UFFICIALE: Rosina alla Salernitana

Rosina durante Catania-Spal della scorsa stagione

Rosina durante Catania-Spal della scorsa stagione 

Il club campano annuncia la firma del giocatore, che nel frattempo ha già rescisso col Catania.

Attraverso il proprio sito, ”L’U.S. Salernitana 1919 comunica di aver raggiunto l’accordo con il centrocampista classe ’84 Alessandro Rosina, assicurandosi le prestazioni del calciatore fino alla stagione 2020." Il contratto con la Salernitana è stato firmato dal giocatore dopo l’intervenuta risoluzione consensuale con la società di via Magenta, che ha rilasciato il seguente comunicato: "Il Calcio Catania S.p.A. rende nota la risoluzione consensuale del legame contrattuale con il calciatore Alessandro Rosina."

Queste le prime dichiarazioni rilasciate dal fantasista al sito ufficiale dei granata: “Sono felicissimo di poter indossare finalmente la maglia della Salernitana. Tempi tecnici non hanno reso possibile il mio arrivo a Salerno prima ma ora non vedo l’ora di mettermi a disposizione di mister Sannino in una piazza che ha grande fame di calcio come Salerno. Ringrazio la Proprietà, Claudio Lotito e Marco Mezzaroma, per aver creduto in me e di avermi aspettato nonostante l’accordo fosse stato già raggiunto da tempo. Ho scelto la Salernitana più di un mese fa e ora sono concentrato esclusivamente per dare il massimo per questi colori”.

Un amore mai del tutto sbocciato, finito nel peggiore dei modi
Alessandro Rosina è stato, insieme ad Emanuele Calaiò, il vero grande “colpo” di mercato del Catania durante l’estate 2014. Per ingaggiarlo, la società etnea ha atteso il fallimento del Siena. Rosina, top player della cadetteria, è arrivato così a costo 0 e ha scelto la maglia numero 10. Insieme a Calaiò è stato uno dei pochissimi a salvarsi nella generale crisi tecnica e societaria che ha investito il Catania nel girone d’andata. Nelle prime 8 giornate ha realizzato 4 reti, tutte su calcio di rigore, specialità in cui è parso in un primo momento infallibile. Tuttavia, dopo aver sbagliato per la prima volta dagli undici metri nella sfida casalinga col Vicenza, Rosina ha lasciato a Calaiò il ruolo di rigorista della squadra. Sia con Pellegrino che, a maggior ragione, con Sannino (a causa del 4-4-2 scelto dal tecnico di Ottaviano), il fantasista è stato costretto a giocare lontano dalla porta, in posizione defilata. Ciò ha ridotto la possibilità di vederlo graffiare sotto porta (il primo dei soli due gol su azione si vedrà, non a caso, soltanto alla 13a giornata contro il Varese), ma il giocatore è entrato comunque nel cuore dei tifosi, sia perché ha dispensato spesso e volentieri preziosi assist, sia perché ha corso come un dannato per tutti i 90 minuti, risultando tra i pochi ad impegnarsi a fondo per la maglia rossazzurra. Uscito per infortunio nella gara contro il Livorno (l’ultima di Sannino), è rimasto ai box per un mesetto, per poi tornare a disposizione in occasione della prima giornata di ritorno nella sfida col Lanciano (l’esordio di Marcolin). E’ stato uno dei giocatori più utilizzati dal tecnico bresciano, che lo ha schierato da trequartista nel suo 4-3-1-2, e in alcuni casi lo ha arretrato a centrocampo per consentire il contemporaneo impiego del redivivo Castro. Probabilmente a causa delle scorie di natura fisica e psicologica accumulate durante una stagione che sembrava non volersi mai raddrizzare, le prestazioni di Rosina nel girone di ritorno sono calate. Il numero 10 è riescito comunque a deliziare i tifosi con la punizione contro la Pro Vercelli e con ulteriori assist di pregevole fattura (tra i quali quello per Rossetti nella sfida col Bari e quello a Maniero nella sfida col Latina). Col Brescia, nella rovinosa sconfitta esterna maturata al “Rigamonti”, l’ultimo gol con la maglia del Catania.

A seguito dello scandalo che ha inguaiato il Catania e i suoi ex dirigenti nell’estate 2015, Rosina è rientrato nel novero dei giocatori con l’ingaggio proibitivo che hanno dovuto necessariamente fare le valigie. Ma piazzarlo non è stato affatto semplice, a causa dei tira e molla di natura economica o tecnica con diverse società. Nel frattempo, il giocatore è sceso in campo nei due match di Coppa Italia (chiudendo la sua esperienza in rossazzurro con 41 presenze complessive e 8 reti) e proprio in extremis ha raggiunto l’accordo con l’ambizioso Bari di Paparesta, in procinto di annunciare anche il compagno di squadra Riccardo Maniero. A seguito di ciò, attraverso il proprio profilo twitter, ha voluto salutare così la piazza etnea: ”GRAZIE CATANIA, poche parole per ringraziare tutto un popolo che mi ha fatto sentire come a casa mia. Un abbraccio grande. Forza e in bocca al lupo.”

Dopo una positiva annata coi galletti, caratterizzata da 41 presenze e 11 reti tra campionato e playoff, Rosina non è stato riscattato dal Bari (che lo aveva acquisito in prestito e che avrebbe dovuto obbligatoriamente riscattarlo in caso di promozione in Serie A) ed è tornato alla base, facendo tornare d’attualità la necessità di una sua cessione in virtù di un ingaggio fin troppo pesante per le casse del club. Sin dai primi giorni di luglio si è aperta la trattativa con la Salernitana, nella quale il Catania ha cercato inizialmente di inserire come pedina di scambio Caccavallo, l’esterno offensivo di piede mancino necessario per completare l’organico. Successivamente sono sorti problemi legati alla buonuscita pretesa dal giocatore che hanno incrinato definitivamente i rapporti con la società etnea rappresentata dall’ad Lo Monaco, che non le ha mandate a dire instaurando con Fabrizio Rosina, fratello e agente del calciatore, un diverbio a colpi di dichiarazioni avvelenate rilasciate alla stampa. Dopo un mese di “trattative” le parti sono arrivate finalmente all’epilogo che consente al Catania di liberarsi di un ingaggio fuori portata che avrebbe potuto complicare enormemente la gestione tecnica ed economica della stagione che sta per cominciare.