Tutta la 9a giornata partita per partita

Lo stadio

Lo stadio "Angelo Massimino" di Catania 

La presentazione della nona giornata di campionato, con l’analisi di tutti gli incontri. Si parte sabato alle 18.00 con Sampdoria-Atalanta, mentre domenica la capolista Roma affronta la delicata trasferta di Udine e al Massimino di Catania arriva il Sassuolo per una sfida molto delicata in chiave salvezza .Lazio-Cagliari sarà il posticipo delle 20.30.

Questo grande campionato..
L’ ottava giornata di campionato ha regalato ai tifosi tante sorprese e nuovi record, partendo dagli undici calci dal dischetto fischiati in dieci partite (nove realizzati, due sbagliati, eguagliato il record assoluto della 13ma d’andata del torneo del 1950/51) e finendo con incontri che si sono decisi nei minuti finali o nei minuti di recupero in corso (Pinilla e Denis fanno saltare di gioia i tifosi all’ 84°), con clamorose rimonte (la Fiorentina dall’ 76° all’ 81° pareggia e ribalta il risultato contro la Juventus), con vittorie svanite al 92° e ritrovate al 95° (la Sampdoria prima subisce il goal del pareggio dal Livorno e dopo realizza dal dischetto il goal decisivo). E dulcis in fundo come non poteva mancare l’altalena del posticipo, con il Torino in vantaggio due volte, ripreso e superato dall’Inter, per poi acciuffare in extremis un pareggio in cui ormai non ci credeva più nessuno…
Beh che dire, questo pazzo, affascinante campionato ci regalerà emozioni fino alla trentottesima giornata. Fino all’ ultimo secondo.

..pazzo!
La nona giornata inizia sabato 26 ottobre, con due anticipi: alle 18 Sampdoria-Atalanta e alle 20.45 Inter-Verona.
I blucerchiati ottengono i 3 punti grazie a due calci di rigore (Eder prima, Pozzi poi) e conquistano la vittoria allo scadere, in una partita comunque da rivedere per analizzare gli errori commessi durante i novanta minuti. La squadra di Delio Rossi non ha giocato per gran parte del match, lasciando l’ iniziativa agli avversari amaranto, tanto sfortunati e imprecisi da non aver colto in pieno questa grande opportunità. Grazie comunque alla vittoria, la prima del torneo, i doriani risalgono in classifica, prendendo una bella boccata d’ossigeno.
All’ Atalanta invece è servita la sosta. Non era per niente facile battere una Lazio, seppur in crisi tecnico-tattica. Lo spirito nerazzurro ha inciso molto sul match disputato dentro le mura amiche e la squadra è riuscita a saper bilanciare in modo corretto la fase difensiva con quella d’attacco. Se Denis poi scatta sul filo del fuorigioco, lasciando i difensori al proprio posto, involandosi da solo contro il portiere, insaccando il pallone in rete, vuol dire che l’ Atalanta ha meritato la vittoria. Sei punti in classifica di differenza (12 nerazzurri, 6 blucerchiati), ma ne vedremo comunque delle belle..

Quasi nessuno, per non dire proprio nessuno, si poteva immaginare uno scontro diretto del genere valido per il quarto posto in graduatoria. Il Verona dei miracoli è a quota 16 punti in classifica, uno in più dagli avversari di turno, l’Inter. Mandorlini, grazie alla vittoria interna 3-2 contro il Parma, ha eguagliato Bagnoli; quarta vittoria casalinga consecutiva, come il magico Verona della stagione 1984-85, quando all’ epoca vinse anche il tricolore. Un segno, una casualità, chissà. Fatto sta che questo Verona ha proprio messo le ali, grazie anche al cuore e grinta di ogni singolo giocatore.
L’ Inter, dal canto suo, non sa se tirare un sospiro di sollievo oppure mangiarsi le mani; giocare quasi tutti i novanta minuti in dieci, subire il goal del distacco in tabellino per ben due volte, ribaltare il risultato nonostante tutto e farsi pareggiare all’ ultimo, non è per niente simpatico. Dopo una settimana storica, che ha sancito il passaggio di proprietà da Moratti a Thohir, l’Inter impatta in un campo difficile, non approfitta delle sconfitte di Juve e Napoli e contro il Verona deve necessariamente recuperare i punti persi strada facendo. Le assenze di Campagnaro e Alvarez sono state accusate dai compagni, che hanno comunque il merito di avere sfiorato la vittoria finale.

