Interviste

Maran: "Questo è il momento in cui tutti quanti devono mettersi a disposizione"

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25/01/2014 2:09

Mister Maran

TORRE DEL GRIFO-Alla vigilia della grande sfida di domenica contro l’Inter a San Siro, ha parlato in conferenza stampa il tecnico del Catania, Rolando Maran, rispondendo alle domande dei giornalisti sul momento delicato della sua squadra.

Mister domani ancora un impegno difficile contro un avversario che non sta brillando, ma è sempre l’Inter e non è la partita più facile per dare fiducia alla squadra.
E’ un’altra partita impegnativa contro una squadra che secondo me sta bene perché anche domenica scorsa, a Genova, l’Inter ha fatto una grande partita. Sappiamo di trovare una partita difficile ma passa tutto attraverso ciò che viene messo in campo. Quando si mette in campo coraggio, cuore e sacrificio si può far risultato con tutti. Dobbiamo essere consci dell’impegno e della partita che ci aspetta ma anche di ciò che possiamo fare noi.

Ad una settimana dal suo rientro al Catania che progressi ha visto da parte della squadra?
E’ tutto un percorso che va supportato di giorno in giorno. Ho visto una squadra con una disponibilità massima che deve saper mettere in campo tutto senza timore.

Secondo lei fare un risultato positivo a Milano può essere quella scarica elettrica che serve alla squadra per poter ritrovarsi?
Noi dobbiamo andare a Milano per fare prestazione, dobbiamo investire su noi stessi al di là del risultato. Vogliamo fare risultato ma facendo una grande prestazione.

Ha detto di essere più spavaldi. Pensa che la sua squadra possa presentarsi a Milano con queste caratteristiche?
Si è lavorato su questo. In questa settimana ho lavorato sulla prestazione che dobbiamo fare, il risultato dipende da altri fattori. Noi dobbiamo puntare su noi stessi.

Abbiamo saputo dei convocati. Come stanno i giocatori in condizione precaria?
Izco e Leto hanno saltato solo martedì, Rolin e Bellusci si sono allenati regolarmente. Monzon non è stato convocato per un affaticamento muscolare.

La base resta sempre la base del 4-3-3, ma ha avuto intenzione di cambiare modulo anche in base all’assetto dell’Inter con una difesa a tre?
Ho cercato di lavorare su più situazioni perché il campo ci offre ogni settimana diverse soluzioni.

Innegabile l’importanza di ogni partita, ma la gara interna contro il Livorno può distrarvi minimamente?
Sarebbe da pazzi farsi distrarre. Noi dobbiamo fare in modo che questa classifica ci dia motivazioni in più per andar a fare risultato a Milano. Ci sarà il tempo per pensare al Livorno ma adesso dobbiamo essere concentrati sull’Inter.

Quanto è difficile allenare in un momento così delicato?
Paradossalmente ho trovato una disponibilità che riesce a farmi lavorare meglio. E’ sempre bello lavorare con entusiasmo e con i risultati positivi perché aiuta. Ma dal punto di vista del lavoro ho grandi disponibilità e c’è grande impegno da parte di tutti. Tutti hanno capito il momento e tutti vogliamo venirne fuori.

A suo modo di vedere, i tifosi sarebbero maggiormente confortati se, oltre alle voci di allenatore e giocatori, in settimana parlasse anche un’esponente della dirigenza? Pur sapendo che ciascun componente di essa sta comunque molto vicino alla squadra.
Bisognerebbe chiederlo ai tifosi. La cosa importante è lavorare sul campo e portare a casa dei risultati che servono a noi e ai nostri tifosi.

Cosa si sente di dire a Mariano Andujar riguardo la sua nuova avventura al Napoli?
Mariano è ancora un giocatore del Catania: dobbiamo pensare al campo, queste sono solo situazioni di mercato.

Manca un giocatore importante come Barrientos, è ipotizzabile un avanzamento di Izco nel tridente
Era una soluzione alla quale avevo pensato.

Con lei Castro aveva fatto una grande stagione lo scorso anno. Come vede quest’anno il giocatore?
In un momento delicato i giocatori sono quelli che possono risentire di più dal punto di vista morale e del gioco. “Pata” ha fatto una partita di grande quantità, l’importante è l’atteggiamento. Dai risultati e dalle prestazioni si va a migliorare tutto.

Sabato scorso ha parlato di una rabbia da trasformare in agonismo in campo ma ha avuto solo 48 ore di tempo per preparare la partita. In settimana ha avuto occasione di lavorare sulla squadra: ha visto quest’atteggiamento nei giocatori?
L’atteggiamento è quello giusto ma bisogna confermarlo in campo. In partita certe ansie devono sparire, il test vero è la partita. Abbiamo lavorato per questo e la risposta la dobbiamo dare con la prestazione che dobbiamo dare in campo.

Il ruolo di Rinaudo può essere a centrocampo da interno sinistro?
Rinaudo può ricoprire tanti ruoli, questa settimana mi è servita anche per conoscerlo. Questo è il momento in cui tutti quanti devono mettersi a disposizione.

Lodi e Rinaudo possono coesistere in campo?
Possono coesistere perché complementari.

Alla fine della partita contro la Fiorentina la telecamera si è soffermata su di lei e sul suo assistente Maraner. Quanto è difficile chiudere questa pagina e pensare alla prossima partita?
In quell’occasione mi sono preso una pausa un attimo per sapere cosa dire alla squadra una volta tornato nello spogliatoio: sono rimasto in campo per stare vicino a tutta la squadra.

Il recupero di Almiron quanto è importante in vista di questa partita?
Sergio è la prima settimana che lavora con questa squadra, è un giocatore sicuramente importante per noi.

Come sta vivendo Maran questo momento?
Sto cercando di farmi contagiare il meno possibile. Ho avuto la fortuna di rigenerarmi, e questo mi sta dando grande voglia di fare. Sto vivendo questo momento con forza, da uno che può fare quest’impresa.

Il presidente Pulvirenti è più tranquillo dopo la partita contro la Fiorentina?
Bisogna chiedere a lui. Io penso al mio lavoro: ci metto sempre tutto e cerco sempre di dare sempre il massimo per compiere il mio lavoro.


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