Verso il nuovo Catania: ecco cosa sappiamo dei gruppi interessati
- di Enrico Salvaggio
- 18 Jun 2022 9:51
Il quadro completo sulle manifestazioni di interesse pervenute al Comune di Catania.
Pelligra ha già conquistato la piazza
Coerentemente con la linea editoriale in precedenza esposta, adesso che si è passati dalle chiacchiere ai fatti (alle Pec), riteniamo di poter dedicare la doverosa attenzione ai gruppi che hanno inviato al Comune di Catania la manifestazione di interesse. In quest'ottica si inquadra anche la già avvenuta pubblicazione del comunicato stampa diffuso, per conto dell'advisor Dante Scibilia e per il tramite dell'ex responsabile della comunicazione del Calcio Catania Angelo Scaltriti, dalla società Pelligra Group Pty Ltd. Inutile girarci attorno: sono passate soltanto poche ore dalla sua uscita allo scoperto, ma Ross Pelligra ha già conquistato la piazza di Catania. E ciò nonostante delle manifestazioni di interesse presentate non si conoscano numeri e dettagli. Ma diversi elementi stanno inducendo tifosi e buona parte degli addetti ai lavori ad esporsi a favore del gruppo australiano. Tra questi, indubbiamente, il fatto che l'operazione sia stata curata proprio da Dante Scibilia, commercialista di chiara fama nonché storico collaboratore di Joe Tacopina (ed attuale responsabile amministrazione finanza e controllo Spal), che ha avuto modo di farsi conoscere ed apprezzare a Catania durante i mesi della trattativa poi fallita per l'acquisto del club da parte dell'avvocato americano. Poi, ovviamente, i numeri da capogiro che circolano sul volume d'affari della società che fa capo al Chairman, nemmeno paragonabili a quelli di cui si ha contezza con riguardo agli altri competitors dell'avviso pubblico. Infine, anche l'approccio: il nome di Pelligra non è circolato in anticipo ed è venuto fuori solo a Pec inviata, con tanto di comunicato stampa incisivo ed esauriente che denota quella serietà, anche in tema di comunicazione, di cui la città di Catania ha tanto bisogno nell'ambito dell'operazione di rinascita del calcio locale. La Pelligra-mania, intanto, è deflagrata sui social, invasi dai canguri (qualcuno, in modo "blasfemo", ha osato persino sostituirlo in un fotomontaggio al Liotru di Piazza Duomo), segno di una irrefrenabile voglia di competitività progettuale ed economica dopo troppi anni passati ad ingoiare bocconi amari. Reazione comprensibile sotto il profilo dell'entusiasmo, un po' meno condivisibile la tendenza ad un'immediata ed incondizionata sudditanza nei confronti del nuovo "padrone" venuto da lontano a miracol mostrare.
La cordata di imprenditori siciliani con a capo l'ing. Maestri
Volgendo lo sguardo agli altri soggetti che si sono fatti avanti, partiamo dal gruppo riconducibile dall'ingegnere Fabio Maestri, rappresentato dall'avv. Luigi Ferlito, che è stato il primo, una settimana fa, a rendere pubblica la propria partecipazione seppur con modalità un po'... "bizzarre". Occorre premettere che Maestri presiede la RZS Corporation EPC S.r.l., società di "Fabbricazione di macchinari industriali" (stando a quanto riportato sul profilo Linkedin della stessa) attiva nel settore della termovalorizzazione, che secondo il sito Reportaziende avrebbe avuto nel 2021 un fatturato di 5 milioni di euro (mentre la stessa società ha precisato di aver registrato un fatturato superiore ai 50 milioni nel 2022). Nei giorni precedenti all'annuncio, organi di stampa avevano riportato la notizia di un interesse della RZS alla partecipazione alla procedura esplorativa, sicché con un doppio comunicato, e successivamente con un'intervista rilasciata dall'Avv. Ferlito, è stato smentito l'interesse da parte della società ed allo stesso tempo confermato, a titolo personale, quello del suo Ceo Maestri, che avrebbe costituito una cordata di imprenditori che operano in Sicilia, riuniti nella Catania Football Club s.r.l., con l'obiettivo di ottenere dalla curatela fallimentare l'affitto di Torre del Grifo e di portare entro 5 anni il Catania in Serie A. Il gruppo Maestri, tramite l'avv. Ferlito, ha smentito le voci che circolavano sulla presenza di ex Sigi nella cordata ed ha preso l'impegno di comunicare organigramma e professionisti coinvolti soltanto in caso di positivo esito della manifestazione d'interesse. Impegno venuto meno in serata, con un comunicato con il quale è stato reso noto che, in caso di successo, a sedersi sulla panchina etnea sarebbe il tecnico Gaetano Auteri.
