La ''zanzara'' punge ma non basta...

Giuseppe De Luca, prima rete in campionato

Giuseppe De Luca, prima rete in campionato 

Max Licari sul pari interno contro la Virtus. Di Carmine, assenza decisiva. Bene Quaini, San De Luca.

Pari ingiusto, ma troppi errori sotto porta...

Peccato. Questo "nuovo" Catania avrebbe meritato la quarta vittoria consecutiva. Un successo che non giunge perché dentro il nuovo, purtroppo, ancora convive un po' di "vecchio" e la dura realtà ci dice che lo farà almeno fino a gennaio. Una squadra che gioca 90' nella metà campo avversaria, producendo non meno di sei o sette palle gol, più un imprecisato numero di situazioni potenzialmente pericolose, non può rischiare di perdere la partita al primo (e unico) tiro del fuoco nemico. Se lo fa, come è accaduto, non ci si può appellare alla sfortuna (è successo diverse altre volte, in specie al "Massimino"), ma a precisi limiti di organico, ormai acclarati, che andranno necessariamente corretti nella finestra di mercato di riparazione invernale. In particolare, manca una seria alternativa a Di Carmine. Oggi, Lucarelli non poteva rischiarlo (pare si tratti di un problema al flessore), sebbene fosse in panchina, e il sostituto, Dubickas (Sarao squalificato), lo ha fatto rimpiangere, fallendo alcune occasioni ghiotte. E meno male che ci ha pensato il subentrato De Luca, alla seconda rete consecutiva in casa, a togliere le castagne del fuoco al tecnico livornese, consegnandogli un punto che almeno muove la non brillantissima classifica rossazzurra. Si poteva raggiungere quota 24, a soli cinque punti dal Benevento e, invece, l'occasione è stata mancata. Nulla da imputare all'impegno dei ragazzi né allo stesso allenatore, sia chiaro. I giocatori quelli sono e lo schieramento ci pare il più produttivo e logico, al momento. La vittoria, ribadiamo, sarebbe stata più che meritata, ma il rammarico rimane nei 17.000 presenti allo stadio, perché con un pizzico di lucidità in più si sarebbero potute realizzare non meno di tre segnature. Facciamocene una ragione e pensiamo alla prossima, a Messina, nella fondata (e auspicata) speranza di recuperare il bomber toscano, unica bocca da fuoco credibile nella disponibilità di Lucarelli.

Quaini impeccabile, attacco da rivedere, San De Luca

I miracoli non accadono sempre. Il gol al 97' è esaltante ma non può divenire una costante. Devi risolverla prima. Così, il forfeit di Di Carmine inficia il gran lavoro del solito 4-2-3-1 ormai titolare di Lucarelli, capace di mettere sotto una Virtus Francavilla comunque ben messa in campo da Occhiuzzi con un 3-5-2 compatto, impostato sugli ex Monteagudo, Biondi, Fornito e Giovinco. Le due catene laterali Bouah-Chiricò e Castellini-Marsura producono tanto, ben orchestrate dai cambi gioco del migliore in campo, un Quaini a tratti sontuoso, ma hanno il difetto di pungere poco. Soprattutto Marsura non riesce, tra prima e seconda frazione, a concludere due o tre azioni per certi versi clamorose, facendosi ribattere prima un colpo di testa ravvicinato e poi ciabattando fuori un tiro da posizione favorevolissima. Ma le occasioni da gol, in tutta la gara, risulteranno molteplici, protagonisti Castellini, Dubickas (due volte, come minimo...) e Chiricò, oltre al già citato ex Venezia. Così, prendere gol da Artistico al 22', al primo contropiede, complice un errore di Curado (e un Silvestri non prontissimo a rimediare), diviene un'autentica maledizione che il Catania si porta dietro fino al 75' quando il duo di subentrati Bocic-De Luca confeziona l'azione del pareggio, finalizzata da una bella girata della "zanzara". Il tempo per vincerla ci sarebbe, ma l'errore clamoroso di Dubickas e i due colpi di testa di Chiricò e Chiarella, altro rientrante, non andati a buon fine condannano i rossazzurri a un pari ingiusto, seppur improntato alla riflessione. Riflessione societaria, intendiamo: servirà "qualcosa" in più per coltivare il "sogno" dipinto da Lucarelli...

A Messina per vincere

A Messina si dovrà cercare di recuperare i due punti persi in casa contro i volenterosi pugliesi di Occhiuzzi. Gara storicamente non facile, al cospetto di un avversario obiettivamente inferiore sotto il profilo tecnico ma ringalluzzito dalla fondamentale vittoria di Teramo contro il Monterosi in un vero e proprio spareggio salvezza. In aggiunta, mancheranno i tifosi etnei, autentico "valore aggiunto" come dimostrato dalla trasferta di Giugliano. L'auspicio è quello di recuperare Di Carmine, terminale offensivo irrinunciabile, e trovare magari quel pizzico di buona sorte mancata in questa bella serata catanese. Fiducia! Let's go, Liotru, let's go!!!