Tanto cuore, ancora poco gioco...

Secondo 1-1 di fila per gli etnei...

Secondo 1-1 di fila per gli etnei... 

Max Licari sul pari di Foggia. Buono "spirito" in inferiorità numerica, ma... Ingenuo Haveri, esordisce Tello, cuore Rapisarda.

Risultato non negativo, ma c'è molto da lavorare...

Accettiamo con un certo sollievo questo punto conquistato a Foggia, sebbene il percorso di costruzione di questo "nuovo" Catania targato Lucarelli, forgiato da un corposo mercato in entrata e in uscita, sia solamente all'inizio. C'è tanto da lavorare e, purtroppo, il tempo non risulta infinito. Per come si era messa la partita, inficiata da una ingenua inferiorità numerica a fine prima frazione sul risultato di parità, probabilmente ci si deve rallegrare per la prestazione di carattere offerta nella ripresa da questi ragazzi; tuttavia, non si può nemmeno tralasciare di sottolineare una prova povera sotto il profilo tecnico, infarcita sì di grinta e sacrificio, ma soprattutto di una chiara imprecisione nella misura dei passaggi, di sterilità offensiva e troppi lanci lunghi dalla difesa. Il Catania del tecnico livornese è indubbiamente un cantiere ancora aperto che necessiterà di tempi di edificazione ancora non quantificabili con ragionevoli possibilità predittive. L'amalgama tra vecchi e nuovi, tra i quali ultimi alcuni elementi ancora non disponibili o evidentemente ancora non pronti al 100%, dovrà essere trovato attraverso un processo di inserimento necessariamente rapido e, quindi, di non facile assemblaggio. Peraltro, le parole dello stesso trainer rossazzurro a fine gara lasciano presupporre sorprendentemente un altro paio di eventuali innesti tra gli svincolati, a complicare ulteriormente il lavoro di costruzione di una identità definita della squadra. La lista provvisoria di 22 consegnata alla Lega, infatti, sottintende "approfondite riflessioni". Al momento, rimangono fuori, oltre agli infortunati Bethers, Silvestri e Rizzo, anche Marsura e Mazzotta. Almeno uno di questi ultimi due potrà essere reintegrato? Lo scopriremo tra qualche giorno. Intanto, portiamo a casa questo pareggio che, comunque, consente alla compagine etnea di respirare, a quota 30 in classifica, in attesa di una auspicabile riprova di maggior qualità nel recupero di Picerno fra quattro giorni.

Un'altra formazione iniziale "inattesa"...

Una cosa è lampante: Lucarelli applica un turnover abbastanza "spinto" in considerazione dei tanti impegni ravvicinati cui sono e saranno sottoposti i suoi ragazzi. Sinceramente, dopo il flop interno al cospetto del modesto Monopoli, ci saremmo attesi allo "Zaccheria" un ritorno al 4-2-3-1, avendo a disposizione interpreti in palla come Cicerelli e Peralta, nonché un Chiricò desideroso di riscatto. Invece, l'allenatore rossazzurro decide di non far subito esordire il portiere Furlan e il centrocampista Tello, schierando nuovamente un 3-4-1-2 con Albertoni fra i pali, Monaco in difesa (preferito a Curado), Rapisarda e il giovane esordiente Haveri sulle corsie laterali, Quaini riproposto nel ruolo di playmaker in mediana e Peralta dietro Di Carmine e, addirittura, un Chiarella nel ruolo di seconda punta. Ebbene, non è che si possa dire che queste scelte "rubino l'occhio", in specie in fatto di propositività e precisione in mezzo al campo, nonché di capacità penetrative in avanti. Il gol di Rapisarda in mischia al 20' appare il frutto più della "tigna" di qualche giocatore come Peralta e Di Carmine che il risultato di un preciso canovaccio di gioco. Fra l'altro, il Catania dimostra la solita fragilità difensiva, facendosi sollecitamente recuperare dai "Satanelli" già al 33' in virtù di una "zuccata" di Santaniello su bel "piazzato" dalla trequarti dell'esordiente ex torinista Millico, poi fra i migliori in campo al termine del match. In mezzo e dopo, tanta approssimazione e poco gioco da parte di entrambe le squadre. Poco incisivi Peralta e Chiarella, un tantino più disposti all'aggressione in avanti le due "frecce" esterne Rapisarda e Haveri, generoso ma quasi mai messo nelle condizioni di offendere il centravanti fiorentino. Comunque, è l'espulsione sacrosanta per doppio "giallo" rimediata dal ragazzo albanese a fine primo tempo a complicare maledettamente i piani di Lucarelli, costretto a rimescolare le carte. Nella ripresa, dunque, il Catania passa al 4-3-2 con il debuttante Tello al posto di Peralta, cercando con tutte le forze di contrastare i non irresistibili attacchi di un poco lucido Foggia (praticamente, solo un fortunoso palo dell'ex Carillo va a referto rossonero in termini di nitide occasioni da rete). In questa ottica, devono essere letti i successivi innesti di Welbeck, Cicerelli, Bouah e Costantino (Cianci non in distinta), tutti in campo a "remare" al fine di conquistare un risultato prezioso. Il carattere, questa volta, non difetta, ma per il gioco vi è da attendere. La difesa meglio a quattro, con Kontek e Monaco centrali, mentre Tello sarà da rivedere, non potendo essere ancora al massimo della condizione. Peccato per l'infortunio a Zammarini, nella speranza che non sia troppo "importante". Miglior rossazzurro? Lo spirito di squadra, unica vera nota lieta della serata pugliese. Un "segnale" da non sottovalutare, però, considerato che non sempre lo si è riscontrato nelle prestazioni degli etnei. 

A Picerno un "bis" da non fallire

Il remake della sfida rinviata per neve un paio di settimane fa si svolgerà in terra lucana nel pomeriggio di martedi 6 febbraio e si tratterà di un cimento difficilissimo, vista la caratura dell'undici di Longo, posizionato nelle zone altissime della graduatoria. La speranza è che Lucarelli riesca già a trovare un minimo di assetto tattico coerente, in direzione di un modulo ben definito, che sia a tre o a quattro, fermo restando che questo 3-4-1-2 finora non esalta dincertola fantasia dei supporter del Liotru, andando a sacrificare del resto giocatori di qualità come Cicerelli e Chiricò, rimasto a Catania dopo le mille voci relative a un suo possibile trasferimento. E avere un giocatore del genere disponibile risulta sempre una "tentazione", proprio come Di Carmine, a patto che, se ritenuto arruolabile, sia utilizzato nel suo ruolo naturale di esterno destro d'attacco. In attesa degli Sturaro e, chissà, come detto, di qualche svincolato "a sorpresa"... sostegno!!!
Let's go, Liotru, let's go!!!