Interviste

ESCL- Gennaro Monaco: "Al Catania i miei anni più belli"

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18/11/2016 4:27

In esclusiva ai microfoni di CalcioCatania.com le parole di Gennaro Monaco, al Catania nel 1998-99 e dal 2001 al 2004. L'ex difensore rossazzurro dopo un'analisi attenta sul momento attuale degli etnei, ha voluto raccontarci del suo personale percorso vissuto con la maglia del Catania.

AI PLAY OFF SENZA PROBLEMI
"Il Catania è partito bene a livello di organizzazione. Grazie a Lo Monaco credo che siano state fatte le scelte giuste. Non è da tutti rischiare nel puntare su un allenatore giovane sotto l'aspetto dell'esperienza. Sono contento abbia scelto Rigoli perche lo merita. Ho grande stima di questo tecnico. Capisco che a volte non si é d'accordo con lui nelle scelte ma ricordiamoci che il mister segue la squadra giornalmente quindi sa cosa è meglio e cosa no. Per la Lega Pro il Catania ha una bellissima rosa. Quest'anno poi sono riusciti a completare la preparazione ma soprattutto ad iniziarla in tempo. Penso che i rossazzurri riusciranno a fare un girone di ritorno straordinario. Sono convinto che il Catania abbia tutte le carte per poter vincere i play off senza problemi. La cosa più importate è arrivarci con entusiasmo".

LA CRISI OFFENSIVA É SOLO UN MOMENTO
"Il reparto offensivo deve ancora maturare ma sono contento che i giovani stiano riuscendo a sbocciare ed a farsi strada in prima squadra: Di Grazia, cuore Catanese, ne è l'esempio. Lui ha un grande senso di appartenenza ma anche l'umiltà e la classe dei grandi giocatori. Ad oggi questo calciatore sta facendo molto bene, poi è chiaro che i momenti di stallo capitano a tutti gli attaccanti. Nel complesso però credo che questo gruppo abbia un buon assetto. Sono forti difensivamente parlando ed i numeri lo dicono".

7 ANNI INTENSI
"Giocare al Catania è qualcosa di stupendo. So bene cosa si prova. Personalmente ogni volta che scendevo in campo mi esaltavo. Ho vissuto 7 anni intensi. La tifoseria mi ha lasciato un bel ricordo di quei tempi. Ero diventato un napoletano catanese e mi piaceva questo particolare. Non ho raccolto tante presenze ma nonostante questo ho sempre messo l'anima in campo. Diciamo che ho sempre vissuto lo spogliatoio come un vero tifoso. Per giocare al Catania questo aspetto é importante, bisogna prima di tutto sentire la passione nei confronti della maglia. Sono stato davvero fortunato. Non ho vissuto la serie A perché ho preceduto la squadra che poi è riuscita a portare il Catania in alto ma so che insieme a tutti gli altri abbiamo costruito le basi per il suo futuro nella massima serie. Io sono stato uno di quelli, insieme ad Orazio Russo giunto dopo di me,  che ha cercato di far capire agli altri come bisogna indossare questa maglia:il senso di appartenenza non deve mancare mai.  Il mio futuro? Spero di potere allenare un giorno. Ho preso il patentino da allenatore a Coverciano per cui spero di potere dimostrare che anche da tecnico, Gennaro Monaco ha la tenacia di un vincente. Il mio esempio é Ancelotti, credo che lui abbia una grande prerogativa: riesce a stabilire sempre un legame con i suoi giocatori conferendo la carica che serve per raggiungere alti livelli".


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