Via col Sorrento

Da sx verso dx: Faggiano, Toscano, Pelligra e Grella

Da sx verso dx: Faggiano, Toscano, Pelligra e Grella 

Max Licari sul pari di Sorrento all'esordio. Si è dato il massimo, ma adesso servono risposte chiare dalla società.

Si è fatto il massimo in campo, ma servono risposte e chiarezza
Ha ragione Toscano, questi ragazzi, per come sono arrivati a questo esordio di campionato giocato a Potenza contro il Sorrento, hanno fatto il massimo nelle loro possibilità. Un risultato positivo, uno 0-0 frutto di grande compattezza e abnegazione da parte di tutti, pur nell'ambito, ovviamente, delle chiare difficoltà di organico con cui il tecnico calabrese ha dovuto convivere fino a oggi. Sostanzialmente, in tredici uomini contati, tra cui i due "reintegrati" Celli e De Luca, entrambi chiamati a causa degli infortuni di Adamonis e D'Andrea, nonché della squalifica di Carpani, ma indiscutibilmente fuori progetto, con il rinforzo di sei ragazzini della Primavera di Biagianti, il Catania è riuscito a mantenere inviolata la porta di Bethers, quasi mai consentendo a un volitivo Sorrento, in un campo in sintetico stretto e tradizionalmente ostico, la possibilità di rendersi pericoloso. Certo, l'altra faccia della medaglia è senz'altro costituita dalla speculare sterilità dell'attacco rossazzurro, quasi mai in grado di impensierire il giovane estremo difensore campano Del Sorbo. Ma sfideremmo chiunque a cercare di segnare con un solo attaccante, l'acerbo Popovic, e praticamente un manipolo di mediani a supporto. Si è fatto tutto quello che si poteva fare e il punto conquistato va accolto manna dal cielo, considerato che si è concluso il match con il fiatone a causa della quasi impossibilità di realizzare cambi, se non un paio nel finale con i soliti giovanissimi Forti e D'Emilio, i più pronti secondo l'allenatore etneo. Adesso, il pallino passa alla società che dovrà dare dare una duplice serie di risposte in primis a Toscano stesso e poi alla città tutta:
-un'ultima settimana di mercato capace di completare l'organico in entrata e in uscita, non solo ovviamente i quattro già da tempo a Catania (Guglielmotti, Lunetta, Jimenez e Montalto), ma anche altri quattro elementi, fra cui l'attaccante titolare e almeno un altro difensore centrale;
-la massima chiarezza sul progetto presente e futuro da parte della proprietà, con risposte esaurienti e significative sui tanti interrogativi legittimamente generati nella tifoseria, sempre quasi "irrazionalmente" innamorata come testimoniato dagli undicimila abbonamenti e dai più di diecimila spettatori in occasione della gara interna di Coppa Italia contro il Crotone, da un mese di agosto a dir poco turbolento. Catania non merita l'umiliazione di un esordio in campionato praticamente senza mezza squadra, cosa mai accaduta nella nostra storia. Le cause di carattere economico, dovute a un monte ingaggi ipertrofico, figlio di madornali errori di gestione commessi durante la scorsa stagione, sono evidenti e acclarate. Vi sarà da spiegare, e approfonditamente, il cambio di rotta in corso d'opera, dato che tale situazione era ben nota alla proprietà medesima.

Una buona prova difensiva
Il Sorrento non è il Real Madrid e Bolsius, Giadagni e Musso non sono Vinicius, Mbappe e Rodrigo, tuttavia il Catania, come squadra e come individualità, ha prodotto una convincente prestazione difensiva. Si sono aiutati tutti, a cominciare dai centrocampisti Di Tacchio, Verna e Sturaro, coadiuvati dagli esterni Castellini e Anastasio, ma a salire in cattedra sono stati i tre difensori centrali, Ierardi, Di Gennaro (migliore in campo) e Quaini, bravi e concentrati fino al 90'. Solo una volta, nella ripresa, quando si è riscontrato un normale e naturale calo atletico, è stata concessa una pericolosa stoccata da buona posizione a Musso, neutralizzata da una buona parata di Bethers. Per il resto, poco o nulla hanno potuto gli avanti di casa, anche quando nel finale il tecnico sorrentino Barilari ha inserito ulteriore forza fresca negli ultimi trenta metri. Di contro, i rossazzurri non sono riusciti quasi mai a tenere palla in avanti, né con Popovic, incapace (ci dispiace rimarcarlo) di stoppare un solo pallone, anche il più semplice, né con il subentrato De Luca, peraltro utilizzato non certo nel suo ruolo principe e costretto a far da unica boa centrale, stritolato tra i difensori centrali locali. Solo un tiro di poco out a inizio gara, da buona posizione, da parte di Castellini e un paio di situazioni potenziali in ripartenza, vanificate da una condizione ancora non scintillante e dalla mancanza di qualità (e quantità) offensiva. Troppo poco, chiaramente, ma non certo per colpa dei ragazzi andati in campo i quali, invece, vanno tutti lodati per il grande impegno profuso. Al "Massimino", nella prima in casa contro il Benevento, non sarà tuttavia possibile presentarsi in queste condizioni...

Una gara di cartello che andrà onorata sotto tutti i punti di vista
Già, il Benevento. Siamo sicuri che lunedì 2 settembre sera, con diretta anche sulla Rai, il pubblico catanese risponderà da par suo. Proprio per questo sarà necessario onorarlo con un'ultima settimana di mercato all'altezza e con una prestazione qualitativamente in crescendo. La nostra garanzia è costituita da due punti fermi: Faggiano e Toscano. Ma da solo, senza il supporto materiale ed economico della società, nessuno nel calcio può fare miracoli. A buon intenditor... Let's go, Liotru, let's go!!!