POKER ROSSAZZURRO NELL'ULTIMO PRECEDENTE

Ve lo ricordate ancora Nicolae Dică, il fantasista rumeno  con la maglia numero 10, voluto  fortemente da Walter Zenga? Estate 2008, dopo una soffertissima salvezza, conseguita il 18 maggio contro la Roma di Spalletti, per il Catania è tempo di programmare la nuova stagione, la terza di fila in Serie A, sperando sia meno travagliata rispetto alle due precedenti. Si parte proprio dalla panchina, dalla conferma dell'ex Uomo Ragno, subentrato a fine marzo all'esonerato Silvio Baldini. L'ossatura della squadra, sostanzialmente la stessa della stagione appena conclusa, è puntellata dagli argentini Carboni, Llama e Ledesma, della giovane promessa italiana Michele Paolucci, e dall'arrivo dalla Steaua Bucarest del talentuoso Nicolae Dică che, nella stagione 2004/05, ha vinto lo scudetto proprio con Zenga in panchina. Maglia numero 10, quella dei trequartisti, piedi buoni e fantasia nel suo repertorio. IL debutto del rumeno cade la note del 23 agosto 2008, nel terzo turno di Coppa Italia. Cinquantacinque minuti in campo (trenta dei quali, i tempi supplementari) nella sfida che consente al Catania di superare Parma e turno grazie a una doppietta di Paolucci. Otto giorni più tardi arriva il debutto in Serie A, contro il Genoa, sempre al "Massimino". Titolare, nel 4-2-3-1 imbastito dal tecnico meneghino, con Martinez e Mascara ai fianchi e Paolucci unico riferimento offensivo, con qualche lampo di bel calcio nel caldo pomeriggio di fine estate. Segue lo spezzone di San Siro, contro la prima Inter di José Mourinho, e una nuova chance da titolare nella gara di Coppa Italia, valida per il quarto turno eliminatorio, contro il Padova, formazione allora partecipante al campionato di Prima Divisione (la vecchia Serie C1, tanto per intenderci). E' il 17 settembre, e Nicolae Dică mostra il meglio del proprio repertorio: prima, al 24', segna la rete che sblocca la gara; poi, sei minuti più tardi, sforna l'assist per il 2 a 0 segnato da Taka Morimoto. Il risultato, che qualifica gli etnei agli ottavi di finale, è poi completato dalle reti di Rocco Sabato e dal secondo sigillo dell'attaccante giapponese. Dică in rampa di lancio? Macché. Dopo quella gara il calciatore rumeno uscirà fuori dai radar, mettendo a referto soltanto altre due presenze prima di finire anzitempo la sua esperienza catanese, passando a gennaio ai greci dell'Iraklis. 

BILANCIO FAVOREVOLE AL CATANIA

Martedì 2 aprile 2024 si disputerà il dodicesimo confronto fra etnei e patavini sul suolo catanese. Il bilancio sorride alla formazione rossazzurra, vittoriosa in sette occasioni, l'ultima delle quali nella gara di Coppa Italia descritta nel paragrafo precedente. Tre i pareggi: 1-1 nelle stagioni 1953/54 e 1966/67, in Serie B, e lo 0-0 del campionato di Serie A edizione 1961/62. L'unica affermazione veneta a Catania fa rifermento alla cadetteria 1939/40.

Nel dettaglio tutti i precedenti in terra catanese:

1939/40 (Serie B): Catania-Padova 0-1

1952/53 (Serie B): Catania-Padova 3-0

1953/54 (Serie B): Catania-Padova 1-1

1960/61 (Serie A): Catania-Padova 2-0

1961/62 (Serie A): Catania-Padova 0-0

1966/67 (Serie B): Catania-Padova 1-1

1967/68 (Serie B): Catania-Padova 1-0

1968/69 (Serie B): Catania-Padova 2-0

1982/83 (Coppa Italia): Catania-Padova 2-1

1984/85 (Serie B): Catania-Padova 1-0

2008/09 (Coppa Italia): Catania-Padova 4-0