Opinioni

Tur...tris!

Di Max Licari

06/02/2022 11:59

Baldini, impeccabile lettura della gara al "Liguori"...

La vittoria del gruppo
La sterilità di certe critiche... Di allusioni a un Moro che "non ci mette più il piede perché già del Sassuolo” o “non c'è più con la testa", in tutta onestà, si poteva anche fare a meno. Anche perché il giovanissimo centravanti veneto non si è limitato solamente a fornire un assist al bacio a sbloccare il risultato, ma poi è andato a segnare il raddoppio con una girata aerea alla Bettega (o Pulici, fate voi) cui in questa categoria si assiste raramente! La realtà, ovviamente, è che questo ragazzo e tutto il gruppo rossazzurro i quali, da inizio campionato, insieme a Pellegrino, Pantanelli, Guerini e Baldini, stanno dimostrando sul campo di voler onorare la nostra maglia fino all’ultima stilla di sangue, non meritano tutto ciò che negli ultimi tempi si è loro vomitato addosso, tutta la frustrata “melma” da onanismo anonimo riversata da pseudointellettuali da tastiera che possono essere inseriti in tre categorie:
-incompetenti;
-analfabeti funzionali;
-(semplicemente) NON tifosi del Catania, volti pervicacemente a perseguire il male del Liotru per interessi personali e/o pura cattiveria/inimicizia nei confronti di chi sta spendendo tutto sé stesso per salvare il salvabile.
Inutile far presente come la categoria meno pericolosa sia la terza, perché almeno la si sgama immediatamente (o la si è già sgamata da tempo). Altrettanto inutile, a scanso di equivoci, ribadire come non ci si riferisca certo alle critiche dure (e legittime) rivolte alla squadra in occasione delle singole prestazioni in gare, magari, non giocate bene, né alle (più che scontate e “universali”) normali reazioni “di pancia” del tifoso medio di fronte a una sconfitta della propria squadra, ma alle infondate ILLAZIONI, prive di alcun fondamento reale (e, conseguentemente, giornalistico), artatamente “infiocchettate” da chi ama donare le terga allo “storico” padrone, pescare nel torbido, criticare a prescindere, ignorare la trave confitta nel proprio bulbo oculare rispetto alla pagliuzza “indovinata” in quello altrui. La risposta, dunque, fornita dagli uomini di Baldini a Torre del Greco, al cospetto di una delle migliori formazioni del girone meridionale della Serie C, è da uomini veri; una risposta che coloro che seguono con conoscenza “reale” le vicende di Torre del Grifo non avevano dubbi potesse al più presto giungere. Il miglior Catania stagionale da trasferta (del resto, quello etneo, con 22 reti siglate in 13 gare, 3 in più proprio rispetto a quello della Turris, è il miglior attacco esterno del campionato): dominio assoluto in tutte le zone del campo; sette, otto palle gol create; tre segnature di ottima fattura, la capacità di resistere in un ambiente da corrida (una valanga di falli commessi dalla Turris, un diluvio di cartellini gialli e un rosso sacrosanto a Tascone). Una vittoria netta, indiscutibile. E, forse per la prima volta, una gestione difensiva, al netto dell’errore commesso che, a tempo scaduto, ha concesso ai padroni di casa di accorciare le distanze, complessivamente convincente, considerato come l’attacco dei “Corallini” (secondo del torneo con 40 segnature) non abbia praticamente mai impensierito Sala. Una vittoria conseguita con tanti ragazzi in campo (Simonetti, Greco, Cataldi, Biondi, Moro, Sipos); la strada che, in ogni caso, si dovrà seguire pure in futuro, se si riuscirà a ottenere una nuova e solida proprietà dall’asta di metà febbraio. In Serie C è fondamentale e, per farlo, ci vogliono conoscenze e competenze. Tuttavia, il dato più importante va riferito alla prestazione, atleticamente, tatticamente e tecnicamente senza sbavature. Un Catania del genere è assolutamente in grado di conseguire l’obiettivo della salvezza, seppur non si debba dimenticare che giorno 15 febbraio giungerà una ulteriore penalizzazione. In tale ottica, i tre punti conquistati appaiono oro colato: il Catania raggiunge quota 29 (31 sul campo), 6 lunghezze in più del quint’ultimo posto occupato dalla Paganese. Anche in caso di penalizzazione massima (4 punti), i rossazzurri rimarrebbero fuori dalla zona playout. Peccato solo per l’espulsione finale di mister Baldini (contestuale a quella del collega Caneo), generata da un contesto “normale” in una categoria da cui (e lo speriamo, purtroppo, da troppi anni) è necessario al più presto fuggire a gambe levate. Un'annotazione cruciale, poi, da riferire ai supporters dell'Elefante: una novantina i tifosi catanesi presenti a Torre del Greco, con rappresentanze importanti delle curve. Un incitamento costante, fondamentale per il buon esito dell'incontro. Un segnale assai rilevante per il futuro...

