Opinioni

Anduj arusbigghiti!!!

Di

30/11/-0001 12:00

Mariano, c'am'a ffari?

Catania-Juventus

Montella, lezione a Conte
Grande Catania. Grande lezione tattica di Montella a un Conte che si presenta da capoclassifica, ma "buca" completamente la formazione iniziale. Alla fine, il pareggio sta molto stretto a una compagine rossazzurra capace di creare non meno di 6/7 palle gol, mettendo in grave difficoltà una difesa a tratti imbrazzante in specie in Chiellini. Si è trattato di una grande partita giocata dai ragazzi di Montella, sostenuti da un pubblico eccezionale per presenza e calore. Gli applausi finali tributati ai giocatori rossazzurri dicono in pratica tutto sulla partita, probabilmente una delle più belle performance in chiave etnea di questi sei anni di massima serie. Il tecnico ex romanista, sorprendendo ancora una volta tutti, presenta un undici rivoluzionato che fin da subito "ingrigisce" la lenta manovra di una Juve messa in campo secondo un inedito (almeno, rispetto al 4-2-4 classico del trainer leccese) 4-1-4-1, con una sola punta (Matri), quasi sempre incapace di trovare sbocchi sulle corsie laterali, con Krasic ed Elia (all'esordio) bloccati da Alvarez e Capuano e, soprattutto, con un Pirlo francobollato da Delvecchio, inserito proprio all'uopo. La "mossa della partita", la chiara dimostrazione di come gare del genere "Parma" siano "unicum" nel calcio italiano. Insomma, solo qualche allenatore troppo "allegro" può pensare di far recitare da fenomeno il pur immenso regista della Nazionale. Ma non si tratta dell'unica mossa vincente dell'aeroplanino. Avere il coraggio di mettere in panca il giocatore più rappresentativo, Maxi Lopez, per sostituirlo con un elemento (Bergessio) che tre giorni prima aveva giocato (fuori ruolo) da 4, non è cosa da tutti. Come non è cosa da niente far esordire dal primo minuto un ragazzo come Catellani, nell'ambito di un tridente "mobile" con lo stesso Bergessio e Gomez, in grado di far ammattire Liechtsteiner e Grosso sulle fasce. A questo proposito, pensare di limitare il "papu" con uno che va a 30 all'ora come il pur glorioso eroe del Mondiale tedesco, risulta come cercare di fermare Rocco Siffredi con qualche goccia di bromuro... Non è da poco nemmeno inserire Marchese terzino destro al posto dello sfortunato Alvarez in piena prima frazione, ottenendo risposte dal ragazzo di Delia in termini di applicazione e diligenza difensiva. E anche l'ingresso di Suazo (e non di Maxi) a un quarto d'ora dalla fine non mi pare malaccio, con l'honduregno quasi capace, prima di mandare in gol Lodi, poi di punire un'indecisione del solito Chiellini.

Prima frazione impeccabile
Il Catania del primo tempo ha messo subito sotto pressione una Juve lenta e imprecisa, sovrastata in mezzo dall'attitudine al fraseggio di un Lodi insolitamente valido anche sotto il profilo dell'interdizione (dopo un paio d'errori iniziali) e presa d'infilata dalla velocità dei tre attaccanti. Non per niente il gol del vantaggio proviene da una discesa di Gomez tradotta in rete da un taglio di Bergessio ad anticipare il disastroso Chiellini. Un unico rammarico, l'assenza di Biagianti, sostituito da un volenteroso Almiron nel ruolo d'interno. Si vede che l'argentino ancora non è in grandi condizioni di forma, sebbene l'impegno sia innegabile. Deve crescere e lo farà. Il primo tempo risulta, così, tutto di marca rossazzurra, al cospetto di una Juve arrancante e mai pericolosa dalle parti dei perfetti Bellusci e Spolli. Il centrale argentino si riscatta rispetto all'opaca prova di Genova, sovrastando Matri fisicamente e nel gioco aereo, mentre un discorso a parte va fatto sull'ex ascolano. Diciamocelo chiaro, sta stupendo tutti. E' la sorpresa più lieta di questo inizio di campionato. Condizione fisica strepitosa, livello di attenzione adeguato, convinzione nei propri mezzi necessaria per far bene in Serie A. Dopo un paio d'anni d'attesa, sa sbocciando, almeno pare, il talento di uno dei giovani difensori più promettenti, addirittura bollato del titolo di "nuovo Cannavaro". Che sia l'innesco di una gande carriera? Per adesso sarebbe meglio non esaltarsi e rimanere con i piedi per terra, ma l'impressione è che Montella sia riuscito a toccare i tasti giusti, motivandolo a dovere. Altro merito non da poco per l'allenatore napoletano.

Suicidio Andujar
Partite come queste le puoi gettare via (o non vincere facilmente) solo se riesci a suicidarti. E, purtroppo, il Catania lo ha fatto. Peccato. E non per i meriti di una Juve un tantino più tonica nella ripresa grazie anche all'innesto del più tosto Pepe al posto dell'inesistente olandese Elia, ma in virtù dell'ennesima indecisione del proprio portiere, che non si può dire abbia cominciato meglio di come aveva concluso nella passata stagione. I bianconeri, pur ruminando un calcio più veloce e aggressivo sulle corsie laterali, in cui Krasic si mostra più intraprendente rispetto al disastroso primo tempo, non avrebbero mai messo la palla dentro senza la complicità di Andujar che, sulla "telefonata" del serbo al 49', clamorosamente si lascia sfuggire la palla in posrta. Un errore grave che avrebbe tagliato le gambe un toro. Eppure, proprio in questi frangenti il Catania mi è maggiormente piaciuto. Ha dimostrato personalità, non c'è che dire. Non solo non è andato in tilt, ma ha anche sfiorato in almeno 4 occasioni (un paio clamorose con Bergessio e Delvecchio) il gol del KO, a fronte di un paio di palle pericolose lasciate a Krasic e Vidal. Se, poi, Catellani, come già detto, avesse segnato da buona posizione al 90', si sarebbe potuto anche affermare che il Dio del Calcio non avesse voluto punire oltremodo un grande Catania. Peccato. Peccato davvero.

Continuità a Novara
Adesso, questa grande prestazione complessiva dovrà trovare per forza di cose una conferma in trasferta nell'ambito di un match difficile ma alla portata come quello di Novara, contro i neopromossi degli ex Tesser, Morimoto e Pesce. Se si è imboccata la strada giusta, anche dal punto di vista tattico, è l'occasione giusta per dimostrarlo. Mi aspetto alcune scelte di "continuità" da parte di Montella. Una su tutte, Catellani. Questo ragazzo è un campioncino in erba, bisogna insisterci su. Del resto, se si gioca come ha fatto lui oggi al cospetto di una "grande" come la Juve, una riprova la si merita. Tuttavia, al di là delle scelte (potrà tornare in campo dal primo minuto Maxi, per esempio), ci attendiamo tutti una gara di personalità, a imporre il gioco di una compagine sulla carta più attrezzata quale indubbiamente è il Catania di questa stagione. Questa volta non si potrà fallire. Let's go, Liotru, let's go!!


. Per CalcioCatania.com è autore di 2560 articoli