Vanzetto: ''Busetta il Mazzone della Serie C e D. Il mio periodo catanese? Bellissimo!''
- di Salvatore Emanuele
- LND | Vanzetto | Città di Sant'Agata |
- 31 Oct 2022 7:50
Le parole del tecnico del Città di Sant'Agata raccolte nella sala stampa dello stadio ''Angelo Massimino''
Soddisfatto per la prestazione, fornita dai suoi ragazzi in casa della capolista Catania, ma con un briciolo (forse qualcosa in più…) di rammarico per i tanti complimenti ricevuti e per non aver portato a casa manco un punto. Appare così, Leonardo Vanzetto - ex giocatore rossazzurro nei primi anni novanta, attuale tecnico del Città di Sant’Agata – nella sala stampa dello stadio “Angelo Massimino”: “Grazie per i complimenti, quello che mi interessava era continuare il percorso intrapreso. Era una partita nella quale volevo che i miei ragazzi tirassero fuori coraggio e personalità, perché venire a giocare a Catania ci vogliono queste caratteristiche. Ci stiamo conoscendo adesso, a poco a poco, ma sono convinto che possono dire la loro. Bisogna lavorare, siamo sulla strada giusta, l’hanno anche dimostrato i tifosi che ci hanno applaudito a fine partita. Ricevere i complimenti fa piacere, ma deve essere uno stimolo per ripartire in vista delle prossime partite”.
Il gesto verso la Curva Nord a fine partita: “Questo è il calcio: il tifo, emozioni. Venire a giocare in questo stadio, con tutta questa gente, con questo calore, non capita sempre. E poi, fra l’altro, qui ho passato i tre anni più belli della mia vita. Quindi, ricalcare questo campo è stata una grande emozione che solo il mio cuore può sapere”.
Il Catania può esser messo in difficoltà dalle altre, così come ha fatto il Sant’Agata? Così, mister Vanzetto: “Bisogna prepararla. La mia squadra non gioca spregiudicata perché veniamo a Catania, devi anche vedere come stanno i ragazzi a livello fisico, per mantenere questi ritmi la squadra deve essere corta. Il calcio è situazionale, bisogna vedere anche il momento. I ragazzi oggi hanno giocato con coraggio, facendo emergere le loro caratteristiche e questo è stato bello. Prima di entrare in campo ho detto loro di isolarsi, come entrate dentro la muta di un palombaro, senza farci condizionare dagli eventi. A fine primo tempo, sul 2 a 0, ho detto ai ragazzi di rimanere in partita e così è stato. L’abbiamo studiata nei dettagli e lo abbiamo espresso in campo”.
I complimenti di mister Angelo Busetta: “Busetta è un maestro, il Mazzone della Serie C e della Serie D. Per me è stato come un padre, un onore averlo. Porto dentro tanti aneddoti legati a lui e li trasmetto ai miei giocatori. Da allenatore era anche lui un coraggioso, un propositivo, uno che insegnava calcio, era un padre. Catania mi ha fatto diventare uomo, sono venuto qui che ero un ragazzino, mi ha dato tanto. Il Sant’Agata mi ha dato l’occasione di ritornare in Sicilia e qui mi sento a casa”.