Catania, quando i difensori fanno doppietta: da Ciampoli a Orfei, da Schiavi a Castellini

Raffaele Schiavi, l'ultimo difensore rossazzurro autore di una doppietta prima di Alessio Castellini...

Raffaele Schiavi, l'ultimo difensore rossazzurro autore di una doppietta prima di Alessio Castellini... 

Approfondimento sui difensori rossazzurri autori di una doppietta...

“Salvo, ho una domanda per te: chi è stato l’ultimo difensore del Catania a fare doppietta?”. La domanda, a bruciapelo, è di Federico Rosa, penna giovane e brillante di Hashtag Sicilia. Su due piedi, aprendo velocemente i cassettini della memoria, mi viene in mente un altro 2 a 0, vecchio un quarto di secolo, che vide però a segno non uno ma due difensori: Alessandro Furlanetto prima e Gennaro Monaco poi, in Catania-Sora del novembre 1998. La risposta data è tutt’altro che soddisfacente. Anzi, in verità, anziché Furlanetto, avevo attribuito quel gol ad un altro Alessandro (Cicchetti), ma in quella stagione – conclusa con la promozione – il difensore romano di gol non ne fece, solo (si fa per dire) un assist memorabile che probabilmente valse quanto una doppietta…

Il difensore Alessio Castellini, autore di una doppietta alla Juve Stabia

Il quesito di Federico Rosa, però, è troppo stimolante e merita una risposta adeguata: Alessio Castellini è il successore di quale difensore rossazzurro autore di una doppietta? Nelle ore successive provo a ragionare, spulciando a ritroso le ultime annate dei rossazzurri. Il vuoto, fino alla stagione 2014-15, l’ultima in cadetteria, quella pre “Treni del Gol”. Ecco fuori la doppietta di un difensore tanto agognata. A realizzarla Raffaele Schiavi, nella gara del “Massimino” vinta per 4 a 1 sul Trapani. Aperto un cassetto, se ne apre subito un altro, come le ciliegie. Caltanissetta, settembre 2000: Catania-Fermana 5 a 2, due volte a segno Giovanni Orfei - terzino senza capelli, che esultava mimando il “ballo della lampadina” - con due perfette esecuzioni dagli undici metri, una delle quali ripetuta per via dell’eccessiva fiscalità dell’arbitro Vicinanza di Albenga. L’anno prima, nell’ultimo anno dell’era dei Massimino, era stata la volta di Michele Pagano, a segno nella gara di Coppa Italia con il Marsala. Andando ancor più indietro nel tempo, vengono fuori i nomi di Adriano Polenta in Catania-Brindisi 2-2 del 1987-88 e del brasiliano Pedrinho, in rete contro il Cagliari di Roberto Sorrentino (freschissimo ex) nella Serie B 1984-85.

Altri casi? Sicuramente ce ne saranno altri, come quello di Francesco Ciampoli, due volte in rete in Catania-Palermo 3-3 del 21 dicembre 1980, tirato fuori da un attento ascoltatore nel corso della puntata odierna della trasmissione #Rossazzurri condotta proprio dal Rosa.

La risposta è data, ma nella mia testa, però, frulla anche qualcos’altro. Quel 2-0 di Catania-Sora, deciso da due reti di altrettanti difensori, ha dato il via ad altre vittorie spesso ricordate per altri motivi: il 2 a 0 alla Reggina del 2009, firmato dai quasi debuttanti Ciro Capuano e Alessandro Potenza; il 2 a 0 al Giulianova del settembre 1999 (reti di Salvatore D’Angelo e Valentino Santarelli), nel giorno della prima partita in C1 dopo i “fattacci” del 1993, e il 2 a 0 del 17 marzo 1996, quando Gennaro Grillo prima e Vincenzino Del Vecchio poi siglarono la vittoria sull’Astrea, nella prima gara disputata al “Cibali” dopo la tragica scomparsa di Angelo Massimino. Reti seguite da un’esultanza simbolica, con una corsa festosa verso la Sud proprio dove il Cavaliere seguiva le partite del suo Catania.