"Attendiamo interlocutori seri e affidabili"

Il dg Bonanno.

Il dg Bonanno. 

L’avvocato Abramo, in occasione della conferenza del dg Bonanno, fa il punto sulle trattative per la cessione della società.

In occasione della conferenza del direttore generale del Catania Giuseppe Bonanno, indetta dalla società negli scorsi giorni, è intervenuto anche l’Avv. Raffaele Abramo, al cui studio legale la proprietà ha affidato la scorsa estate l’incarico di ricevere le eventuali proposte di acquisto aventi ad oggetto le azioni della stessa società.

Integra Consulting: manca l’interesse ad acquisire l’intero pacchetto azionario
In avvio di conferenza l’avvocato si è soffermato sullo “stato dell’arte”, ricostruendo i vari passaggi degli approcci di trattativa che ha avuto con la Integra Consulting e col gruppo legato a Ruben Villar: ”Da settembre ad oggi, al mio indirizzo sono arrivate due manifestazioni di interesse: la prima, per tramite dell’advisor Massimo Biondi, è quella espressa dalla fiduciaria Integra Consulting, ma si tratta si una manifestazione di interesse avente ad oggetto soltanto l’acquisizione del titolo sportivo e del brand. Le trattative sono ferme: è stato loro risposto che l’intento della proprietà è quello di vendere l’intero pacchetto azionario della società; inoltre, di fronte alla richiesta di depositare una somma di denaro presso un istituto di credito italiano per poter poi eventualmente iniziare la successiva fase della due diligence non abbiamo avuto nessuna risposta. Ritengo che non siano interessati all’acquisizione dell’intero pacchetto”.

Gruppo legato a Villar: si attende la conferma delle credenziali bancarie
”La seconda manifestazione d’interesse, per tramite dell’advisor Federico Balzano, proviene da un gruppo legato a Ruben Villar, ed ha invece ad oggetto l’eventuale acquisizione del vero e proprio oggetto della vendita, cioè il pacchetto azionario del Calcio Catania S.p.A. attualmente posseduto da Finaria per la maggior quota e da Meridi per la minor quota. Tale manifestazione di interesse è stata corredata da una “confirmation letter” dell’istituto di credito londinese HSBC che esponeva una capacità finanziaria espressa con cifre “a nove zeri”. Abbiamo richiesto la conferma di queste credenziali sia al bank officer indicato che alla stessa HSBC: non abbiamo avuto alcuna risposta ufficiale, ed è singolare che tale risposta, dal 10 Settembre (data della richiesta) ad oggi non sia ancora arrivata. Qualora dovessimo successivamente avere un riscontro positivo vi è la totale disponibilità della proprietà a proseguire questa trattativa, o intavolarne delle altre laddove se ne dovesse presentare l’occasione”.

Iter prettamente documentale. Valore della cessione fissato ma preferiamo non renderlo noto
L’avvocato Abramo ha poi chiarito il “modus operandi” intrapreso al fine di un felice esito delle eventuali trattative: ”Non conosco e non mi interessa conoscere i problemi giudiziari del sig. Villar, che esulano dall’oggetto del mio lavoro, che si basa sulle documentazioni e non sui dubbi. L’iter formale che stiamo seguendo al fine di garantire la correttezza delle trattative è il seguente:
1) Ricezione della manifestazione di interesse;
2) Riscontro delle credenziali bancarie che devono essere oggettivamente inoppugnabili;
3) Deposito cauzionale a garanzia al quale poi eventualmente seguirà la due diligence.
Il valore della cessione è stato fissato, ma trattandosi non soltanto di un’azienda ma anche di una società sportiva con tutto ciò che questo comporta nell’immaginario collettivo, la proprietà preferisce non renderlo noto perché vuole avere prima un interlocutore serio, realmente interessato, a cui rivelarlo in una fase importante delle trattative: cosa che finora non è avvenuta. Pur non essendo il valore dell’asset legato soltanto alla permanenza in un campionato piuttosto che in un altro, in caso di promozione in una serie maggiore potrebbe essere sensibilmente rivisto. Torre del Grifo è di proprietà del Calcio Catania S.p.A., ed essendo oggetto della trattativa l’intero pacchetto azionario della società anche il centro sportivo rientra nella stessa”.


