Vasa inania multum strepunt

Quattro gatti al

Quattro gatti al "Massimino" e qualcuno parla di "Europa League"... 

L'editoriale di Max Licari fa il punto sul girone d'andata dei rossazzurri, ponendo l'accento su alcune "divagazioni cerebrali" susseguenti agli ultimi non eccezionali risultati ottenuti. Se si vuole, si può anche partecipare al simpaticissimo "adotta uno sceicco" o, meglio, al "totosceicco"!!!

Orsetti e dintorni
“Vasa inania multum strepunt”, I vasi vuoti fanno molto rumore. Il medievale proverbio latino molto si addice all’attuale situazione ambientale rossazzurra. Come al solito, a seguito di due o tre risultati negativi, qualcuno comincia a suonare la grancassa da banda paesana, sbandierando “fallimenti” a destra e a sinistra. Questa volta, però, c’è una novità, corposa per giunta: il rassicurante “uomo nero” non c’è più. Non c’è più il “catalizzatore” di ogni contumelia, colui che con atteggiamenti sempre al limite poteva inimicarsi perfino il Coro dei Beati. E, allora, cominci a pensare come il suddetto figlio della “Manchester del Sud” (chissa itavilla a ciccari...) non fosse altro che una pura e semplice “scusa” buona per tutte le stagioni, una sorta di soffice orsacchiotto da tener caro nella stanzetta e tirar fuori alla prima occasione in cui la frustrazione personale superasse il livello di guardia. Eh sì, i vasi vuoti prescindono dalle occasioni per rimbombare, lo fanno e basta. Che qualcuno possa pensare che il Catania “sia in grado” di lottare per l’Europa, ci sta, considerato che quella rossazzurra è sicuramente una buona squadra che, se in perfetta forma e motivata nella giusta maniera, darebbe filo da torcere anche al Real Madrid; che qualche altro cominci a ritenere che il Catania “debba” lottare per l’Europa, con tre posti Champions e tre Europa League (di cui uno assegnabile tramite Coppa Italia) disponibili, sette squadre -per budget, tradizione e organico nettamente superiori- davanti e due team di pari livello -Udinese e Parma, fra l’altro l’una capace di centrare la Champions nelle ultime due stagioni e l’altra con un palmares di gran lunga più importante- accanto, ecco, mi sembra che si ascriva al precitato “rimbombo” dei vasi vuoti. Parlare tanto per parlare, strepitare tanto per smuovere le acque, senza sapere e conoscere nulla. Senza avere idea di quello che è l’attuale momento del calcio italiano, frangente in cui se sbagli una mossa finisci in Eccellenza nel giro di due anni. Il Catania sta portando avanti l’unica strategia possibile, quella della crescita graduale anno per anno, sia dal punto di vista strutturale e societario, sia da quello tecnico. Un lavoro a lunga scadenza che non può porsi, a corto raggio, obiettivi che vadano al di là delle reali possibilità della società stessa. Puoi, al limite, “imbatterti”, al termine di una stagione particolarmente fortunata, nel raggiungimento di un obiettivo insperato, ma non “programmarlo”, per giunta sbandierando ai quattro venti promesse che sai già quasi impossibili da mantenere. Detto questo, essendo il Catania una squadra di medio livello nell’ambito di un campionato italiano al momento non fra i più fulgidi a livello europeo, si potrà sempre assistere a un 4-0 sulla seconda in classifica o a un 1-3 o 1-2 a Palermo o a Pescara, le due squadre più scarse incontrate dagli etnei finora. Stesse vicende che regolarmente seguono il Parma o l’Udinese. Ci vuole tanto ad accettare con la giusta consapevolezza, senza tanti mugugni, questo solare “dato di fatto”? Io penso che i tifosi del Genoa, della Samp, del Torino, del Verona (che al momento è in B...), del Bologna, del Cagliari –e sto citando solo società che in passato hanno vinto SCUDETTI, non in media vivacchiato fra C2 e B (quando andava bene)- debbano solo augurarsi che OGNI ANNO la propria squadra possa chiudere il girone d’andata del massimo campionato a 26 punti (a un tiro di schioppo dalla salvezza, unico obiettivo DICHIARATO) e magari raggiungere i quarti di finale di Coppa Italia, il tutto giocando un buon calcio e facendo divertire, anche grazie al lavoro di un allenatore bravo come Maran. Poi, magari sono pazzo e sto dicendo corbellerie,e invece bisognerebbe comprare Borriello, Mutu, Iaquinta...

