Viterbese-Catania 1-2: le pagelle rossazzurre

Pecorino e Sarao, marcatori odierni

Pecorino e Sarao, marcatori odierni 

Piccolo una spanna sopra tutti, Pecorino si conferma implacabile. Ancora deludente Izco.

CONFENTE voto 6: La Viterbese lo impegna in pochissime circostanze. E’ attento al 6° del primo tempo, quando sventa in uscita una mischia a seguito di calcio d’angolo. Incolpevole sul gol di Bezziccheri.

NOCE voto 5,5: Prestazione nel complesso sufficiente, attenta, priva di grosse sbavature, ma “macchiata” dal modo in cui si fa bruciare da Bezziccheri in occasione del vantaggio laziale. Ad ogni modo, trattandosi della prima partita da titolare, ha dimostrato di poter adeguatamente sostituire, all’occorrenza, i titolari.

SILVESTRI voto 6,5: Non fa miracoli ma, sostanzialmente, non sbaglia mai nulla, favorito anche dalla pochezza del peso offensivo avversario. Bene anche nella gestione del primo pallone, a lui deputata quest’oggi vista l’assenza di Claiton.

ZANCHI voto 6: Gioca un’ora da terzo di difesa e poi, dopo l’1-0 della Viterbese, mezz’ora da terzino sinistro. Si fa apprezzare per la grinta profusa, che in rari casi si trasforma in frettolosa irruenza. Al 92° mette in mezzo un cross molto insidioso.

ALBERTINI voto 6,5: Dà molti grattacapi ad Urso nel primo tempo ed a Falbo nella ripresa. All’8° libera Rosaia al tiro, al 20° un suo tiro-cross viene sprecato da Izco, al 66°, imbeccato da Piccolo, serve a Rosaia una palla d’oro. Gli manca solo un po’ di costanza in più durante tutto l’arco della partita.
-> CALAPAI voto 6,5: Prosegue sulla falsa riga di quanto prodotto sulla sua corsia da Albertini, sfruttando una buona intesa col funambolo Piccolo. Tra il 75° ed il 76° sforna due cross interessanti, che fungono da preludio a quello che porta al gol del pareggio di Pecorino. All’87° prova a mettersi in proprio ma la sua conclusione è pretenziosa e sballata.

ROSAIA voto 6,5: Alla solita sostanza aggiunge qualcosa in più, sganciandosi spesso e volentieri in avanti. Ci prova più volte (tiro sul primo palo all’8°, colpo di testa al 16°, colpo di tacco nell’area piccola al 66°), ma purtroppo non è un finalizzatore. Entra nell’azione dell’1-1 deviando il tiro di Biondi, col pallone che poi finisce dalle parti di Pecorino. Viene ammonito per un intervento su Bensaja a cinque minuti dalla fine.

MALDONADO voto 6: E’ presente nel vivo del gioco, ben distinguendosi col pressing in fase difensiva e giocando la palla quasi sempre con precisione. Purtroppo rimane abbonato al cartellino, che scatta al 42° quando sbaglia un passaggio in mediana e per rimediare è costretto al fallo su Rossi. Al 55° prova un tiro da fuori, che si spegne di poco a lato.

IZCO voto 5: Ha sulla coscienza il gol divorato al 20° su assist di Albertini ed un passaggio sbagliato a metà campo al 32°, che rischia di costare una ripartenza avversaria. Al di là dei singoli episodi, gioca a corrente alternata, con giocate buone ed altre meno brillanti, dimostrando, al momento, di non essere un valore aggiunto per la squadra.
-> SARAO voto 5,5: Nella mezz’ora abbondante concessagli da Raffaele si segnala soltanto per un colpo di testa all’88° e per tante sportellate con la difesa avversaria, prima che il direttore di gara assegni al Catania un tiro dal dischetto. Si presenta lui, da rigorista designato, e calcia debolmente, consentendo a Daga la respinta. Per sua fortuna il portiere ribatte male e a quel punto il numero 9 è bravo a ribadire in rete. Ci si attende però qualcosa in più da lui.

PINTO voto 5,5: Si fronteggia con Baschirotto, uno dei migliori dei suoi, che non gli concede grandi spazi. Quei pochi che riesce a trovare, non li valorizza come sa. Il lampo della sua partita è uno splendido lancio per Pecorino al 27° del primo tempo. Prima che scocchi l’ora di gioco, Raffaele lo richiama in panchina.
-> BIONDI voto 6: Raffaele lo piazza da ala sinistra, ma i suoi compagni giocano quasi esclusivamente sul lato opposto, aggrappandosi alle giocate di Piccolo. E’ lui che al 79° riceve il traversone di Calapai e prova a girarlo in porta, dando il via alla carambola che porta al pareggio di Pecorino. All’88° serve un bel cross a Sarao. In crescita rispetto all’ultima uscita.

