Catania-Casertana 0-0: Le dichiarazioni di Sturaro e Curado

Stefano Sturaro alla

Stefano Sturaro alla "prima" in rossazzurro 

Le dichiarazioni dei due giocatori rossazzurri raccolte nella sala stampa del ''Massimino''

E' Marcos Curado il primo calciatore del Catania a presentarsi davanti ai microfoni nella sala stampa del "Massimino". Il difensore argentino non ha nascosto la delusione per il mancato successo che avrebbe coronato, a suo modo di vedere, una prestazione positiva: "Subito dopo l'espulsione abbiamo avuto la giusta reazione. Tra qualche giorno abbiamo un'altra sfida (Latina, ndr) dove potremo confermare questo atteggiamento, dimostrando di essere una squadra. Dispiace per non riuscire a concretizzare e non è un discorso solo degli attaccanti. Dobbiamo essere più cattivi, il riuscire a non segnare è un problema di tutti. Abbiamo l'obbligo di alzare questo livello. C'è il rammarico perché, seppur in dieci, avevamo la sensazione di poterla portare a casa". 

A seguire, dopo mister Cristiano Lucarelli, è la volta di Stefano Sturaro, al suo primo incontro coi giornalisti nella sala stampa del "Massimino": "Credo che questa sia una categoria dove chi ha più malizia la spunti. Sono stato un po' stupido, dovevo essere più furbo, chiedo scusa a tutti. Non posso dire che si tratti un errore di esperienza, mi sarà d'aiuto per il futuro per conoscere bene la categoria. Fisicamente sto bene, sicuramente mi manca un po' di ritmo, di minutaggio. Stavamo seguendo una tabella, abbiamo bruciato un po' le tappe perché il momento non è dei migliori e quindi tutti noi dobbiamo dare qualcosa in più. Sicuramente ci sarà la giusta gestione. In questi giorni ho capito quanto possa essere insidiosa e dispendiosa questa categoria, non ce ne sono altre".

Sulla squadra: "La mia sensazione è positiva. Ho trovato un ambiente, una società, con fame di crescere. Questa è una sfida puramente professionale. Sono carico, cerco di dare al massimo. Sono consapevole di avere un peso specifico importante per la squadra: ogni giorno, in allenamento, cerco di trasmettere ai compagni che si può dare qualcosa in più. La solidità difensiva è la base sulla quale costruire il proprio futuro, è la base. Una squadra forte lo diventa a step. Il primo è essere solidi dietro, poi serve far gol. Siamo un cantiere aperto, il tempo è sempre meno, ne siamo consapevoli. Vorremmo essere a luglio ma non è così...".

Sull'impegno di coppa con il Rimini: "Ringrazio Giovanni Marchese per le parole avute per me, è una persona splendida: mi piace lavorare, mi reputo una persona leale e onesta, però sarà il tempo e le persone che mi staranno attorno a giudicarle. Nessuno di noi punta tutto sul 28, sarebbe un grande errore. Sappiamo che non possiamo vincere il campionato, sappiamo però che dobbiamo centrare i play-off: una o due partite cambiano poco, quando saremo lì sarà una guerra. Dobbiamo mantenere viva quella fiammella e farlo diventare un bel sogno, realizzando una bella impresa sportiva".