Che lo sceicco sia con noi!!!
La società rossazzurra, una società ben gestita e con la testa sulle spalle, questo può fare e questo fa. E già è tantissimo. Poi, tutto è possibile. Anzi, a questo proposito mi faccio carico di un’eventuale missione: nel caso in cui qualcuno degli “scontenti” abbia un taumaturgico sceicco sotto mano e volesse invogliarlo a rilevare il Catania, in modo da farci vincere la Champions League in tre anni, che me lo segnali e io immediatamente lo presenterò al presidente Pulvirenti, perorando in ogni modo la sua nobile causa. Mi accontenterei anche di uno di quelli che doveva acquistare il Palermo... A costo che, come a Malaga, ci facciamo un paio d’anni di gloria e poi torniamo a giocare con la Nuova Plutia! Ma vuoi mettere la soddisfazione... Quindi, partecipate, partecipate, partecipate!!! Adottiamo uno sceicco, sotto con il "totosceicco"!!!!

Vice Bergessio
Tornando alle meno nobili e avvincenti vicende di campo, come tutti sappiamo gennaio è il mese del mercato di riparazione. Assodato che il Catania finora ha fatto bene e non ha di certo molto da mettere a posto, la lacuna più evidente appare quella al centro dell’attacco. Non sarò sicuramente stato il solo a notare che fra Pescara, Torino e Lazio il Catania ha fallito non meno di 15 palle gol nitide. È questo il problema principale al momento: se Bergessio manca o non è in grandi condizioni, si fa fatica a concretizzare la gran mole di gioco prodotta. Ebbene, Morimoto ha perso l’ultima chance ed è partito verso lidi esotici, probabilmente il giovane Doukara andrà a farsi le ossa in B (e sarebbe un bene); serve un attaccante centrale e il Catania, sono sicuro, provvederà. Si sono fatti molti nomi, da Caraglio a Beric, staremo a vedere. Uno arriverà. E dovrà essere un giocatore in grado di scendere in campo subito, ovviamente. Altro “nodo” di mercato mi pare sia Marchese. Detto che Giovanni, quando impiegato, si è rivelato quasi sempre un buon professionista risultando fra i migliori in campo, sembrerebbe che il suo procuratore non abbia intenzione di rinnovare, avendo già un accordo con un’altra squadra. Bene, Tirem innanz! Ne prenderemo un altro. Nessuno è indispensabile, da Maxi Lopez ai nostri giorni. Probabilmente, sarebbe meglio prendere un ragazzo bravo subito e farlo ambientare, si è parlato di questo Cahais, ma anche in questo caso vediamo come si sviluppa la situazione. Non è detto che non si possa risolvere al meglio il "busillis"... Una cosa la vorrei dire su uno dei miei beniamini, Ciccio Lodi, ottimo giocatore e bravo ragazzo. Le sue ultime due “esibizioni” fanno comprendere come sia in un momento di non eccezionale lucidità; forse le “sirene” di mercato (Inter, Milan e via dicendo) lo stanno distraendo? A me risulta che abbia un contratto rinnovato con il Catania e abbia sempre professato grande stima verso la società e amore verso la piazza. Lo dimostri fino in fondo. Poi, semmai, a giugno se ne parla... Per adesso, pensiamo alla Roma di Zeman e alla partita certamente assai divertente che andremo a vivere domenica pomeriggio al “Massimino”. Riempiamolo, questo stadio, e poi FORSE potremo avere almeno una scusa per parlare di Europa League...Let’s go, Liotru, let’s go!!!