Vuci ra Tribbuna B. Le frasi più divertenti (e spietate) della domenica

Tifosi tossazzurri

Tifosi tossazzurri 

Simpatico reportage etno-linguistico dalla tribuna B dello stadio Massimino

Piove sul Catania, non sulle parole dei suoi sostenitori.
Tra significante e significato sta la luce del linguaggio. Esso illumina, solleva, rischiarando una domenica plumbea per la squadra. Le voci della tribuna B le senti, ma non hanno volto. Un medico, un pisciaru, un disoccupato, chi le avrà mai pronunciate? Non puoi saperlo. Ma arrivano sempre puntuali, da commento, mentre guardi la partita. Hanno chirurgica precisione (solo i ritardi dei bus cittadini sono così precisi) ed una fantasia da far invidia al miglior poeta. Le voci delle tribuna B hanno soprattutto la semplicità che è nipote di verità e madre di saggezza; hanno la vitalità e la potenza immaginifica di ogni verace e vorace dialetto. Divorano e intuiscono, in anticipo, il senso più vero delle cose e lo svelano sempre con il sorriso.
Ecco alcune espressioni pittoresche (talvolta inclementi ed ingiuriose) raccolte dalla tribuna B del Massimino in occasione di Catania-Parma:

- In uno scenario apocalittico, tra vento e pioggia, una voce austera si eleva ammonendo profeticamente sulle difficoltà della gara: Uoggi janca iè "Oggi è bianca, è ardua"

- Notando la stanchezza in campo e pensando ai prossimi impegni ravvicinati, un tifoso con generosità propone un metodo di soccorso agli atleti: Ora i cugghiemu cca seggia a rotelli "Adesso li raccoglieremo con la sedia a rotelle"

- Plasil, il miglior rossazzurro in campo, rifiata mentre si appresta a battere un corner. Una voce, con dolcezza, lo incoraggia gridando: Arrusbigghiti! "Svegliati!"

- Entra Maxi Lopez. I tifosi lo caricano, lo accolgono con calore ma si accorgono che il biondo argentino è un po’ paffuto, appesantito, ingoffato. Lo sottolinea come un falco una voce. Lo fa con discrezione e grazia soave: Lopez ti facisti scentu chila! "Ti sei fatto cento chili!"

- L’argentino non passa inosservato (e come potrebbe con quel look?). Disorientato, affaticato, sembra spettatore di se stesso. Uno spettatore aspetta che lo spettatore di se stesso prenda la palla per dire con sarcasmo: Bedda sta pattita ca ti stai taliannu… "Bella questa partita che ti stai vedendo"

- A fine gara c’è solo l’attesa per un domani di nuovo vincente. Il giovane Boateng fa bene sperare. Lo sa un tifoso che fiducioso commenta a voce alta Chistu a mmia mi piaci "questo a me piace". Gli risponde da lontano un altro, sconsolato per l’esito finale della gara Allora fattilla na storia "allora fattela (con lui) una storia (d’amore)".