Il progetto di Luca Giovannone, con Lodi "testimonial"
Il secondo a proporsi è stato Luca Giovannone, imprenditore laziale con un brevissimo trascorso nel mondo del calcio: nell'estate 2005, contribuì al Lodo Petrucci con il quale il Torino evitò di sparire, ma nel giro di poche settimane cedette le proprie quote ad Urbano Cairo. Giovannone partecipa alla procedura esplorativa tramite la propria società, la Osmosi S.p.A., agenzia per il lavoro che, secondo quanto riportato da City Zone, vanterebbe un fatturato di 15 milioni di euro in base all'ultimo bilancio pubblicato (2020, ma Giovannone ha assicurato di aver migliorato tale indice nell'ultimo biennio portandolo ad oltre 50 milioni). L'imprenditore con la passione del poker, nelle interviste rilasciate a varie testate, ha parlato di progetto pluriennale, sostenibile, che mette nel mirino la Serie A a lungo termine e che come assi nella manica della sua Ssd Football Club Catania vanterebbe Ciccio Lodi (in qualità di calciatore e uomo immagine), Giorgio Borbone (già segretario generale del Calcio Catania) e Fabrizio Maria Fabiani, dirigente sportivo, figlio del noto ds Angelo.
Ilari: la "pista romana" e "cinematografica"
La terza Pec è quella inviata dal gruppo che fa riferimento alla società Mmr Cinema, catena di multisala, che fa capo all'imprenditore romano Manuele Ilari. Secondo quanto riportato sull'odierna edizione de La Gazzetta dello Sport, Ilari sarebbe affiancato dallo storico dg della Roma Antonio Tempestilli ed ha espresso l'intenzione di acquistare gli attaccanti Simone Saporetti e Dardan Vuthaj, tra i più prolifici della scorsa stagione di quarta serie. Poco altro si sa sul progetto e, soprattutto, sul volume d'affari del gruppo Ilari, la cui partecipazione è emersa soltanto nelle ultime ore, senza ulteriori comunicazioni ufficiali. Secondo quanto ricostruito dalla redazione di Catanista, dietro Ilari si celerebbe il gruppo Helbiz che, prima che irrompesse in extremis Pelligra, era quello più chiacchierato ed al quale i più strizzavano l'occhio.
