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Catania-Cagliari 1-1: il pagellone rossazzurro

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09/03/2014 1:29

Fabian Rinaudo, ancora una volta uno dei migliori nel Catania

Le pagelle di “CalcioCatania.com” al Catania che ha pareggiato 1-1 contro il Cagliari. Commento, dati statistici e curiosità sui protagonisti del match del Massimino

ANDUJAR, VOTO 6- Inoperoso per quasi tutta la partita. E’ costretto ad uscire al 13’ per spazzare il retropassaggio corto di Peruzzi. Al 39’ si oppone con i pugni alla punizione calciata da Conti. Nella ripresa non viene mai chiamato in causa ma al 52’ in occasione del gol di Vecino stenta ad uscire. Si contano a fine partita solo 2 parate.

PERUZZI, VOTO 6+ Nel primo tempo si concede qualche distrazione in fase di copertura specialmente su Vecino ma tutto sommato concede poche volte la chance all’avversario per trovare il fondo. Rischia al 13’ quando effettua di testa un retropassaggio corto per Andujar. Nei primi 45 minuti si limita a contenere e non spinge sulla sua corsia. Resta il terminale difensivo nelle occasioni in cui il Catania è riversato in avanti specialmente sui calci da fermo. Nella ripresa sale in cattedra e con l’ingresso di Leto riesce a trovare gli spazi per arrivare sul fondo. Dai suoi piedi partono 7 cross, il più interessante al 64’ quando entra in area e serve basso Bergessio che viene anticipato da un avversario. A tempo scaduto si divora un gol di testa mettendola alta da posizione favorevole. Recupera 4 palloni, 3 intercetti e 5 respinte.
(Distribuzione: Dai piedi di Peruzzi nel secondo tempo partono il maggior numero di cross)


ROLIN, VOTO 5,5 Costretto a dividersi nella marcatura su Sau e Nenè che soprattutto nel primo tempo si scambiano spesso la posizione. Difende senza troppe difficoltà ma pesa l’errore nella ripresa in occasione del gol di Vecino. L’uruguaiano fa da spettatore nell’azione cagliaritana e non riesce a controllare il pallone indirizzato a Sau favorendo l’inserimento dell’avversario. A dieci minuti dalla fine colpisce l’incrocio di pali con un colpo di testa. In parità il numero di duelli vinti e persi 4-4. Recupera 2 palloni e ne intercetta 4.

SPOLLI, VOTO 6- Come il compagno di reparto marca una volta Nenè, una volta Sau. Entrambi gli attaccanti rossoblù provano a non dare punti di riferimento e spesso l’argentino va in difficoltà. Nei primi 20 minuti si sostituisce a Lodi ed è lui a portare palla fino a centrocampo. Interviene in maniera decisiva al 39’ minuto fermando Vecino nell’area piccola difesa da Andujar. Come Rolin dorme in occasione del gol di Vecino nella ripresa. Il numero 3 del Catania non allunga la gamba per togliere il pallone all’avversario anche se marcato ad uomo da Biraghi. Nel secondo tempo interviene raramente, è il Catania infatti a fare la partita. Pure per lui bilancio in parità tra duelli vinti e persi con gli avversari 5-5. Più volte interviene sulle palle alte allontanando il pericolo in area rossazzurra.

BIRAGHI, VOTO 5,5 Sul suo lato attacca Dessena. Controlla quasi sempre con sicurezza l’avversario e prova a dare una spinta sulla sinistra lasciando a Keko il cross dal fondo. Paga il grave errore in occasione del gol cagliaritano. Nell’occasione è lui a marcare ad uomo Vecino che lo illude aggirandolo e trovando il tapin vincente. Incassato il gol, anche lui come il resto della squadra si da una svegliata e in 4 occasioni trova il cross che tuttavia non viene raccolto dai compagni. Sfortunato all’80 minuto quando da fuori con una gran sassata colpisce in pieno il palo. 2 duelli persi e 1 vinto, un pallone recuperato e ben 11 respinte.

