Interviste

Bergessio: “Siamo vivi e possiamo salvarci”

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21/01/2014 4:05

TORRE DEL GRIFO-Interrotto il silenzio stampa, torna a parlare ai microfoni Gonzalo Bergessio, ribadendo la voglia della squadra di uscire dalla delicata situazione.

Perché il Catania non riesce più a segnare?

Penso che siamo tutti quanti responsabili, noi attaccanti abbiamo un peso più alto di responsabilità. Dobbiamo migliorare in fase realizzativa e a non prendere tanti gol, sono due cose molto importanti.

Ti arrivano palloni giocabili?

Si ma non le occasioni che avevo l’anno scorso. Mi sto riprendendo adesso e piano piano mi sto sentendo meglio.

La foto del presidente Pulvirenti che ha salutato ogni giocatore al termine della partita ha fatto discutere ed il presidente stesso è stato contestato. Qual è il vostro rapporto con lui?

Il rapporto è buono, lui è il presidente e noi siamo i giocatori. Lui sente questo momento in maniera forte, ma dobbiamo riconquistare i tifosi e far credere a tutti che siamo vivi e che possiamo salvarci. Dobbiamo dimostrarlo in campo e non a parole.

Se dovessi chiedere qualcosa alla società, un compagno di reparto o un altro attaccante, ne sentiresti il bisogno?

Io devo solo giocare a calcio, mi alleno e gioco. Il mercato lo fanno i dirigenti, ci sono le persone giuste per trovare i giocatori e per rafforzare la squadra.

Contro il Bologna Lodi ti ha dato un assist. Il ritorno di Lodi in squadra quanto facilità il compito di voi giocatori in squadra?

E’ importante perché Lodi fa giocare la squadra e può darci tanto. Dobbiamo migliorare in tutti i reparti, non solo gli attaccanti. L’aspetto psicologico è importante in questo periodo. Dobbiamo fare una serie di risultati positivi e i risultati cambieranno di conseguenza. Penso che possiamo salvarci, abbiamo 18 partite da giocare e scontri diretti con le squadre sopra di noi. Abbiamo bisogno del supporto dei tifosi, capiamo la contestazione ma la situazione non fa bene a nessuno. Siamo tristi. Penso che tutti insieme possiamo cambiare questa situazione. Vogliamo dare gioia alla gente.

Ti definisci ottimista. A giudicare dalle partite contro il Siena e contro la Fiorentina, la squadra è l’esatto opposto di quella della scorsa stagione. Come ci si può appellare ancora alla speranza di salvarci?

Adesso conta la personalità di ogni giocatore perché siamo tutti gli stessi dello scorso anno e la voglia di crescere e di mantenere la Serie A. Vogliamo mettere tutto in campo per provare fino alla fine a raggiungere questa salvezza. Non ho avuto la fortuna di giocare al 100%, ho giocato poche partite al massimo.

Non credi che in questo momento sia più opportuno cambiare modulo?

A questa domanda può rispondere solo il mister, lui fa la formazione. Un cambio di modulo così repentino non ci avrebbe aiutati.

Che partita sarà quella contro l’Inter?

Sarà una partita difficile contro una grande squadra, servirà la voglia di vincere.

Gonzalo, la canzone del Catania recita “con la fede unica di chi non molla mai”. Maran al termine della gara contro la Fiorentina ha detto di crederci. E voi ci credete? Perché la risposta data in campo ha fatto preoccupare anche i tifosi più ottimisti.

Noi dobbiamo crederci e dobbiamo essere ottimisti. Se non ci crediamo è finita. Dobbiamo migliorare tutti noi, adesso conta la personalità di ognuno. Solo attraverso questa possiamo salvarci, ma dobbiamo crederci.

Montella, nel post-partita di domenica ha detto che al Catania servirà qualcosa di straordinario per salvarsi. Possiamo trovare questo qualcosa di straordinario in Gonzalo Bergessio che tanto è mancato al Catania in questa prima parte di stagione?

Non è un giocatore che fa la differenza. Tutti noi dobbiamo cercare di migliorare.

I fischi dei tifosi fanno male o sono da stimolo per voi?

Sono da stimolo, ma non è bello ricevere fischi e insulti.

L’anno scorso alla prima di campionato a Roma il Catania si presentò come squadra destinata alla retrocessione e avete dimostrato di non esserlo. Tra di voi vi siete guardati e avete capito cosa fare per cambiare questa situazione?

La personalità ci farà uscire da questa brutta situazione, la squadra è la stessa dello scorso anno. Bisogna lavorare sempre di più perché si vede che non basta, stare uniti e provare fino alla fine a salvarci.

Segnerai contro l’Inter?

Spero di si.


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