L'assenza rumorosa di Palella e del gruppo Helbiz
Da settimane vari organi di stampa riportavano la notizia dell'interesse di un gruppo americano composto, o guidato, da Helbiz, società di trasporto urbano da poco quotata al Nasdaq e divenuta famosa per il proprio business sui monopattini elettrici. A capo di Helbiz vi è Salvatore Palella, imprenditore originario di Acireale che ha alle spalle un'esperienza poco edificante alla guida dei granata tra il 2012 ed il 2013, nel corso della quale è stato peraltro protagonista di una vicenda sfociata in un processo penale, noto come il processo "Caronte", in cui Palella, come ricostruito in un articolo di Mario Barresi su La Sicilia, figurava nella qualità di persona offesa del reato di estorsione, accusa dalla quale furono scagionati gli imputati Santo Massimino ed Enzo Ercolano (figlio di Pippo Ercolano, storico capomafia marito della sorella di Nitto Santapaola) anche grazie alla testimonianza dello stesso Palella, dalla quale emerse un rapporto di amicizia e lavoro intrattenuto con il medesimo Ercolano. Circostanze sottovalutate da molti tifosi ed anche da addetti ai lavori, che, spinti dalla sete di rilancio calcistico, dalla penuria di alternative ed in alcuni casi ossessionati da fantasmi "sigini", sembravano aver individuato in un nuovo "sogno americano" la migliore via d'uscita, nonostante anche da un punto di vista finanziario non mancassero perplessità sulle mosse del gruppo Helbiz, come evidenziato in un articolo dello scorso anno di Andrea Malan. Del resto, la presenza dello stimato manager Matteo Mammì nel gruppo Helbiz (nella qualità di Ceo del ramo d'azienda dedicato ai media, che si è tra l'altro aggiudicato i diritti di trasmissione online delle partite della Serie B italiana) rassicurava i più. Alla fine, però, nonostante le conferme circa una presenza in città di Mammì nella giornata di ieri, non si è più avuta, così come non si è mai avuta, alcuna comunicazione ufficiale da parte di Helbiz. Quel che è certo è che il gruppo americano non ha partecipato in via diretta alla procedura esplorativa. Resta da capire se lo abbia fatto tramite terzi...
Il misterioso e variegato "quinto gruppo"
Qualche minuto dopo la comunicazione, da parte del Comune di Catania, delle quattro Pec ricevute (Maestri, Giovannone, Ilari, Pelligra), lo stesso ente ha reso noto che una quinta Pec, inviata tempestivamente ma giunta a destinazione oltre i termini, è stata recapitata da un gruppo di non meglio precisati "imprenditori catanesi, inglesi, coreani e spagnoli", rappresentati da tale Antonello Mascali. Un gruppo sul quale aleggia un vero e proprio mistero, non essendosi palesato né prima né dopo l'invio della Pec con la manifestazione d'interesse e non essendo emerso nulla sull'identità dello stesso.
Coerentemente con la linea editoriale in precedenza esposta, adesso che si è passati dalle chiacchiere ai fatti (alle Pec), riteniamo di poter dedicare la doverosa attenzione ai gruppi che hanno inviato al Comune di Catania la manifestazione di interesse. In quest'ottica si inquadra anche la già avvenuta pubblicazione del comunicato stampa diffuso, per conto dell'advisor Dante Scibilia e per il tramite dell'ex responsabile della comunicazione del Calcio Catania Angelo Scaltriti, dalla società Pelligra Group Pty Ltd. Inutile girarci attorno: sono passate soltanto poche ore dalla sua uscita allo scoperto, ma Ross Pelligra ha già conquistato la piazza di Catania. E ciò nonostante delle manifestazioni di interesse presentate non si conoscano numeri e dettagli. Ma diversi elementi stanno inducendo tifosi e buona parte degli addetti ai lavori ad esporsi a favore del gruppo australiano. Tra questi, indubbiamente, il fatto che l'operazione sia stata curata proprio da Dante Scibilia, commercialista di chiara fama nonché storico collaboratore di Joe Tacopina (ed attuale responsabile amministrazione finanza e controllo Spal), che ha avuto modo di farsi conoscere ed apprezzare a Catania durante i mesi della trattativa poi fallita per l'acquisto del club da parte dell'avvocato americano. Poi, ovviamente, i numeri da capogiro che circolano sul volume d'affari della società che fa capo al Chairman, nemmeno paragonabili a quelli di cui si ha contezza con riguardo agli altri competitors dell'avviso pubblico. Infine, anche l'approccio: il nome di Pelligra non è circolato in anticipo ed è venuto fuori solo a Pec inviata, con tanto di comunicato stampa incisivo ed esauriente che denota quella serietà, anche in tema di comunicazione, di cui la città di Catania ha tanto bisogno nell'ambito dell'operazione di rinascita del calcio locale. La Pelligra-mania, intanto, è deflagrata sui social, invasi dai canguri (qualcuno, in modo "blasfemo", ha osato persino sostituirlo in un fotomontaggio al Liotru di Piazza Duomo), segno di una irrefrenabile voglia di competitività progettuale ed economica dopo troppi anni passati ad ingoiare bocconi amari. Reazione comprensibile sotto il profilo dell'entusiasmo, un po' meno condivisibile la tendenza ad un'immediata ed incondizionata sudditanza nei confronti del nuovo "padrone" venuto da lontano a miracol mostrare.