IZCO, VOTO 5 Non riesce ad incidere a centrocampo. Disputa prevalentemente una gara di copertura concedendosi solo negli assalti finali qualche sovrapposizione sul centro-destra. Soffre l’intensità a metà campo creata dai centrocampisti sardi. Nel primo tempo perde diversi contrasti ed è lento nel giro palla. Qualcosa di buono si intravede nella ripresa cercando il tiro in porta e il cross. Perde ben 7 duelli con gli avversari e ne vince solo uno. Un solo pallone recuperato nel corso dei 90’ minuti. Si contano anche 4 cross e 2 tiri respinti.

LODI, VOTO 6- E’ vero che crea i maggiori pericoli per la porta difesa da Avramov ma il numero 10 rossazzurro non è brillante come in altre occasioni. Nei primi 20 minuti è praticamente assente. Troppo basso e mai incisivo tra le linee, costringe Spolli a portarsi oltre la metà campo per avviare l’azione del Catania. Al 23’ si divora un gol praticamente fatto mettendo di testa il pallone alto sulla traversa. Meglio sui calci piazzati come al 28’ quando impegna Avramov sul suo palo, bravo l’estremo difensore degli ospiti a tuffarsi e a mettere in angolo. Nella ripresa calcia la punizione che porta al gol di Bergessio, in realtà è un gol per metà suo. Alzando il baricentro trova spesso nel secondo tempo la zolla per calciare in porta ma sbaglia la mira. Si contano 4 occasioni create, 4 conclusioni in porta e 3 cross.

RINAUDO, VOTO 6,5 “Anima e core” del Catania. L’argentino da quando indossa la maglia rossazzurra non ha mai sfigurato. Contro il Cagliari gioca una partita delle sue: maschia e mai arrendevole. Lotta su ogni pallone e riesce a sradicare dai piedi degli avversari anche i palloni più difficili. Nel primo tempo nel grigiore del Catania è uno dei pochi a correre e a fronteggiare gli avversari. Si ripete anche nel secondo tempo cercando però di impostare più che di contenere. Riesce sempre a servire puntualmente e con rapidità di palleggio i compagni di squadra. Dai suoi piedi partono quasi tutti i lanci lunghi e con una buona precisione. Vince ben 8 duelli con Conti e Dessena perdendone solo 3. 6 palloni recuperati e 3 intercetti. Il migliore nel Catania.
(Heatmap: Rinaudo il migliore per intensità di gioco nel centrocampo rossazzurro)


KEKO, VOTO 6 Nel primo tempo il Catania attacca quasi sempre dal suo lato e lo spagnolo è uno dei pochi a creare problemi alla retroguardia ospite. Salta un paio di volte il diretto avversario Avelar e viene messo nelle condizioni, grazie a Biraghi, di arrivare sul fondo per il cross. Due buoni spunti all’8 minuto e al 29’ ma Bergessio in entrambe le occasioni è in ritardo o non controlla. Rischia il rosso diretto fermando Nenè a centrocampo lanciato in contropiede. Allo scadere del primo tempo raccoglie un cross di Biraghi e calcia in porta nei pressi dell’area piccola del Cagliari impegnando Avramov alla parata in due tempi sulla linea di porta. Cala nella ripresa e al 58’ Maran decide di sostituirlo con Leto. Si contano 2 tiri in porta, 3 cross e una occasione creata.

BARRIENTOS, VOTO 5 Recuperato in extremis entra in campo con non poche difficoltà e con una condizione atletica non brillante. Poco incisivo nel primo tempo, i rossazzurri attaccano comunque prevalentemente sul lato opposto. Prova come può a tagliare per Bergessio e per gli inserimenti di Peruzzi ma nei primi 45 minuti sono più le azioni con lanci lunghi che vere e proprie manovre palla a terra. Ottimo spunto al 45’ quando con una serpentina salta un paio di avversari e serve Keko che impegna Avramov alla parata in due tempi. Nervoso nella ripresa, sbaglia alcuni appoggi e al 58’ esce per fare spazio a Fedato.

