Catania-Canicattì, ex: da Biagini a Busetta, da Romano a Garufo...
- di Salvatore Emanuele
- LND | Ex | Storia rossazzurra | Canicattì | Busetta | Romano | |
- 11 Nov 2022 10:25
Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai doppi ex del passato e del presente
SEI CANTERANI
Domenica 13 novembre 2022, allo stadio “Angelo Massimino”, sarà la volta di Catania-Canicattì. Una sfida, che non si disputa dal Campionato Nazionale Dilettanti 1994/95, che vedrà nell’organico biancorosso ben sei calciatori provenienti dal settore giovanile rossazzurro. In porta ecco Luca Amata, classe 2003; in difesa Dario Conti, classe 2002, Gabriele Russo, due anni più giovane; a centrocampo il 2001 Simone Ramella e il 2003 Nicola Bozzanga; in avanti, ecco Eugenio Licciardello, classe 2001.
Desiderio Garufo, doppio ex del passato, in azione in Catania-Lecce 0-0 del 2015/16
MI RITORNI IN MENT...EX
Ma se per l’attualità ho attinto a piene mani alle conoscenze di Vincenzo La Corte, fonte inesauribile in termini di calcio giovanile, per quanto concerne i doppi ex del passato di Catania e Canicattì non potevo che scomodare un altro pilastro di CalcioCatania.Com, quell’Enrico Salvaggio, originario proprio della città agrigentina.
Si parte dalla panchina: “Ci sono alcuni ex calciatori del Catania diventati allenatori del Canicattì - ha sottolineato Salvaggio - primo fra tutti Alvaro Biagini, rossazzurro nei memorabili anni sessanta, alla guida dei biancorossi nell'indimenticabile stagione 1982/83: nelle stesse settimane in cui il Catania festeggiava la promozione in Serie A, il Canicattì, guidato dall'ex centrocampista etneo, vinse il campionato Interregionale davanti all'Acireale, conquistando la promozione in Serie C2. Un traguardo storico, perché i biancorossi mancavano dalla Serie C da ben trentaquattro anni. In tempi recentissimi, invece, è stata la volta di Pippetto Romano, oggi allenatore del Licata, che ha guidato il Canicattì in Eccellenza nel biennio 2019-21 collezionando un 2° ed un 6° posto, mentre da giocatore militò nel Catania nelle stagioni 1991/92 (Serie C1) e 1994/95 (C.N.D.)".
Il vero protagonista, però, è un doppio ex della panchina: “Fra tutti spicca indubbiamente Angelo Busetta, che a Catania non ha bisogno di presentazioni e a Canicattì è amatissimo, in quanto guidò a più riprese la squadra agrigentina, lasciando un segno indelebile. Giunto nel 1975, quando i biancorossi militavano in Promozione (all'epoca quinto livello del calcio italiano), dopo aver sfiorato il salto in D il primo anno (in cui perse lo spareggio col Mazara dopo aver concluso il campionato al 2° posto), raggiunse l'obiettivo al secondo tentativo, nella successiva stagione 1976/77. Ritornò nel 1981/82, cogliendo un buon 3° posto in Interregionale. Fu poi richiamato nel 1984, quando il Canicattì disputava la Serie C2, e guidò i biancorossi nei loro ultimi due anni nel calcio professionistico. Ancora oggi, quando fa una capatina in città, viene riconosciuto e calorosamente accolto dai tifosi locali”.
Dalla panchina al campo: “Un ex freschissimo è Desiderio Garufo, al Catania nella stagione 2015/16. Ha giocato nel Canicattì l’anno scorso ed è stato fra gli artefici della promozione in Serie D, categoria dalla quale i 'racinari' mancavano dal lontano 1996. Il mister Lillo Bonfatto lo ha impiegato nel ruolo di mezzala e Garufo ha ripagato la fiducia del tecnico con prestazioni convincenti condite anche da tanti gol. A fine stagione ha deciso di accasarsi all'Akragas, rimanendo in Eccellenza”.
Di padre in figlio: “Dulcis in fundo, qualche chicca assai gustosa - prosegue il buon Enrico - nell’attuale organico del Canicattì c’è Alessio Cardinale, figlio di Tonino che indossò la maglia del Catania nella stagione 2004/05, in Serie B. Un’altra chicca riguarda Mirko Ferretti, grandissimo mediano che indossò il rossazzurro fra il 1959 e il 1961. Il padre Renato, ex calciatore e bandiera negli anni '30 del Messina (di cui è tuttora il primatista per reti segnate), allenò il Canicattì nella stagione 1947/48, incrociando tra l'altro il Catania. Fu la prima ed ultima stagione in C dei biancorossi prima del ritorno targato Biagini di cui sopra. Nel 2016, Mirko pubblicò l'autobiografia 'Una vita da secondo', citando anche l’esperienza canicattinese del padre, vissuta quando lui aveva 12 anni ed aveva cominciato a muovere i primi passi nel mondo del calcio seguendo le orme del genitore”.