La cordata di imprenditori siciliani con a capo l'ing. Maestri
Volgendo lo sguardo agli altri soggetti che si sono fatti avanti, partiamo dal gruppo riconducibile dall'ingegnere Fabio Maestri, rappresentato dall'avv. Luigi Ferlito, che è stato il primo, una settimana fa, a rendere pubblica la propria partecipazione seppur con modalità un po'... "bizzarre". Occorre premettere che Maestri presiede la RZS Corporation EPC S.r.l., società di "Fabbricazione di macchinari industriali" (stando a quanto riportato sul profilo Linkedin della stessa) attiva nel settore della termovalorizzazione, che secondo il sito Reportaziende avrebbe avuto nel 2021 un fatturato di 5 milioni di euro (mentre la stessa società ha precisato di aver registrato un fatturato superiore ai 50 milioni nel 2022). Nei giorni precedenti all'annuncio, organi di stampa avevano riportato la notizia di un interesse della RZS alla partecipazione alla procedura esplorativa, sicché con un doppio comunicato, e successivamente con un'intervista rilasciata dall'Avv. Ferlito, è stato smentito l'interesse da parte della società ed allo stesso tempo confermato, a titolo personale, quello del suo Ceo Maestri, che avrebbe costituito una cordata di imprenditori che operano in Sicilia, riuniti nella Catania Football Club s.r.l., con l'obiettivo di ottenere dalla curatela fallimentare l'affitto di Torre del Grifo e di portare entro 5 anni il Catania in Serie A. Il gruppo Maestri, tramite l'avv. Ferlito, ha smentito le voci che circolavano sulla presenza di ex Sigi nella cordata ed ha preso l'impegno di comunicare organigramma e professionisti coinvolti soltanto in caso di positivo esito della manifestazione d'interesse. Impegno venuto meno in serata, con un comunicato con il quale è stato reso noto che, in caso di successo, a sedersi sulla panchina etnea sarebbe il tecnico Gaetano Auteri.
Il progetto di Luca Giovannone, con Lodi "testimonial"
Il secondo a proporsi è stato Luca Giovannone, imprenditore laziale con un brevissimo trascorso nel mondo del calcio: nell'estate 2005, contribuì al Lodo Petrucci con il quale il Torino evitò di sparire, ma nel giro di poche settimane cedette le proprie quote ad Urbano Cairo. Giovannone partecipa alla procedura esplorativa tramite la propria società, la Osmosi S.p.A., agenzia per il lavoro che, secondo quanto riportato da City Zone, vanterebbe un fatturato di 15 milioni di euro in base all'ultimo bilancio pubblicato (2020, ma Giovannone ha assicurato di aver migliorato tale indice nell'ultimo biennio portandolo ad oltre 50 milioni). L'imprenditore con la passione del poker, nelle interviste rilasciate a varie testate, ha parlato di progetto pluriennale, sostenibile, che mette nel mirino la Serie A a lungo termine e che come assi nella manica della sua Ssd Football Club Catania vanterebbe Ciccio Lodi (in qualità di calciatore e uomo immagine), Giorgio Borbone (già segretario generale del Calcio Catania) e Fabrizio Maria Fabiani, dirigente sportivo, figlio del noto ds Angelo.
