Interviste

Lucarelli: "Non siamo ancora guerrieri; non siamo stati feroci"

Di Giuseppe Cortese

02/09/2017 7:21

Lucarelli al Pinto

Le parole del mister dei rossazzurri al termine della gara con la Casertana. Tanta delusione da parte del tecnico livornese:

«La Casertana ha giocato sulle nostre disgrazie, ha sfruttato i nostri errori di palleggio. Abbiamo preso gol nell’unico momento della difesa schierata, perché poi siamo stati sempre in movimento. Io sono abituato alla lotta, ai guerrieri e ancora non siamo una squadra di guerrieri. Se non metti la rabbia e l’agonismo che mettono anche le squadre meno dotate di noi non si vince. A me non piace prendere i cazzotti per primo, sia nella vita come nel calcio. Siamo stati costantemente nella metà campo avversaria; bisogna imparare e capire alla svelta questo girone, bisogna capire qual è quel problema che impedisce al Catania di trovare in trasferta quella rabbia agonistica che manca. Cambiano i giocatori, cambiano gli allenatori ma ancora non si capisce. Mi ero illuso che fossimo già pronti per questo tipo di partite. A me non interessa se si gioca a Caserta o al "Santiago Bernabeu", voglio una squadra con un unico volto, una sola identità, non voglio vedere dei leoni solo in casa. Questa è una partita che potevamo vincere e addirittura stiamo raccontando una sconfitta, immaginate come mi sento. Oggi non abbiamo fatto bene, non abbiamo attaccato gli spazi come dovevamo, non siamo stati feroci, volevamo la superiorità sugli esterni ma purtroppo nella prima mezz’ora abbiamo ignorato i quinti che erano sempre soli. Abbiamo cominciato a farlo dal 28’ ma non va bene. Abbiamo concesso qualcosina e sbagliato passaggi semplici. Probabilmente il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, però siccome la Casertana aveva il sangue agli occhi e noi no, hanno vinto loro. La partita che avevo pensato, preparato e sognato era diversa da quella che abbiamo visto, se avessi avuto una squadra da salvezza sarei stato sereno ma non è così. Come passo non siamo molto rapidi dietro, comunque non abbiamo rischiato nulla dietro. Oggi il lancio lungo non era né richiesto né preparato, il nostro obiettivo era cercare i quinti. Non siamo riusciti a fare quello che avevo chiesto. Io non mi sento un perdente. Fino a che ci sono io si fa quello che dico io, chi non lo fa si guarda le partite».

«Ho provato a vincerla la partita sapendo che avrei potuto rischiare anche di perderla, quindi lo avevo messo in preventivo. Fornito ha fatto un allenamento con noi ma era l’unica mezz’ala per caratteristiche con gamba, quindi mi è sembrato giusto giocare questa carta della quale mi prendo le responsabilità: può apparire una scelta sbagliata ma per me era giusta, Fornito è uno che ha gamba».

«Per quanto riguarda gli attaccanti vi avevo già detto, nelle prime cinque, sei giornate bisogna arrangiarsi. Curiale e Ripa ancora non sono al meglio. Francesco l’ho rischiato. Ad oggi speravo di avere almeno tre punti in più in classifica».


Giuseppe Cortese Grande appassionato dei colori rossazzurri, cura il pre-partita e le notizie sulla squadra avversaria. In redazione dal novembre 2016. . Per CalcioCatania.com è autore di 460 articoli