Aggiornato: Oct 22, 2006

Serie A: il punto


Nella domenica in cui l’Inter incappa nell’ennesimo passo falso, la Roma di Spalletti non riesce ad approfittare della ghiotta occasione di agguantare i nerazzurri di Mancini. Anzi, alla fine di 90 minuti combattuti è proprio l’Inter a tirare un lungo respiro di sollievo. La trasferta in terra friulana era difficile anche in considerazione dell’ottimo trend dell’undici di Galeone. Ghiotte occasioni sono capitate da una parte e dell’altra sui piedi di Cruz ed Ibrahimovic tra i nerazzurri, a Iaquinta e Di Natale su quelli bianconeri. In definitiva, il risultato a reti inviolate è la giusta rappresentazione di una gara nella quale il tatticismo alla lunga ha prevalso nettamente sulla voglia di rischiare qualcosa in più di un pareggio, che comunque irrobustisce il morale dei friulani e permette contestualmente ai nerazzurri di custodire, in attesa del posticipo serale, la leadership solitaria in classifica. La Roma conferma gli alti e bassi che hanno caratterizzato questa prima parte di stagione. La sensazione è che i giallorossi non abbiano le risorse, in termini di uomini e quindi di energie, per affrontare con eguale forza e convinzione gli impegni di campionato e quelli europei di Champions League. Di fronte ad un Chievo rinfrancato dal ritorno del “figliuol prodigo” Del Neri (tra l’altro, ex tecnico romanista), Totti e soci sono sembrati stranamente imbolsiti e scarsamente reattivi, prestando sovente il fianco ai rapidi e ficcanti contropiede ospiti. Proprio in uno di questi improvvisi contrattacchi, Pellissier, in posizione più che sospetta, faceva secco il brasiliano Doni con un bel dribbling in area di rigore. Nella ripresa la Roma si risvegliava, ma doveva fare i conti con uno straordinario Sicignano (il portiere del Chievo è stato indubbiamente il migliore in campo insieme con il collega Doni). La rete di Totti, oltre alla parità, regalava ai giallorossi un finale denso di emozioni, ma i padroni di casa non riuscivano a schiodare il punteggio da uno spettacolare, specie nella seconda frazione di casa, pareggio. Vincono con pieno merito Catania e Fiorentina contro Lazio e Reggina. Superba la prestazione degli etnei che hanno piegato il team di Delio Rossi grazie ad un sontuoso primo tempo e ad una performance da applausi dell’eroe di Lecce, Colucci. Qualcuno aveva storto il naso allorché in estate la dirigenza rossazzurra aveva deciso di puntare sul centrocampista ex Livorno per sostituire De Zerbi. Ebbene, il centrocampista, che qualche settimana fa lottava per un posto da titolare, è la sorpresa del 7° turno. La sua doppietta, interrotta dallo squillo del rapace Spinesi, ha affossato la Lazio. I biancocelesti, con Rocchi, hanno beneficiato di un tentativo di harakiri del trascinatore Baiocco per rimettere in corsia di lancio la propria vettura, che peraltro nel neutro di Lecce sembrava avere le polveri bagnate. Il 3 a 1 finale è sicuramente un risultato meritato che regala serenità e sicurezza nei propri mezzi ai Marino boys.
Anche la Fiorentina ha superato la Reggina senza troppe difficoltà. Mutu (bellissima la staffilata del romeno che ha aperto lo score), Santana e Blasi i marcatori al “Franchi” al cospetto di una Reggina nettamente al di sotto dei più organizzati e preparati viola.
Fortunata e coraggiosa la rimonta dell’Atalanta. Sotto 0 a 2 contro una Sampdoria in palla (pregevole la doppietta di Quagliarella), i bergamaschi si sono procurati con astuzia 2 calci di rigore (trasformati entrambi da Doni) e hanno poi effettuato il sorpasso beneficiando delle evidenti falle della sbandata retroguardia blucerchiata. A siglare il 3 a 2 e dunque la ciliegina finale di una strepitosa rimonta è stato l’ex messinese Zampagna, abile a sfruttare le indecisioni difensive della difesa di Novellino e lucido nel disegnare una preziosa palombella alle spalle di Castellazzi.
Pareggio a reti bianche come da pronostico nel derby toscano Livorno-Siena. Gli amaranto e i bianconeri hanno impattato anche per ciò che concerne il numero di reti annullate. Una per i senesi (splendida rovesciata di Frick vanificata da fuorigioco), una per gli amaranto (anche Lucarelli era in offside al momento della realizzazione giustamente annullata). L’altra toscana, l’Empoli, ha strappato un sofferto punto a Messina sabato pomeriggio (2 a 2 al “San Filippo”).
Povero di emozioni il match di Parma. Il croato Budan ha regalato a Pioli la prima vittoria in campionato contro un Ascoli disastroso in difesa e inconcludente in attacco.
I marchigiani, assieme al Cagliari, che sabato non è andato oltre lo 0 a 0 con il Torino e al Chievo rimangono l’unica squadra del massimo campionato senza vittorie.
Riflettori puntati adesso sul posticipo della settima giornata: Milan-Palermo. Sbancando il “Meazza” di Milano, i rosanero raggiungerebbero l’Inter in vetta alla classifica, ma i rossoneri di Ancelotti non possono concedersi altri passi falsi e vogliono al più presto mettersi alle spalle il virus della “pareggite”.


Biagio Scaletta

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