Uomo copertina: Andrea Russotto, ''rigorosamente'' freddo e decisivo

Andrea Russotto corre sotto la curva dopo aver realizzato il calcio di rigore

Andrea Russotto corre sotto la curva dopo aver realizzato il calcio di rigore 

Andrea Russotto, vivacità e talento al servizio dei colori rossazzurri

Nuovo appuntamento per la rubrica "Uomo Copertina" dedicato al calciatore rossazzurro che più si è distinto nell'ultima gara disputata dal Catania.

Per il match contro i calabresi del San Luca la scelta della nostra redazione cade su Andrea Russotto, decisivo nella vittoria dei rossazzurri non solo per la trasformazione del rigore finale.

Il 34enne attaccante romano ma catanese d'adozione e non solo (ha sposato una ragazza catanese dalla cui unione sono nati due figli), è stato tra i protagonisti della vittoria ottenuta allo stadio "A. Massimino" nell'esordio degli uomini di Ferraro davanti al proprio pubblico. Russotto, entrando in campo al minuto 20 del secondo tempo al posto di De Luca, ha subito dato vivacità alla manovra offensiva rossazzurra smaniosa di ritrovare il vantaggio dopo il pari subito dal San Luca. Il numero 7 rossazzurro si è reso protagonista di alcune giocate interessanti e, anche sotto porta, ha avuto l'opportunità di impegnare il portiere avversario.

Poi al minuto 83 l'incursione in area di Marco Palermo fermato fallosamente dalla difesa avversaria ha indotto l'arbitro ad indicare il dischetto del rigore sanzionando l'intervento del difensore ospite con la massima punizione. In assenza del rigorista Francesco Lodi (uscito dal campo proprio per far spazio a Palermo) è stato proprio Andrea Russotto a prendere il pallone in mano e a farsi carico della battuta del penalty. Una situazione delicata, amplificata maggiormente dal fatto che dal momento dell'assegnazione del rigore all'effettiva battuta del tiro dal dischetto sono trascorsi diversi minuti a causa di un parapiglia venutosi a creare in area di rigore avversaria per delle proteste, con l'arbitro in seria difficoltà nel riuscire a ripristinare la calma. In quei lunghi secondi, Russotto è stato bravissimo nel mantenere la massima concentrazione, senza cadere in facili nervosismi e ansie e così quando si è trovato a calciare il rigore, la trasformazione è stata impeccabile con un destro che ha spiazzato il portiere avversario.

La corsa festosa sotto la curva Nord è stato un gesto liberatorio per un ragazzo che ha sofferto tanto per le vicissitudini avvenute ad inizio anno che hanno portato al fallimento del Calcio Catania 1946. Un club nel quale Russotto ha disputato 122 presenze e realizzato 19 reti nelle varie stagioni in cui ha indossato la maglia del 46 e per il quale Andrea ha sofferto tanto quando è arrivata la parola fine sulla vita del club.

La voglia di rinascita di Andrea è stata così forte, però, da mettersi subito a disposizione per un eventuale chiamata da parte di un nuovo club catanese e così, sin dalla fondazione del Catania SSD di Ross Pelligra, il nome di Russotto è stato tra i primi ad essere accostato alla nuova società e già dai primi giorni di ritiro a Ragalna, agli ordini di mister Ferraro, Russotto ha dimostrato di avere voglia e determinazione nel riportare la città di Catania tra i professionisti.

La prestazione contro il San Luca, seppur da subentrato, fa ben sperare e chissà che in questa stagione non potremo assistere ad una nuova vita calcistica di Andrea Russotto, non più il calciatore talentuoso ed incostante di inizio carriera ma un giocatore vivace e determinato nel far rinascere i colori rossazzurri.