Zeoli: "Nel gruppo è scattato qualcosa. Sabato non dovremo gestire il risultato"

Michele Zeoli

Michele Zeoli 

Le dichiarazioni post-gara del tecnico etneo, raccolte in sala stampa al termine della sfida con l'Avellino.

Il tecnico del Catania Michele Zeoli ha risposto alle domande dei giornalisti in sala stampa al "Massimino" a fine gara. Di seguito alcune delle sue considerazioni:

Sabato sera vorrò rivedere l'interpretazione della squadra ed in particolare di alcuni giocatori, come Quaini e Welbeck, che hanno colto delle situazioni sul momento, con intelligenza. Mi porto dietro anche la compattezza del gruppo. L'allenatore non può chiedere la vittoria, ma avevo chiesto di andare oltre fatica e difficoltà. 

La direzione arbitrale? Il nostro addetto agli arbitri Velotto ci ha detto, sull'episodio dell'espulsione, che Di Carmine al momento del fallo non era in possesso di palla. Non parlo mai di arbitri ma ricordo che abbiamo vinto la Coppa Italia grazie al Var e a volte nella vita quello che ti viene dato poi ti viene tolto. Va bene così.

Abbiamo l'esperienza del doppio confronto con l'Atalanta U23 da ricordare. Non possiamo e non siamo in grado di gestire il risultato, non perché non ne siamo capaci, ci mancano anche i giocatori per farlo. Oggi ne abbiamo ritrovato qualcuno, grazie allo staff medico.

Cosa è scattato nel gruppo? Quando arrivi in certe competizioni i giocatori hanno un'attitudine diversa, anche dal punto di vista di sacrificarsi in posizioni atipiche. Non è il caso di Kontek, che ha già giocato a centrocampo in passato.

Cicerelli è stato schierato nel ruolo che predilige, dopo essersi sacrificato in un ruolo non suo, in cui in quel momento non c'erano alternative. Recuperi di Peralta e Sturaro? Vediamo, i margini sono strettissimi, c'è del rammarico per non averli avuti a disposizione.

L'apporto tattico di Cianci? O lavori sul possesso palla da dietro, oppure, se hai meno qualità, devi cercare delle alternative. Cianci all'inizio della sua avventura a Catania aveva avuto un momento di appannamento dovuto a problemi fisici. Adesso sta bene e in questi casi l'allenatore non deve inventarsi nulla. Sottolineerei anche l'importanza di Di Carmine, che insieme a Chiarella negli ultimi 10 minuti inseguiva gli avversari.

Con altri giocatori si poteva avere una manovra più fluida, oggi abbiamo giocato dietro la linea della palla. Ci siamo proposti, con meno intensità di quella che chiedo, ma sono contento perché i ragazzi hanno fatto quello che dovevano fare, lavorando sui calci piazzati. 

L'ultimo quarto d'ora avevo pensato di togliere un centrocampista e giocarmela, prima che segnasse Cianci. Se cambiassi modulo farei un danno incredibile a città, società, squadra e tifosi.

Bisogna dare merito alla squadra e a giocatori che non stanno giocando, come capitan Rapisarda, per la determinazione che sta uscendo fuori in queste partite. Sono cose che ci sono mancate durante l'anno, per tanti motivi. Siamo contenti di aver dato un'identità a livello di motivazione e temperamento a una squadra che tutti davano per spacciata.

La coreografia è stata bellissima, i tifosi ci hanno dato la solita carica, mi dispiace non potermi godere questi momenti perché sono talmente concentrato che non riesco, magari lo farò in estate ripensandoci, intanto ringrazio la gente per l'affetto e la vicinanza.

Chiricò con l'Atalanta ha fatto quello che doveva fare, la staffetta con Marsura era già programmata in base a quella partita. Costantino è un'alternativa valida, ci avevo pensato oggi ad inserirlo prima che trovassimo il gol. 

Quaini con mister Lucarelli da play i primi mesi del 2024 non ha fatto bene, ma benissimo. Giocando sempre lui, perché non aveva alternative, è calato ed è finito nell'occhio della critica e a Catania per riscattarti devi fare almeno due-tre partite bene. Rimprovero a Sasà Monaco per l'ammonizione? No, lo rimprovero più per certe cose che ricordano il papà (sorride, ndr).