, in salute, che venderà cara la pelle: l’identikit del “solito” avversario cadetto, insomma. Un “esame ciociaro” al quale il Catania non può farsi cogliere impreparato così come avvenuto a Vercelli e Perugia (altre neopromosse…).

L’obiettivo dei rossazzurri, manco a scriverlo, è solo uno: la vittoria. Senza proclami e senza vessilli, con la celata abbassata, pronti a randellare e a dar battaglia come farebbe una provinciale. Le fondamenta solide si costruiscono così. -36 all’Alba: “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate elefanti!”


Salvatore Emanuele è l'esperto di storia rossazzurra. Per CalcioCatania.com cura le rubriche degli ex di turno, dei precedenti tra le squadre e le rievocazioni di incontri o vicende legate alla storia rossazzurra. In redazione dal Gennaio 2006. Giornalista Pubblicista dall'Ottobre 2016. Dal 17 Agosto 2019 è il direttore responsabile del sito. . Per CalcioCatania.com è autore di 2197 articoli