16/01/2014 3:48
Oggi il presidentissimo Angelo Massimino, scomparso il 4 marzo 1996, avrebbe compiuto 87 anni. Ai vertici della dirigenza rossazzurra per un ventennio, a fasi alterne e assai burrascose, Massimino è stato un esempio di passione e dedizione incondizionata per il suo Catania. Avversato da una parte della Catania bene per il suo stile popolare, ma amatissimo dalla tifoseria,che pur spesso gli rimproverava esuberanze gestionali, il presidente è stato uno dei più grandi personaggi catanesi del ventesimo secolo.
La sua filosofia di calcio, cruda e pragmatica, è diventata leggenda. Le sue imprevedibili battute e le sue immaginifiche intuizioni sono diventate un'epopea linguistica intramontabile. Amante del gusto e della provocazione, Massimino è stato tra le ultime espressioni di un calcio figurativo e simbolico, ombra dei suoni, delle immagini e dei gesti di un popolo. Uno sport in grado ancora di vestire la realtà più cruda e amara con l'abito dei sogni e della fantasia.Come quando rapito dal fascino statuario ed esotico di Cantarutti "il texano", Massimino lo presentò come un mitico eroe nordico che avrebbe guidato, come fu realmente, la riscossa rossazzurra verso la A.
Un folle innamorato lo descrive Alessandro Russo, nel suo libro dedicato al presidente "Una vita per (il) Catania". Già, una vita intera. Da quando piccolo sognava di diventare presidente rossazzurro, alla sua tragica morte, avvenuta in un incidente stradale mentre tornava da Palermo, con le carte burocratiche in carpetta per ottenere i finanziamenti per la squadra. Massimino è stato soprattutto un sincero riflesso di Catania e dei catanesi: ego esuberante (fondò agli esordi la Massiminiana) e stati bipolari, tra euforia e depressione. Senza misura, ponderando ben poco. Come la città, che ancora oggi corre a mille in maniera disordinata e disorientata verso la sua salvezza. Non solo calcistica.
Lui c'ha messo soldi e faccia, soprattutto quando si sprofondava verso il baratro del calcio. Il suo è stato un amore "folle" e autentico per il Catania, senza resa né condizioni. Un amore che dovrebbe essere un riferimento per tutti, soprattutto oggi, soprattutto per chi ha smesso di crederci.
Buon compleanno Presidentissimo.