Taranto-Catania 1-0: Le pagelle dei rossazzurri

Sturaro ancora in fase di

Sturaro ancora in fase di "rodaggio" 

Le valutazioni riportate dagli etnei al termine della gara di Taranto

ALBERTONI s.v.: Rete a parte - nella quale è incolpevole - non viene mai realmente chiamato in causa dagli jonici. Si nota, sostanzialmente, in un paio di uscite dove dimostra sicurezza. Graziato, in avvia di ripresa, dalla traversa sul colpo di testa a botta sicura di Ferrara. 

CASTELLINI voto 6,5: Inizia come terzino destro, finisce come "braccetto" di sinistra con la fascia di capitano al braccio. In mezzo l'ennesima prestazione più che sufficiente, contraddistinta, anche da un paio di chiusure determinanti. 

QUAINI voto 6: Nell'episodio del gol non riesce a chiudere su De Marchi per una frazione di secondo. Qualche minuto più tardi rimedia, sempre sullo stesso attaccante tarantino, sventando un pericolo. Bene in quella posizione di campo (centrale di difesa), probabilmente quella che esalta al meglio le sue caratteristiche.

MONACO voto 6: Se il Taranto non riesce a sfondare (gol e traversa a parte) è anche merito suo. Meno "imballato" rispetto alle prime esibizione, convince in coppia con Quaini al centro della difesa a quattro. 

CELLI voto 5: Altra partita negativa quella fornita dall'ex Ternana, probabilmente ancora in ritardo di condizione. Soffre Fabbro - che svaria molto sulla sua zona - commettendo qualche errore di troppo, vedi il controllo errato che costringe Albertoni all'uscita al minuto 58. 

dal 64' BOUAH voto 5,5: Come scritto in altre "pagelle" l'ex Reggina appare ancora distante dalla versione spumeggiante vista (a tratti) ad inizio stagione. Bello il cross per Cianci, al minuto 78, meno qualche errore di controllo palla, il "giallo" rimediato o l'episodio del minuto 89, quando concede agli ospiti un corner gratuito. 

WELBECK voto 7: Il migliore in campo tra i rossazzurri. Corre tanto (anche per due...) palesando una condizione fisica in crescita evidente. Sfiora anche il gol, al minuto 66, con un destro a giro deviato in corner da Vannucchi. Peccato che i suoi compagni non abbiano il suo stesso rendimento...

STURARO voto 5: Al ritorno in campo dopo aver saltato Latina e Juve Stabia (più il secondo tempo con la Casertana...) il numero 8 rossazzurro, allo "Iacovone", riprende confidenza con campo e Serie C, dimostrando ancora di essere in fase di "rodaggio"...

dal 64' HAVERI voto 6: Nuovamente in campo, dopo l'unica apparizione di Foggia dello scorso 2 febbraio (conclusa anzitempo con un doppio "giallo") l'esterno albanese entra col piglio giusto, conquistando una punizione dopo aver saltato l'uomo. Bene in fase difensiva. Perché non dal 1' minuto?

CHIRICO' voto 5,5: Al 34' sfiora il gol, costringendo Vannucchi alla deviazione in angolo, da posizione impossibile con una piroetta mancina. Unico lampo di una partita complicata, vissuta a troppa distanza dall'attaccante e dalla porta. 

dal 75' ZAMMARINI s.v.: Te lo aspetti titolare, visto la squalifica in coppa, ma rimane in panchina per 74 minuti, probabilmente (supponiamo) per via di una condizione fisica non ancora buona per partire dal primo minuto. Il suo ingresso, però, ravviva la mediana...

TELLO voto 5,5: Nel ruolo di collante, fra attacco e mediana, convince poco. Corre, si impegna, ma non è sempre preciso. Sbaglia qualche pallone di troppo, sia in appoggio che nel controllo. Non "ruba l'occhio"...

dal 75' COSTANTINO s.v.: Tocca pochi palloni, alcuni dei quali in posizione irregolare. 

CICERELLI voto 5,5: Così come Chiricò anche l'ex Salernitana appare fin troppo distante dalla porta avversaria. Nel 4-4-1-1 predisposto da Lucarelli fatica a rendersi pericoloso. 

dal 75' PERALTA s.v.: Preservato (ipotesi) in vista della gara di Rimini, non riesce a dare la svolta alla squadra nel poco tempo che gli viene concesso. 

CIANCI voto 5,5: Per buona parte della partita appare fin troppo isolato, preda di un Miceli che usa anche le maniere forti in marcatura. Le due occasioni che gli capitano arrivano nell'ultimo quarto d'ora: al 78' quando non riesce ad impattare bene il bel cross di Bouah e, in pieno recupero, quando da fuori area prova a pescare il jolly con un sinistro dalla distanza che non inquadra la porta di un soffio.

LUCARELLI voto 5,5: In partenza, anche un po' a sorpresa, conferma modulo (il 4-2-3-1, anche se è più un 4-4-1-1) e buona parte dei giocatori (8/11) impiegati nel vittorioso confronto con la Juve Stabia. Un segno di voglia di continuità che appare apprezzabile nell'intenzione - soprattutto per quanto concerne nell'ottica della costruzione di una fisionomia di squadra - ma che, a conti fatti, non produce i risultati sperati. Nel primo tempo il Catania appare troppo basso, poco incisivo, con i due esterni alti (Chiricò e Cicerelli) che faticano a creare problematiche alla retroguardia di casa e, anche, a dare i giusti rifornimenti a Cianci. Al 64', con l'inserimento di Haveri e Bouah, passa al 3-4-3, mettendosi a specchio senza però riuscire a sfondare la difesa locale. Qualche passo in dietro rispetto a domenica scorsa.

TARANTO voto 6,5: Squadra scorbutica, fastidiosa da affrontare, di "categoria" che, nonostante l'assenza del bomber Kanoute, riesce ad ottenere il massimo (i tre punti) con il minimo sforzo (due tiri: un gol e una traversa).

ARBITRO GASPEROTTI 5,5: Qualche episodio dubbio nel primo tempo: la punizione fischiata contro Cianci, che sembra più fallo di Miceli); un contatto di mano in area jonica; la rete di De Marchi che sembra in sospetto fuorigioco e il pestone di Calvano a Chiricò non ravvisato. Leggermente meglio nella ripresa.