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Focus On: Catania squadra da Europa

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30/11/-0001 12:00

La compattezza del gruppo rossazzurro

Inseguendo un sogno…
Nuovo appuntamento con Focus On, rubrica che analizza alcuni aspetti in particolare ritagliati dagli incontri rossazzurri. In seguito alla vittoria sul Parma di Donadoni, che vede il Catania proseguire la sua rincorsa per un posto in Europa, il Focus di oggi decide di puntare i suoi riflettori su ciò che ormai è innegabile, ovvero sul grande carattere sfociato da una “piccola big” che ad oggi è da Europa.

Dopo 52 anni il Catania più grande
Il Catania vince a Parma e continua a sognare l’Europa. A pari punti con la Fiorentina dell’ex Montella, ad un passo dall’ Inter e dal Milan, la squadra di Maran, dopo aver conquistato la salvezza, sembra crederci davvero. Quella squadra empatica che soffriva fuori casa in assenza del proprio pubblico, inizia a pedalare senza alcun sostegno e come una bicicletta senza le sue rotelle resta in piedi prendendo addirittura velocità.

Il Catania migliora le sue prestazioni tirando fuori quella sicurezza che mancava fuori casa e, sfatando anche in questa circostanza le voci del passato, dimostra che di carattere in effetti ne ha da vendere. Complici le scelte di Maran, fino ad oggi azzeccate, la squadra dà prova sempre più di essere all’altezza del titolo da inseguire. Pochi gli errori commessi al “Tardini” o comunque non influenti per le sorti “di questa partita”. Si perché influente potrebbe essere l’assenza di Legrottaglie nel prossimo incontro, previsto domenica contro l’Inter di Stramaccioni. Il difensore rossazzurro, espulso per una reazione evidentemente eccessiva per la svista del direttore di gara sulla rete di Amaurì, non potrà dunque mettere a disposizione della squadra la sua esperienza, che in molte gare è stata risorsa essenziale. E’ anche vero che durante il corso dell’anno abbiamo tutti avuto modo di osservare quanto poco abbiano influito le assenze di titolari importanti, di cui negli anni passati non si sarebbe minimamente potuto pensare di fare a meno. Il nuovo campionato dei rossazzurri ha portato miglioramenti evidenti sotto questo ed altri aspetti.

In primo luogo il Catania ha mostrato la sua crescita dimostrando di saper interpretare alla perfezione il modulo del 4-2-3-1. I rossazzurri cambiano le modalità di schieramento in campo ma continuano a rappresentare la natura del modulo che gli appartiene da sempre, il 4-3-3.

In secondo luogo non si può evitare di espletare due parole sull’ottima prestazione difensiva, che da inizio anno subisce solo 4 goal, confermandosi tra le migliori di questo campionato. In questo senso il Catania cresce e non da spazio ai propri avversari di creare opportunità pericolose, esce con eleganza dalla propria aria di rigore e riparte senza sprecare palla, conferendo maggiore sicurezza al gioco. Tecnica e velocità, spirito di sacrificio e consapevolezza delle proprie capacità stanno alla base degli ideali di una squadra che mette paura ai suoi avversari diretti. Avversari che per oltrepassare la linea di rigore devono inventarsi giocate non troppo eleganti e qualche volta irregolari.

In terzo luogo, ultimo non per importanza, grande merito va alle giovani leve di questo Catania, ultimo dei quali l'esordiente Keko. Lo spagnolo, scende in campo per la prima volta in rossazzurro e trova la sua prima rete in serie A; un ottimo riscontro che potrebbe rappresentare una nuova alternativa offensiva. Una squadra insomma che arriva a pieno titolo a conquistare elogi e complimenti che facevano fatica ad arrivare e che nessuno può più evitare di esternare. Ad oggi, dopo 52 anni dall’ ultimo piazzamento che ha concesso alla squadra rossazzurra la possibilità di lottare per un obiettivo così grande, il Catania guadagna i punti giusti per dichiarare battaglia aperta, tenendosi pronto a rubare il palcoscenico a chi meno se lo aspetta.


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