BERGESSIO, VOTO 5,5 Ha il merito di realizzare il gol del pari sfiorando quanto basta la punizione calciata da Lodi. Mai pericoloso nel resto dell’incontro. Nel primo tempo troppi lanci lunghi indirizzati all’attaccante argentino che viene sovrastato da Rossettini e Astori. In ritardo nei cross di Keko e impreciso in un paio di occasioni nel controllo del pallone. Nella ripresa come detto pareggia i conti ma non incide in area cagliaritana. Si batte come sempre con generosità ma i centrali del Cagliari concedono poco o niente. Numeri alla mano la sua non è stata una prova positiva. Saldo negativo per quanto riguarda il numero di duelli vinti, nessuno, e ben 8 duelli persi. Si contano 2 cross e un tiro nello specchio della porta.
(Distribuzione: Bergessio spesso lontano dalla porta e mai incisivo in area del Cagliari)


FEDATO, VOTO 6 Entra al 58' al posto di Barrientos. Non conclude mai in porta ma riesce a dare una buona spinta sulla sinistra. Dai suoi piedi partono ben 4 cross. Insieme a Leto vivacizza il Catania della ripresa.

LETO, VOTO 6 Entra al 58 al posto di Keko. Si guadagna la punizione dal quale nasce il gol del pari di Bergessio. Costringe gli avversari al fallo sistematico e ne paga le conseguenze Avelar che viene espulso. Più vivace e grintoso del solito. Libera lo spazio per gli inserimenti sulla destra di Peruzzi che arriva più volte al cross. Si intestardisce come al solito nel dribbling ed è ancora impreciso nell’assist. Comunque da ammirare per come è entrato in campo.

MONZON, SENZA VOTO Entra al 86’ minuto al posto di Spolli. Partecipa agli assalti finali del Catania con 4 passaggi e 2 cross fuori misura.

ALL. MARAN, VOTO 6 Deve fare i conti con la sfortuna che negano al Catania la vittoria sui sardi. La sua squadra incontra non poche difficoltà nel primo tempo con gli ospiti ben cinturati a centrocampo. Proprio i centrocampisti rossazzurri trovano infatti pochi varchi e il solo Keko prova a pungere senza trovare però Bergessio preparato. Incassa come al solito il gol su una dormita della difesa ma carica i suoi ragazzi e agguanta il pari. Il Catania visto al Massimino ha dimostrato di non essere domo e di volersela giocare anche se la sveglia suona forse un po’ tardi. Giusto sostituire un nervoso e non ancora in forma Barrientos così come Keko calato nella ripresa. Leto e Fedato danno vivacità alla manovra. Nel secondo tempo gioca solo il Catania e come sottolineato solo la sfortuna nega la vittoria che sarebbe stata meritata. Si incazza a fine partita per il risultato ma guardando la reazione e la voglia di lottare dei suoi ragazzi, rimanda l’appuntamento alla vittoria a domenica prossima. Vietato sbagliare, nel modo più assoluto.

CAGLIARI:
Avramov 7
Pisano 6
Rossettini 6,5
Astori 6,5
Avelar 5
Dessena 6
Conti 6,
Vecino 6
Ekdal 5 (dal 68' Cossu sv)
Nenè 5,5 (dal 84' Perico sv)
Sau 5,5 (dal 73' Eriksson sv )
All.: Lopez. 6,5

ARBITRO RIZZOLI, VOTO 5,5 Gara difficile da arbitrare, spesso nervosa soprattutto nella ripresa. Risparmia il rosso diretto a Keko per il fallo su Nenè lanciato in contropiede. I rossazzurri protestano per un tocco di mani in area su un tiro di Lodi e per una spinta sempre in area rossoblù su Barrientos. Troppo pochi i 4 minuti di recupero concessi al 90’.


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