PICCOLO voto 7: Torna in campo a cinque mesi esatti dall’ultima gara disputata, dopo aver recuperato da poco da un infortunio muscolare, e si sciroppa con nonchalance tutti i 95’ dell’incontro odierno. La sua partita ci dice due cose: 1) che è un giocatore che non ha nulla a che vedere con la Serie C e rappresenta un lusso per la terza serie; 2) che ne è valsa la pena aspettarlo così tanto, perché adesso potrà dare slancio alla stagione del Catania. Nel merito, cosa aggiungere? Al di là delle singole giocate, si è preso sulle spalle l’intera squadra, soprattutto dopo lo svantaggio, divenendone il principale se non l’unico punto di riferimento. E i suoi odierni avversari se lo sogneranno stanotte.

PECORINO voto 7-: Meno incisivo rispetto ad altre volte per i primi 79 minuti del match. Al 25° prova un sinistro da fuori, due minuti dopo non sfrutta un buon suggerimento di Pinto. Poi finisce nella morsa della difesa avversaria, fino al momento in cui un pallone non arriva dalle sue parti nell’area piccola e lui, da rapace d’area, fulmina Daga e riapre la partita. Protagonista anche dell’azione che porta al rigore, senza il quale avrebbe addirittura realizzato una doppietta.

All. RAFFAELE voto 6,5: E’ protagonista di scelte a sorpresa, come quella di dare fiducia a Noce, di rispolverare Izco, di rischiare Piccolo dal primo minuto. Alcune si rivelano efficaci, altre meno, ma nel complesso i suoi ragazzi approcciano bene la partita, tenendo in mano il pallino del gioco e dominando il primo tempo, con l’unica défaillance – di non poco conto – di non riuscire a trovare la via del gol. Défaillance che si rischia di pagare a caro prezzo nella ripresa quando la Viterbese trova a sorpresa il vantaggio. Lui vara un 4-2-4 d’assalto che si affida quasi del tutto alle giocate di Piccolo, e alla lunga la strenua resistenza avversaria cede. La vittoria finale è figlia di un episodio dubbio ma è senz’altro meritata per quanto prodotto durante tutta la gara. Si conferma l’impressione maturata fin qui: con tutti i giocatori a disposizione (oggi ne mancava qualcuno), schierati nei propri ruoli, il suo progetto tattico può far decollare la squadra verso le migliori posizioni della zona playoff.

VITERBESE voto 5: Qualità pochissima, atteggiamento rinunciatario per quasi tutto il match, soltanto un paio di lampi in avanti (da uno dei quali, con l’ausilio di un sospetto fuorigioco, nasce un immeritato vantaggio) ed una – questa sì – apprezzabile organizzazione difensiva (col passaggio al 5-3-2 nel finale), che però alla lunga non può nulla contro l’insistente affondo del Catania sulla fascia destra. Il rigore dell’1-2 farà discutere ma, ai punti, persino un pareggio sarebbe stato troppo per quanto (non) offerto sul terreno di gioco dai gialloblù

Arbitro LONGO voto 5: Una valutazione cristallina non è possibile offrirla perché i due episodi chiave (l’iniziale vantaggio della Viterbese e il rigore della vittoria del Catania) meritano di essere analizzati dai moviolisti. Nel primo caso, Salandria (che andrà poi al cross per Bezziccheri) sembra in fuorigioco prima di ricevere il suggerimento sulla destra; nel secondo caso, non si capisce cosa fischia il direttore di gara, che tra l’altro in tal modo “annulla” il gol comunque realizzato da Pecorino, arrecando dunque un danno, più che un vantaggio, al Catania, comunque sventato dal gol di Sarao. Al di là di questi episodi, non convince la sua gestione dei cartellini, in troppe circostanze conservati. In tal modo consente alla Viterbese si ricorrere a ripetuti falli tattici ostacolando l’avanzata nel Catania. Nel finale grazia sia Rosaia che Maldonado, già ammoniti.

CATANIA: RAFFAELE ESCE ALLA DISTANZA, CON PICCOLO IL SALTO DI QUALITA’

Un mese fa, dopo la sconfitta di Teramo, parlavo...

Pubblicato da Enrico Salvaggio su Domenica 13 dicembre 2020