Catania-Casertana 0-0: Le pagelle dei rossazzurri

Nana Welbeck, ripresa di grande sostanza e generosità

Nana Welbeck, ripresa di grande sostanza e generosità 

Le valutazioni dei rossazzurri riportate al termine della gara coi campani

ALBERTONI voto 6,5: Confermato dal primo minuto, nonostante la disponibilità di Furlan, il portiere genovese merita un voto più che sufficiente. Presente tutte le volte che viene chiamato in causa dagli avversari, mantiene per la prima volta inviolata la propria porta.  

BOUAH voto 6: Presidia bene la propria porzione di campo, rischiando poco o nulla in fase difensiva. In avanti prova qualche affondo, ma non è ancora il giocatore brillante visto nella prima parte di stagione.

CURADO voto 6,5: Probabilmente una delle migliori partite disputate in maglia rossazzurra. Bene in difesa, con chiusure e interventi precisi e puliti. Sfiora il gol, al 18', con un imperioso colpo di testa che sorvola la traversa. Splendida la discesa al 62' non concretizzata nel miglior dei modi dai compagni. 

KONTEK voto 6,5: Al rientro dal primo minuto (a completamento della rotazione dei tre centrali condotta da mister Lucarelli, con la susseguente panchina di Monaco) il difensore croato disputa una buona gara, confermando di esser in crescita. Splendido il  passaggio filtrante al 64', per Cicerelli non concretizzato  a dovere dal numero 30. 

CASTELLINI voto 6,5: In continua crescita, fisica e di personalità. Difende bene e quando deve spingere non si tira mai indietro. 

WELBECK voto 6,5: Partita dai due volti per il mediano ghanese, ancora non al top della condizione fisica. In difficoltà nel primo tempo, nel quale appare talvolta un po' "imballato'', cresce nella ripresa, con il Catania in 10', mettendo in campo tanto cuore e corsa. Bello il recupero in scivolata, al 66', con il quale innesca Costantino che, a sua volta, manda in porta Di Carmine.

STURARO voto 6: Al debutto assoluto con la maglia rossazzurra, con tanto di fascia di capitano al braccio, l'ex genoano conferma sul campo tutta la sua grinta, scoprendo, anche, le insidie della Serie C. Dopo  3 minuti, infatti, rimedia un cartellini giallo, al primo intervento, per un fallo su Carretta. Ne becca un altro, allo stesso minuto della ripresa, per un intervento deciso che però non appare falloso. Nonostante una condizione fisica ancora precaria, dà equilibrio e grinta alla squadra, segnalandosi anche per un paio di lanci di prima che velocizzano l'azione. 

TELLO voto 5,5: Piazzato in mediana "alla Rocca", un po' mezzala, un po' trequartista, il centrocampista colombiano ancora in cerca della condizione migliore, galleggia tra le linee alternando giocate buone ad altre un po' imprecise. Provvidenziale, al 75', la chiusura su Carretta lanciato verso l'area catanese. In fase di rodaggio. 

dal 80' QUAINI s.v.: Il calcio di punizione al 92', sparacchiato in fallo laterale, è la fotografia di un momento tutt'altro che positivo.

CHIRICO' voto 5,5: Partita altalenante per il numero 32, contraddista da tanto impegno ma poca precisione. Da lui ti aspetti sempre la giocata risolutiva, quel guizzo in più, ma non arriva. Tuttavia, sfiora la rete in due occasioni: la prima, su calcio di punizione, quando trova attento Venturi; la seconda, in avvio di ripresa, con un gioco di prestigio, seguito dal "classico" tiro a giro, che sfiora il palo e strappa gli applausi di incitamento del pubblico. 

dal 66' COSTANTINO voto 6:  Nell'unica palla giocabile che gli capita tra i piedi sfiora il gol, con un destro radente deviato in corner da Venturi al minuto 82'.  In precedenza, al minuto 66, fornisce l'assist a Di Carmine non concretizzato dall'attaccante fiorentino. Per il resto, sgomita con gli avversari, ripiegando anche dietro a dar una mano ai compagni in un ruolo non consono alle sue caratteristiche. 

DI CARMINE voto 6: Partita di grande sostanza e intelligenza tattica quella offerta dal numero 10 rossazzurro. Mette in più di un'occasione in difficoltà la retroguardia campana, costringendo i difensori avversari alle maniere forti. Sfiora il gol al minuto 66, ma Venturi gli dice di no.  

dall'80' CIANCI s.v.: Si vede solo al minuto 82, quando una sua sponda aerea consente a Costantino di calciare verso la porta di Venturi.

CICERELLI voto 5,5: Così come Chiricò anche da lui ti aspetti qualcosa in più. Meno preciso rispetto ad altre esibizioni, si lascia ipnotizzare da Venturi al 64' fallendo un'occasione ghiottissima.  

dal 65' RAPISARDA voto 6: Entra in una fase della gara nella quale bisogna raddoppiare le forze. Entra bene, col piglio giusto, conquistando subito un corner. Bene anche in fase difensiva. 

LUCARELLI voto 6: Coi campani, oltre alla sorpresa di Sturaro dal primo minuto, il tecnico labronico rispolvera (almeno in distinta) il 4-3-3 con Welbeck e Tello a comporre il terzetto in mediana. La difesa a quattro convince, la mediana a fasi alterne, probabilmente per mancanza di condizione fisica e affiatamento degli interpreti.  Nella fase che va dall'espulsione al 66' (minuto nel quale entrano Rapisarda e Costantino per i due esterni d'attacco, Chiricò e Cicerelli) arrivano le occasioni migliori del Catania, con Cicerelli prima e Di Carmine poi. Subito dopo, il passaggio a una sorta di 5-2-2, spegne la verve dimostrata in precedenza dalla squadra: passaggio quasi obbligato, viste le condizioni precarie dei più mobili Peralta e Chiarella. 

CASERTANA voto 6: Nonostante l'emergenza, appena 19 i giocatori in distinta, la compagine campana si conferma squadra ostica, solida e camaleontica. In tal senso, il passaggio dal classico 4-3-3 al 3-5-2 voluto dallo zemaniano Cangelosi, sorprende Lucarelli facendo saltare i piani del tecnico labronico per buona parte del primo tempo. Il neo? L'incapacità di sfruttare a dovere la superiorità numerica per un tempo di gara. 

ARBITRO SCATENA voto 4: Quattro come i cartellini gialli sventolati (a Sturaro, Sciacca, Celiento e Bacchetti) nei primi 16 minuti di gara. Quattro per una gestione di partita cervellotica che lascia scontenti entrambe le squadre. Incomprensibile, fra i tanti episodi, il mancato secondo giallo a Celiento, al 20', per un fallo su Di Carmine lanciato a rete; episodio, tra l'altro, neanche sanzionato come fallo. La "chicca" finale i due minuti di recupero dati nel secondo tempo, roba da calcio anni '80. Bocciato.