Lodi: "Ogni volta, con questa maglia, sento i brividi"

 

Ciccio Lodi, al termine della manifestazione al Massimino in occasione della presentazione della squadra e delle nuove maglie, si è intrattenuto con gli operatori dell'informazione, rispondendo alle loro domande: «Non ho parole, perché ogni volta che indosso questa maglia, sento dei brividi particolari. Io le responsabilità nella mia vita me lo sono sempre prese, vivo di responsabilità, perché amo questo lavoro. Sono in grado di poter dare quello che conta per far si che Catania possa ritornare nei professionisti. Sappiamo che sarà un cammino lungo, dove ogni domenica troveremo delle difficoltà, perché quando arriva il Catania arriva una squadra che, non ci dimentichiamo, in serie A che batteva le grandi squadre. Quello che c'è stato oggi deve tramutarsi in entusiasmo nel modo giusto. Ho vissuto tante stagioni e quindi anche molti momenti difficili con questa maglia. Ricordo tutto ciò, tanto nei momenti belli che brutti e che sono dovuto anche andare via. Nessuno può cancellare quello che è scritto: la storia è stata fatta con il record di punti in serie A. Siamo andati vicini a risalire in serie C per tornare in serie B. So che è difficile da dimenticare, però adesso c'è un percorso nuovo, con una società molto ambiziosa, con un presidente che è veramente una persona eccezionale. Anche se non è qua, però non ci fa mancare mai niente. La sua la sua presenza la sentiamo, la percepiamo anche tramite il vicepresidente Grella, il direttore Caniglia, il direttore Carrà, che non ci fanno mancare niente e ora sta a noi. Questo entusiasmo manca da tanto tempo, perché questa città ha bisogno di vivere quel calcio che ha vissuto negli anni. I giovani sono ben consci, non hanno bisogno di consigli, hanno bisogno solamente di capire l'importanza di dove si sta giocando. Perché stiamo giocando una città che vive di calcio ventiquattro ore su ventiquattro. Penso che in una squadra in Serie D una presentazione del genere non c'è, nessuna squadra che l'abbia fatta. Sicuramente i consigli saranno di stare tranquilli e di giocare, perché se sono stati scelti dal Catania significa che sono importanti. Quindi bisogna essere noi, tra virgolette quelli più grandi, a metterli nella strada giusta. Però devono stare tranquilli perché sappiamo che sono bravi e con la spinta del pubblico possono dare tanto. Dobbiamo mettere le stesse qualità delle squadre che ci affrontano. Perché se andiamo nei campi a giocare solo perché ci chiamiamo Catania, perché abbiamo una storia alle spalle, oppure perché siamo belli tecnicamente, troveremo delle difficoltà. Penso che la dimostrazione dei tifosi, il fatto che in tre giorni si arrivi a migliaia di abbonati, la dica tutta su quanto siano eccezionali, che vogliono ritornare a vivere quello che hanno vissuto nel passato. Grazie, grazie, grazie!»

Il video dell'intervista è disponibile nell'articolo "Festa Rossazzurra: le interviste ai protagonisti"