Baldini, scelte azzeccate
Il tecnico toscano, dopo le incertezze di Andria, decide di mettere in campo un 4-3-3 “robusto”, pronto a trasformarsi in un solido 4-5-1 in fase di non possesso. Dentro il giovane e dinamico Simonetti in mezzo, insieme a Rosaia e al regista Cataldi (che, diffidato, sarà squalificato in virtù dell'ammonizione subita al "Liguori") , due esterni di gamba come Biondi e Greco, una punta come Moro, capace di far reparto da sola. Fuori i più qualitativi Russotto e Russini (apparso un po’ con il fiato corto ultimamente), conferma della coppia centrale difensiva (l’ex Lorenzini e Monteagudo) e dei due esterni bassi titolari (Albertini e Pinto). Ebbene, tali scelte risultano subito produttive. I padroni di casa, affidati a un offensivo 3-4-3 imperniato sul tridente Tascone-Leonetti-Giannone e sulla regia di Franco, vengono pressati alti e non riescono a sviluppare le solite trame offensive, prestando il fianco alle ripartenze dei rossazzurri, bravi a evidenziare la lacuna più evidente nel gioco dei “Corallini”, l’organizzazione difensiva (molto male Manzi e Sbraga). Insomma, due squadre simili (brave più a offendere che a difendere) di cui una, però, maggiormente capace di trovare le contromisure rispetto ai punti forti dell’avversario. Fin dall’inizio, i centrocampisti etnei impongono il loro ritmo, innescando la corsa delle "catene esterne", in specie Albertini sulla destra e il duo costituito da Pinto (in ripresa evidente) e Greco sulla sinistra. Non per niente, il Catania, nel corso di tutto il primo tempo, è l’unica squadra a creare occasioni da rete. In particolare: Moro un paio di volte, una a tu per tu con Perina e l’altra con un colpo di testa (susseguente a calcio d’angolo) parato miracolosamente dallo stesso estremo difensore locale (con palla finita beffardamente sulla parte alta della traversa); un gran tiro dal limite di Albertini che va a stamparsi sulla traversa. Nulla da segnalare per la Turris, ingabbiata dal superiore dinamismo degli ospiti. Partita assai nervosa, con reiterati cartellini gialli tirati fuori dal non certo impeccabile arbitro Bitonti di Bologna (in verità, un autentico "amuleto da trasferta" per il Catania, vittorioso in tre gare a domicilio su quattro con il "fischietto" emiliano). Nella ripresa, la superiorità rossazzurra viene confermata dall’atteggiamento assai "fattivo" riproposto fin dal fischio d’inizio. E, al 54’ il gol naturalmente arriva. Moro conquista palla sulla trequarti e serve un favoloso assist col contagiri all’arrembante Albertini (evidentemente, meno predisposto alla fase difensiva rispetto a Calapai, ma più qualitativo in fase propulsiva) che, davanti a Perina, si produce in un “cucchiaio” da urlo, facendosi perdonare l’errore commesso al “Massimino” al cospetto del Catanzaro. Una realizzazione da categoria superiore. Caneo, stranamente, non corre subito ai ripari, non proponendo sostituzioni e, nell’ambito di un match sempre più “cattivo” (fioccano le ammonizioni, soprattutto in direzione dei locali, al 95’ saranno ben cinque, a fronte delle tre del Catania), viene punito dal secondo giallo del nervosissimo Tascone, giunto al 63’ per un chiaro fallo su Biondi. A quel punto, i rossazzurri riescono a prendere definitivamente in mano le redini della partita e pervengono al raddoppio grazie a un capolavoro aereo di Luca Moro, al ventunesimo sigillo stagionale, bravo un minuto dopo a girare imparabilmente in rete un perfetto cross dalla sinistra del più che positivo Pinto (probabilmente, una delle migliori prestazioni del terzino sinistro pugliese in maglia etnea). Tardivi i conseguenti cambi dell’allenatore di casa (al 76’, Nunziante, Bordo e la punta Longo al posto di Franco, Loreto e Leonetti, subito dopo Pavone per l’evanescente Giannone), assai agitato e obiettivamente surclassato dal dirimpettaio Baldini, a disegnare un 3-2-4 da “all in”, ormai francamente disperato. Sono i rossazzurri a fallire una caterva di palle gol in ripartenza, con Greco, Biondi (due, assai ghiotte), il neo entrato Provenzano (a rilevare Simonetti, buona la sua “prima” da titolare). Fra l’altro, Baldini, saggiamente, fa rifiatare a una decina di minuti dal termine i due “gioielli” Greco e Moro, inserendo Zanchi e Sipos, per poi scegliere l’esperienza di Russotto e Izco (presenza numero 272 per l'argentino, a 12 dal secondo posto "all times" occupato da Biagianti) al posto di Biondi e Cataldi, negli ultimi istanti di partita. Purtroppo, la difesa rossazzurra una “cappellata” a partita la deve sempre proporre (sebbene la sensazione sia che Lorenzini, più bravo a difendere che a impostare, abbia in qualche modo donato più certezze in marcatura, formando una coppia più solida con l’ormai inamovibile Monteagudo) e, così, al 91’, il migliore dei suoi, Ghislandi, sfrutta una indecisione in comproprietà tra Russotto e Albertini che consente la battuta a rete a Nunziante, deviata da Sala proprio sui suoi piedi per il facile tap-in a due passi dalla porta etnea. Gli ultimi minuti diventano una autentica bolgia, di cui fanno le spese i due tecnici, ma non impediscono a Zanchi, ben “servito” dal disastroso Manzi, di involarsi verso Perina e batterlo facilmente per il definitivo e meritatissimo 3-1 finale. Meritatissimo, ribadiamo.

Picerno al “Massimino”, un test importante ma difficile
Questa vittoria, per divenire “fondamentale”, dovrà essere seguita da un’altra grande prestazione (condita dai tre punti) sabato prossimo in casa al cospetto del Picerno, una delle squadre più in forma del momento e reduce da una netta vittoria casalinga contro il Monopoli. Bisognerà assolutamente dare continuità ai risultati e riprendere, anche fra le mura amiche, la corsa verso la salvezza. Nella speranza che anche il pubblico torni a riempire il “Massimino”. Ce n’è necessità. E, peraltro, questi ragazzi lo meritano… Let's go, Liotru, let's go!!!


Max Licari . Per CalcioCatania.com è autore di 358 articoli