Simone Pesce a CC.COM: '3 Aprile data indimenticabile per me. Contento per Ciccio Lodi'
Simone Pesce, autore della quarta rete nel 4-0 al Palermo
Il 3 aprile 2011, esattamente 12 anni fa, il Catania allenato da Diego Pablo Simeone batteva per 4-0 il Palermo al Massimino. La rete del 4-0 fu realizzata da Simone Pesce, che la nostra redazione ha contattato telefonicamente per ricordare insieme le emozioni di quella giornata.
Simone, 12 anni fa realizzasti la rete del 4-0 nel derby siciliano. Cosa ricordi di quei momenti?
Ricordi bellissimi perché è stata un’emozione indescrivibile. Fu il mio primo goal in Serie A e realizzarlo in un derby come Catania-Palermo fu qualcosa di unico che mi porterò dietro per tutta la vita. In quella stagione, partimmo con Giampaolo allenatore poi a febbraio il Direttore Lo Monaco decise di cambiare e chiamò mister Simeone. Il “Cholo” dimostrò sin da subito di essere un grande allenatore, facendo sentire tutti molto importanti e la vittoria di quel derby fu l’emblema della stagione. Fra l’altro vinto contro un Palermo che aveva in campo Pastore, Sirigu, Balzaretti, Miccoli, insomma una squadra di assoluto valore.
Quel Catania, era la soprannominato la “Segunda Selecion” per il gran numero di argentini in campo. In quel derby erano ben 9/11 ma a centrocampo il ruolo da regista era ricoperto da un italiano: Francesco Lodi, attuale capitano del nuovo Catania.
Conoscevo già Ciccio per averlo affrontato da avversario quando lui era ad Empoli ed io ad Ascoli ma in quella squadra Lodi riuscì a trovare la sua dimensione ideale, riuscendo ad esprimersi ai massimi livelli. Sono molto contento per lui che è ritornato a Catania per chiudere un cerchio e riportare i rossazzurri tra i professionisti. Gli auguro di poter continuare e togliersi altre soddisfazioni. Faccio i complimenti anche a Marco Biagianti che, pur non giocando, ha avuto un ruolo determinante nella rinascita del calcio a Catania e so quanto lui tenga a questa maglia avendo dato tanto nella sua carriera.
Campionato di Serie D che tu conosci molto bene perché stai giocando con il Lumezzane nel girone B e siete primi in classifica. Sarebbe bello un Catania-Lumezzane sfida poule scudetto?
Me lo auguro. Sarebbe davvero bello tornare a giocare al Massimino. Ho letto che nell’ultima gara c’erano 18000 spettatori allo stadio e, per un calciatore, tutta quella gente allo stadio è una carica di adrenalina che ti fa scendere in campo pronto a dare il massimo. Del resto, un atleta gioca proprio per questi momenti e far felice il pubblico che è venuto a vederti.
Nel tuo passato a Cremona hai avuto modo di stringere una buona amicizia con Antonio Piccolo, ex calciatore rossazzurro. Parlando con lui, avevi avuto la percezione che la storia del Catania 46 era destinata a finire?
Antonio mi raccontava che c’erano seri problemi societari e che il futuro era quasi sicuramente nero. È stato un peccato perché è finita una storia lunga 75 anni ma, forse, è stato meglio così perché adesso è arrivata una proprietà seria che può fare cose importanti per il Catania. Già adesso riaccendere l’entusiasmo in città è stato sicuramente importante.
Tornando a quel Catania in cui militasti tu, ti chiedo di parlarmi di un calciatore che proprio oggi compie gli anni, ovvero Maxi Lopez.
Intanto faccio gli auguri a Maxi con il quale ho avuto un buonissimo rapporto. È un ragazzo straordinario, all’interno dello spogliatoio aveva tanta umiltà e disponibilità, senza sottolineare mai il fatto che lui aveva già giocato nel Barcellona. In campo era un leader tecnico, con un livello sicuramente maggiore rispetto agli altri e sapevi che se la palla fosse arrivata a lui sarebbe successo sicuramente qualcosa.
Per chiudere, ci mandi un saluto ai tifosi rossazzurri?
Certo. Ho trascorso un periodo splendido in rossazzurro, quando in Serie A c’erano grandissimi calciatori ed auguro al caloroso pubblico catanese di poter tornare presto nelle categorie che più gli competono.