Ilari: la "pista romana" e "cinematografica"
La terza Pec è quella inviata dal gruppo che fa riferimento alla società Mmr Cinema, catena di multisala, che fa capo all'imprenditore romano Manuele Ilari. Secondo quanto riportato sull'odierna edizione de La Gazzetta dello Sport, Ilari sarebbe affiancato dallo storico dg della Roma Antonio Tempestilli ed ha espresso l'intenzione di acquistare gli attaccanti Simone Saporetti e Dardan Vuthaj, tra i più prolifici della scorsa stagione di quarta serie. Poco altro si sa sul progetto e, soprattutto, sul volume d'affari del gruppo Ilari, la cui partecipazione è emersa soltanto nelle ultime ore, senza ulteriori comunicazioni ufficiali. Secondo quanto ricostruito dalla redazione di Catanista, dietro Ilari si celerebbe il gruppo Helbiz che, prima che irrompesse in extremis Pelligra, era quello più chiacchierato ed al quale i più strizzavano l'occhio.
L'assenza rumorosa di Palella e del gruppo Helbiz
Da settimane vari organi di stampa riportavano la notizia dell'interesse di un gruppo americano composto, o guidato, da Helbiz, società di trasporto urbano da poco quotata al Nasdaq e divenuta famosa per il proprio business sui monopattini elettrici. A capo di Helbiz vi è Salvatore Palella, imprenditore originario di Acireale che ha alle spalle un'esperienza poco edificante alla guida dei granata tra il 2012 ed il 2013, nel corso della quale è stato peraltro protagonista di una vicenda sfociata in un processo penale, noto come il processo "Caronte", in cui Palella, come ricostruito in un articolo di Mario Barresi su La Sicilia, figurava nella qualità di persona offesa del reato di estorsione, accusa dalla quale furono scagionati gli imputati Santo Massimino ed Enzo Ercolano (figlio di Pippo Ercolano, storico capomafia marito della sorella di Nitto Santapaola) anche grazie alla testimonianza dello stesso Palella, dalla quale emerse un rapporto di amicizia e lavoro intrattenuto con il medesimo Ercolano. Circostanze sottovalutate da molti tifosi ed anche da addetti ai lavori, che, spinti dalla sete di rilancio calcistico, dalla penuria di alternative ed in alcuni casi ossessionati da fantasmi "sigini", sembravano aver individuato in un nuovo "sogno americano" la migliore via d'uscita, nonostante anche da un punto di vista finanziario non mancassero perplessità sulle mosse del gruppo Helbiz, come evidenziato in un articolo dello scorso anno di Andrea Malan. Del resto, la presenza dello stimato manager Matteo Mammì nel gruppo Helbiz (nella qualità di Ceo del ramo d'azienda dedicato ai media, che si è tra l'altro aggiudicato i diritti di trasmissione online delle partite della Serie B italiana) rassicurava i più. Alla fine, però, nonostante le conferme circa una presenza in città di Mammì nella giornata di ieri, non si è più avuta, così come non si è mai avuta, alcuna comunicazione ufficiale da parte di Helbiz. Quel che è certo è che il gruppo americano non ha partecipato in via diretta alla procedura esplorativa. Resta da capire se lo abbia fatto tramite terzi...
Il misterioso e variegato "quinto gruppo"
Qualche minuto dopo la comunicazione, da parte del Comune di Catania, delle quattro Pec ricevute (Maestri, Giovannone, Ilari, Pelligra), lo stesso ente ha reso noto che una quinta Pec, inviata tempestivamente ma giunta a destinazione oltre i termini, è stata recapitata da un gruppo di non meglio precisati "imprenditori catanesi, inglesi, coreani e spagnoli", rappresentati da tale Antonello Mascali. Un gruppo sul quale aleggia un vero e proprio mistero, non essendosi palesato né prima né dopo l'invio della Pec con la manifestazione d'interesse e non essendo emerso nulla sull'identità dello stesso.