Bonanno: “non mancano i problemi, ma la situazione economica è sotto controllo”
E’ poi intervenuto il direttore generale Bonanno, interrogato innanzi tutto sulla situazione economica attuale della società: ”Questa proprietà ha sempre onorato qualsiasi tipo di impegno. Dal punto di vista sportivo ed economico, dal 1° luglio ad oggi la situazione è normale, ma se consideriamo da dove siamo partiti le difficoltà non mancano, sia dal punto di vista sportivo (penalizzazione) che sotto il profilo economico (in termini di incentivi all’esodo dei giocatori e consulenze sportive da pagare ai procuratori, eredità della gestione degli ultimi due anni). La stagione attuale, comunque, procede: non siamo in un’emergenza tale da preoccupare. Gli stipendi di Settembre e Ottobre verranno regolarmente pagati entro le scadenze previste dalla normativa federale (15 Dicembre), i giocatori ne sono consapevoli. Per quanto riguarda il mercato invernale, così come in estate la proprietà non ci ha negato niente, così sarà a Gennaio: se c’è da fare qualche innesto si farà, anche se in una squadra di questo genere non credo che serva moltissimo. Sappiamo dove intervenire, ma adesso non è il momento di dirlo, tra un paio di settimane ne riparleremo. Per quanto riguarda Monzon, Leto e Rolin, si tratta di situazioni che rientrano nelle difficoltà cui accennavo: Monzon dovrebbe rientrare a Catania, ma ha qualche possibilità di trovare squadra in Sudamerica; su Leto stiamo lavorando per trovare una soluzione; per Rolin se ne riparla a Giugno quando scadrà il prestito. Stiamo comunque lavorando per risolvere il problema”.

Soddisfatto del campionato fin qui disputato, la penalizzazione incide sul mancato entusiasmo
Il dg si è soffermato anche sugli aspetti prettamente tecnici, tracciando un pur provvisorio bilancio della stagione sin qui disputata: ”Chiunque è venuto a Catania sapeva dove sarebbe andato a finire, e tutti hanno accettato la piazza con immenso entusiasmo, che conservano tuttora. Stanno capendo la responsabilità che comporta scendere in campo di fronte a un numero di spettatori che non ha niente a che vedere con questa categoria. Foggia, Benevento e Lecce hanno più o meno gli stessi punti che abbiamo fatto noi sul campo, ma il punto di vista differente dal quale noi vediamo la classifica compromette l’entusiasmo e l’ottimismo che invece è presente nelle altre piazze. Il campionato che sta facendo il Catania lo giudico però importante, perché abbiamo una grossa identità di gioco, dei calciatori di valore. Chiaramente partite come quelle contro Benevento e Foggia in cui abbiamo sofferto contribuiscono a far scemare l’entusiasmo, ma fin qui il campionato è stato all’altezza di ciò che ci aspettavamo, a Luglio avrei firmato se mi avessero detto che a Dicembre ci saremmo trovati in questa situazione. In attesa di sviluppi sul fronte della vendita della società, l’attuale progetto tecnico è quello definito la scorsa estate: abbattimento del monte ingaggi e approntamento di una squadra competitiva per la categoria che possa consentire di puntare alla vittoria nella prossima stagione. Ma è chiaro che in caso di cambiamenti societari il progetto tecnico potrebbe essere ridefinito”.

Noi vittime di persecuzione, tutto il resto è ancora da appurare
Importante il passaggio in cui Bonanno si è soffermato sulle conseguenze dell’operazione “I treni del gol”: ”In merito a questa vicenda non abbiamo mai preso una posizione, anche per consentire agli organi competenti di avere la necessaria lucidità nelle valutazioni e nelle attività d’indagine. Il fatto evidente è che alle ammissioni dell’allora presidente Pulvirenti è seguita una persecuzione sotto tutti i punti di vista nei nostri confronti, che si basa solo su una parte delle ammissioni stesse. I riscontri finora mi pare che siano zero: non ho visto calciatori indagati, squadre che abbiano subito penalizzazioni, quello che è successo al Catania è tutto da appurare, fermo restando che il Catania gioca in C con 11 punti di penalizzazione. Non prendiamo in considerazione il ricorso al T.A.R., confermando una posizione che avevamo già a inizio campionato quando non potevamo immaginare l’esito definitivo della penalizzazione”. Una battuta anche sui rapporti tra il Catania e la famiglia Moggi: ”Con Alessandro Moggi che è un procuratore sportivo e un bravissimo ragazzo abbiamo rapporti da sempre per quanto riguarda la consulenza sportiva; per il resto non vi è nessun legame”.