Virtus Lanciano-Catania: anno nuovo, vita nuova?

Il nuovo mister etneo Dario Marcolin

Il nuovo mister etneo Dario Marcolin 

La presentazione della gara di Lanciano tra abruzzesi ed etnei, prima gara del girone di ritorno e del 2015...

2015, anno zero
Archiviato senza non poche fatiche il terrificante anno 2014 – portatore di una retrocessione in Serie B, di un successivo pessimo girone d’andata in cadetteria e di un’amarissima frattura tra la società/squadra e la tifoseria rossazzurra – il Catania apre il nuovo anno con rinnovato entusiasmo. Diversi i volti nuovi in quel di Torre del Grifo: dal nuovo tecnico Dario Marcolin – terzo tecnico della stagione dopo Maurizio Pellegrino e Beppe Sannino –, passando dall’accordo con il d.s. Daniele Delli Carri, ai nuovi acquisti Nicola Belmonte, Manuele Coppola e Riccardo Maniero che hanno “italianizzato” l’organico etneo. Una rivoluzione tanto attesa, sperata, implorata, giunta al termine dei diciotto mesi peggiori della presidenza Pulvirenti.

In verità, però, le “teste” reclamate dalla Piazza etnea non sono cadute: i vari Cosentino e Ventrone – a detta dei tifosi rossazzurri (e non solo!) i principali responsabili del pessimo momento del Catania – sono ancora saldamente in sella nei rispettivi posti di comando. Non sarà quindi una rivoluzione totale, ma è pur vero che qualcosa si è mosso e che questa onda di cambiamento è destinata a continuare. In sede di mercato ancora qualche movimento verrà sicuramente perfezionato, sia in entrata che in uscita. Il portiere Gillet e il centrocampista Bellomo, in tal senso, sono i nomi più caldi. Così come, in senso opposto, sono quelli di Rolin, Peruzzi e Leto. Un via vai, una rifondazione negli uomini che tanto ricorda il mercato di riparazione del gennaio 2005, il primo della presidenza Pulvirenti. Dieci anni più tardi, al termine di un ciclo per certi versi irripetibile, ecco un’altra inevitabile e fondamentale rifondazione. Un restyling dal quale l’Elefante possa uscire con rinnovato vigore.

Messi da parte i moti rivoluzionari ed i processi di rifondazione, almeno per qualche ora, il nuovo Catania si reca al “Guido Biondi” di Lanciano per la prima partita del 2015, l’anno zero. Nuovo anno, nuovo girone – siamo alla “prima” di ritorno – e conseguente vita nuova? Si spera. Le aspettative del Popolo Rossazzurro, al momento, sono paragonabili ai primi germogli di primavera pronti a cadere dall’albero alle prime gelate notturne. Dopo tante delusioni, infatti, per rafforzare quel rapporto quasi deteriorato e per far rinascere l’entusiasmo occorre, oltre ai movimenti di mercato, una perentoria risposta sul campo che, tradotto, significa vincere. L’attuale terzultimo posto in classifica(in coabitazione col Crotone), figlio di uno scriteriato girone d’andata, non ammette altri risultati diversi dalla vittoria. Occorre vincere in Abruzzo per poi ripetersi nelle successive gare interne contro Pro Vercelli e Perugia. Vincere, continuare a farlo in ogni campo e sperare di non ripetere gli errori madornali commessi dal giugno 2013 ad oggi, perché errare è umano, perseverare è diabolico. “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate elefanti!”