Approfondimenti

Catania-Udinese: presentazione della gara

Di Salvatore Emanuele

08/11/2013 8:56

Maxi Lopez, un gol per la rinascita definitiva...

Quando una sconfitta dà morale
Le due sconfitte rimediate, in rapidissima successione, contro Juventus e Napoli hanno capovolto lo stato d’animo di una squadra e, soprattutto, di una tifoseria quasi rassegnata al peggio. Mercoledì sera, dopo le quattro scoppole prese dalla Vecchia Signora, era il “De Profundis” a risuonare stonato attorno ad un Catania, rimaneggiato oltremodo da infortuni e squalifiche, quasi allo sbando. Tre giorni più tardi, al termine della gara del Fuorigrotta, conclusa con una sconfitta di misura (grazie anche agli interventi di Andujar, è giusto sottolinearlo), gli umori erano ben diversi. Via la rassegnazione, dentro la speranza e la voglia di cacciare lontano gli incubi di una stagione amara. Quando una sconfitta dà morale, facendo rinascere l’entusiasmo nonostante mille avversità. Dal “San Paolo” di Napoli, infatti, oltre al penultimo posto solitario in classifica, è emerso quello “spirito combattivo”, tipico dell’Elefante, mai visto in questo primo scorcio di stagione. A Catania, al di là delle vittorie, che piacciono a tutti (ovviamente), ciò che conta veramente è vedere i giocatori che sudano ed amano la maglia. “Noi vogliamo gente che lotta”. Senza ombra di dubbio, è questo il coro più gettonato dal “Popolo rossazzurro”. Lottare, lottare e lottare ancora. Semplicemente questo, niente di più. Perché una maglia sudata vuol dire applausi. Perché l’impegno vuol dire applausi. Perché il cuore vuol dire applausi. Recuperato lo spirito, adesso bisogna recuperare il terreno perduto: battere l’Udinese per ripartire e per preparare al meglio una sosta (l’ennesima) quanto mai provvidenziale vista l’emergenza infortuni. -34 all’Alba: “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate elefanti!”

Stagione di transizione ?
Negli ultimi anni la partenza “in sordina” dell’Udinese sembra esser diventata una consuetudine: avvio a rilento prima della decisiva accelerazione finale che ha sempre condotto i friulani in Europa (due volte anche nella Champions). Il tutto, nonostante le continue cessioni dei pezzi pregiati e alle solite scommesse esotiche. Quest’anno, però, la sensazione ricorrente sembra spostarsi più verso un’inversione di tendenza rispetto alla conferma del solito canovaccio. Al momento, infatti, considerando anche la forza di formazioni più blasonate (Roma, Napoli, Juventus, Fiorentina ed Inter sembrano destinate a monopolizzare le zone di vertice), appare alquanto improbabile un inserimento degli uomini di Guidolin nella lotta per un posto in Europa. Discorsi un tantino prematuri? Effettivamente, siamo ancora alla dodicesima giornata, con più di mezzo campionato ancora da giocare e con la recente storia dei friulani a smentire questa tesi. Il tempo dirà se questa sensazione è stata vincente od errata. Di certo, la brillantezza di certi uomini chiave, come capitan Di Natale (assente per infortunio), non è più quella dei tempi migliori. La cocente e pesante sconfitta rimediata al “Friuli” dall’Inter, inoltre, ha smontato quelle convinzioni acquisite nelle gare precedenti (vedi l’exploit di Reggio Emilia contro il Sassuolo dopo ben quattro sconfitte esterne). Anche per questo il match del “Massimino” rappresenta per l’Udinese un importante banco di prova che dirà molto sulle reali ambizioni future del club di Pozzo.


Salvatore Emanuele è l'esperto di storia rossazzurra. Per CalcioCatania.com cura le rubriche degli ex di turno, dei precedenti tra le squadre e le rievocazioni di incontri o vicende legate alla storia rossazzurra. In redazione dal Gennaio 2006. Giornalista Pubblicista dall'Ottobre 2016. Dal 17 Agosto 2019 è il direttore responsabile del sito. . Per CalcioCatania.com è autore di 2195 articoli