Nuovo appuntamento per la rubrica “Uomo copertina” dedicato al calciatore rossazzurro che più si è distinto nell’ultima gara giocata dal Catania.

Per il match contro il Locri, vinto nettamente dai rossazzurri, la nostra redazione ha scelto di premiare non un calciatore ma bensì il mister Giovanni Ferraro

L’ottima prestazione fornita dal Catania sul campo della seconda in classifica ha impressionato tutti e, certamente, grande merito va dato al tecnico campano che ha saputo preparare al meglio la gara.

Una partita perfetta così è stata definita da molti addetti ai lavori quella disputata dai rossazzurri sul campo del Locri e, per quanto visto in campo e per come i giocatori rossazzurri hanno approcciato la gara sin da primi minuti, è emerso il gran lavoro svolto in settimana da Giovanni Ferraro ed il suo staff.

Pur avendo un enorme vantaggio in classifica, condizione che poteva anche permettere una gestione più in controllo della gara, i rossazzurri sono scesi in campo con la determinazione e la voglia di dimostrare alla diretta inseguitrice, e quindi all’intero campionato, qual è la squadra più forte del torneo. Il gioco espresso è stato di alto livello e la sicurezza e la grinta con la quale si è arrivati prima su ogni pallone, sono la misura di quanto i rossazzurri avessero la mente libera e concentrata sull’obiettivo e, tutto ciò, non può che essere merito di chi ogni giorno, in quel di Ragalna, lavora sull’aspetto tattico e mentale dell’intero organico.

Così onore e merito a colui che proprio domenica ha festeggiato il proprio 54esimo compleanno e, ne siamo certi, farlo con una gara perfetta che di fatto sancisce l’ottimo lavoro svolto sulla panchina rossazzurra non può che aver reso felice il sempre umile Giovanni Ferraro.

Il tecnico, nato a Vico Equense, sta certamente scrivendo pagine importanti in questa stagione di rinascita del calcio a Catania e, ne siamo certi, resterà a lungo nei ricordi dei tanti sostenitori rossazzurri per la sua umiltà e la sua semplicità nel trasmettere serenità e consapevolezza a tutto l’ambiente. Perché, come direbbe lo stesso Ferraro, “questo sicuramente…”