Michele Zeoli: ''Tanta emozione, ma penso alla gara. Pedicone? Disponibile''

Michele Zeoli: sarà lui a sedersi domenica sulla panchina del Catania

Michele Zeoli: sarà lui a sedersi domenica sulla panchina del Catania 

Le parole del viceallenatore dei rossazzurri in vista della gara con il Canicattì

In vista della gara con il Canicattì, valida per l’undicesima giornata del Girone I di Serie D, in programma domenica 13 novembre 2022, alle ore 14.30, mister Michele Zeoli, complice l’assenza forzata del tecnico Giovanni Ferraro (squalificato per un turno dopo il “rosso” rimediato a Cittanova), ha incontrato i giornalisti presenti nella classica conferenza stampa di vigilia.

Michele Zeoli, oltre cento presenze con la maglia del Catania dal 2000 al 2004, è parso visibilmente emozionato: “Una grande emozione, ma sono concentrato sulla partita. La partita di domenica scorsa ricorda un po’ quella di San Cataldo, con una squadra chiusa. Noi proviamo sempre varie soluzioni, per portare più giocatori nell’area avversaria, ma domenica ci siamo lasciati prendere un po’ dalla fretta. In queste cose dobbiamo sicuramente migliorare”.

Pedicone è disponibile, è un’arma in più a disposizione, anche perché abbiamo avuto qualche defezione di troppo per quanto riguarda gli under.  Noi come staff siamo molto fortunati ad avere dei doppioni, in tutti reparti. L’intensità è massima, anche la stessa partitella è allenante. E tutto questo ci facilita nel lavoro. Recuperi dall’infermeria? Nessuno.”

Sul debutto in panchina: “Non mi preoccupa prendere il posto del mister domani, l’emozione sta nel farlo a Catania. La considero casa mia, mi ha dato celebrità, fama, tutto. Ho dietro di me lo staff e quindi sono tranquillo. Possibili staffette? sono sempre considerate dal mister. Più che parlare di staffette, direi si legge la partita in un certo modo”.

Rilassamento dopo il 4 a 0 di Paternò: "Con il Città di Sant’Agata, probabilmente, a livello difensivo siamo un po’ mancati, così come a livello offensivo a Cittanova. Tuttavia, non credo ci sia stato l’effetto down, perché a Catania è impossibile. Con la maglia che indossi non puoi permetterlo”.

“La mia venuta a Catania? Tutto è nato in pochi giorni, sono stati fatti tanti nomi, fra i quali il mio, e mister Ferraro, che non conoscevo personalmente, con l’avallo del ds Laneri ha scelto me. Ringrazio chi mio ha dato la possibilità di ritornare”.