Brindisi-Catania 0-2: le pagelle rossazzurre

La zuccata vincente di Manuel Sarao

La zuccata vincente di Manuel Sarao 

Sarao man of the match ed unico a spiccare in un quadro che è, ancora, dalle tonalità chiaroscure.

BETHERS voto 6: Non viene mai seriamente impegnato, ma è sempre attento, anche sui cosiddetti palloni sporchi.

 

BOUAH voto 5,5: Prestazione senza infamia e senza lode. In avanti si vede soltanto in un paio di circostanze nel primo tempo, senza lasciare il segno. Decisamente troppo poco, ma perlomeno in fase difensiva disputa una gara priva di sbavature.

 

SILVESTRI voto 6: Controlla senza particolari problemi la punta avversaria Bunino. Qualche grattacapo in più glielo crea Galano quando si aggira dalle sue parti, come al 39° quando è costretto alla trattenuta che gli costa il giallo. Ma è l’unica vera difficoltà in un match, per il resto, tranquillo.

 

LORENZINI voto 6: Rispetto a Silvestri incontra maggiori criticità perché ha il compito di controllare Galano, che rispetto a lui ha un altro passo, tant’è che al 32° concede al fantasista avversario un’incursione in area. Ma anche lui nel complesso non va in sofferenza ed inoltre cresce alla distanza.

 

CASTELLINI voto 6: Gioca soltanto il primo tempo e non offre la migliore delle sue prestazioni, beccando tra l’altro un giallo. Ma è uno dei pochi che, in quella frazione di gioco, prova a proporsi, sfornando alcuni traversoni dalla sinistra, con alterne fortune.

-> dal 46° MAZZOTTA voto 5,5: Non ruba l’occhio, neanche lui, ma rispetto alle ultime uscite limita i danni, accontentandosi di un approccio piuttosto abbottonato.

 

ZAMMARINI voto 5,5: Sembra un po’ a corto di fiato e lucidità e va a corrente alternata. Fa vedere cose buone (chiusura al 25° sulla botta da fuori di Cancelli, suggerimento a Chiricò al 51°, ammonizione di Fall provocata all’88°), ma commette anche qualche leggerezza, come a inizio ripresa quando viene ammonito per una trattenuta.

 

QUAINI voto 6: Partita dai due volti. Decisamente in sofferenza in fase difensiva, dove fatica a contenere i tagli di Galano sulla trequarti; meglio in cabina di regia e sui calci piazzati, dove nel primo tempo, in un paio di circostanze, offre suggerimenti interessanti ai compagni. Ha inoltre il merito di mantenere lucidità nel corso del prosieguo della gara.

 

ROCCA voto 5,5: Si impegna tanto, ma come buona parte dei compagni incide poco. Nella ripresa gli unici spunti degni di nota: quello che costringe Gorzelewski al fallo da ammonizione ed un tiro da fuori area, ribattuto.

-> dall’82° ZANELLATO voto 6: Gioca soltanto pochi minuti ma bastano per far notare qualità e personalità superiori rispetto alla media. Bravo nei contrasti e nella contesa della palla, prova anche un taglio illuminante per Chiarella all’88°.

 

CHIRICO’ voto 6: Per 72 minuti è protagonista di una prova abbastanza impalpabile. Poi contribuisce a risolvere la gara con uno strappo col quale lascia sul posto il proprio marcatore e, col piede “sbagliato”, dalla destra pennella un cross perfetto per la testa di Sarao. La sua partita è tutta qui; ma è quanto basta a portare a casa tre punti.

-> dal 78° CHIARELLA SV: Tanta corsa nello spezzone di gara a lui riservato da Tabbiani, ma nulla di rilevante da segnalare.

 

SARAO voto 7,5: Il match è di suo difficile, perché di palloni ne arrivano pochi, infatti già al 3° prova a mettersi in proprio con un tiro da fuori area, impreciso. Lui ha il limite di farsi trovare troppo spesso in offside. La gara sembra incanalata verso i binari di uno scialbo 0-0 e il suo voto in pagella verso una probabile insufficienza, quando al minuto numero 72 spiove finalmente un vero pallone in area. E lui lo butta dentro di testa, da rapace. Non contento, si carica la squadra sulle spalle e, tre minuti più tardi, nonostante un fisico che lo priva della mobilità ideale per andare in pressione, si alza sul portiere avversario, costringendolo all’errore da cui scaturisce lo 0-2 di Bocic.

-> dall’88° DUBICKAS SV: Pochi minuti, ancor meno palloni giocati, ingiudicabile.

 

MARSURA voto 5: Un cross normale, alcune giocate imprecise e una gestione della palla irritante sono il riassunto dei suoi 45’, al termine dei quali finisce la sua gara.

-> dal 46° BOCIC voto 6: Dopo pochi minuti si becca un cartellino giallo forse eccessivo. Rispetto ad altre volte incide di meno e non riesce a mettere in difficoltà la difesa avversaria. Scaltro nell’approfittare dell’errore di Albertazzi, ma sarebbe stato grave non segnare a porta sguarnita.

 

All. TABBIANI voto 5: Dopo la conferenza dell’amministratore delegato ci si aspettava una certa reazione dei suoi ragazzi, che in verità non c’è stata. Per oltre un’ora di gara il Catania ha continuato a mostrare i limiti delle ultime settimane, di natura psicologica in primis, con giocatori troppo timidi e insicuri nelle giocate e spesso in ritardo nei contrasti. Per non parlare del “gioco” che continua a latitare. Se non altro, stavolta si è vista una squadra che è cresciuta lievemente alla distanza ed è riuscita ad approfittare del proprio momento migliore (come accaduto, ad esempio, col Latina) trovando il gol. Gol che è parso sbloccare mentalmente i giocatori, che hanno disputato un finale di gara all’altezza della situazione. Per uscire dalla crisi, però, servirà ben altro.

 

BRINDISI voto 5,5: Una compagine, quella guidata dall’ex Danucci (oggi squalificato), sicuramente organizzata e battagliera, ma nel complesso qualitativamente troppo al di sotto della media della terza serie. Fino a quando il fiato ha retto, Galano e compagni hanno tenuto testa al Catania, non concedendo occasioni e provando qualche ripartenza interessante. Nella ripresa, però, il Brindisi ha concesso sempre più campo ai rossazzurri, subendo l’inevitabile gol che ha di fatto indirizzato, sul piano tecnico e morale, la parte finale del match.

 

Arbitro UBALDI voto 6,5: Nessun episodio significativo da segnalare. Distribuisce discretamente i cartellini, bravo nel primo tempo a negare un rigore inesistente che i padroni di casa avevano, invano, invocato.