L’ anticipo domenicale vedrà scendere in campo Napoli e Torino. Gli azzurri non hanno saputo sfruttare, nel big-match contro la Roma, i clamorosi episodi capitati sottorete. L’ assenza di Higuain in fase offensiva si è fatta sentire, forse, oltremodo. Il Napoli visto all’Olimpico ha destato molte perplessità ( non ultime quelle di Diego Armando Maradona, il miglior realizzatore di sempre della storia partenopea e il miglior calciatore di tutti i tempi, presente all’ Olimpico): 2-0, sconfitta e -5 dalla capolista, che è la Roma. E’ arrivato, comunque, il pronto riscatto in Champions e questo ringalluzzisce tutto l’ambiente partenopeo.
I granata, invece, nello scorso match hanno sciupato una clamorosa vittoria che era a portata di mano. In superiorità numerica e per ben due volte in vantaggio nello score, la squadra di Ventura non è riuscita a tenere in equilibrio il match, che addirittura stava anche perdendo. Gli ultimi minuti di gara sono risultati ancora una volta decisivi ai torinesi, che, col punto conquistato, salgono a quota 10 punti in classifica.

Alle 15 si giocheranno match abbastanza delicati; Bologna-Livorno è uno di questi.
La sconfitta per 2-1 in casa del Sassuolo fa traballare la panchina rossoblù, attualmente occupata da Pioli. Ai felsinei non basta il solito Diamanti per cercare di recuperare le sorti del match: la squadra bolognese ha avuto anche tanta sfortuna, anche se non sono mancati i soliti errori difensivi.
Contro un Livorno amareggiato per la partita persa all’ultimo secondo dentro casa, il Bologna deve trovare nuovamente la vittoria per risalire in classifica e per non far esonerare Pioli.

L’ altra partita abbastanza delicata per la salvezza è senza ombra di dubbio Catania-Sassuolo. Tutte e due le squadre condividono la stessa posizione in classifica e gli stessi punti, cinque, ma se il Sassuolo ha trovato la prima vittoria storica nel campionato di serie A contro il Bologna per 2-1, il Catania ha perso l’ ennesima partita, contro il Cagliari 2-1, dopo essere passato in vantaggio all’ inizio con un bel goal di testa di Bergessio. Ma ancora una volta Legrottaglie è protagonista, in negativo; nel goal del pareggio si fa saltare facilmente da Ibarbo (la velocità del ragazzo a Catania la conoscono bene..), e dopo, sempre in un duello con Ibarbo, commette un fallo in area di rigore, punito dall’arbitro con rigore ed espulsione. I rossazzurri in dieci uomini rinunciano a giocare, cercando di difendere fino allo stremo il punticino, ma vengono puniti dal neo entrato Pinilla, che realizza il goal vittoria per i sardi. Zero punti portati a casa, una squadra accettabile solo per i primi 20 minuti di gioco e una posizione in classifica non consona alle proprie aspettative, hanno portato all’ esonero di Maran. La società etnea ha deciso per il cambio in panchina, affidandosi all’esperienza di Gigi De Canio, uomo abituato alle sfide salvezza. Nel match contro il Sassuolo, il nuovo mister si augura di trovare subito la vittoria, per iniziare a scalare posizioni importanti in classifica, mentre i neopromossi emiliani vogliono dare un seguito alla prima, bella vittoria di domenica scorsa. Di Francesco, dopo l’umiliante 0-7 patito contro l’Inter, sembra aver raddrizzato la baracca e 5 punti in 4 partite ne sono la dimostrazione.

Se da una parte una squadra come il Chievo produce molto poco sia dal punto di vista del gioco che del risultato, dall’altra parte troviamo una squadra come la Fiorentina che è l’esatto contrario. I clivensi, solo quattro punti in classifica, hanno collezionato quattro sconfitte consecutive, precipitando nella zona rossa della graduatoria, mentre i viola volano sulle ali dell’entusiasmo regalato loro dalla vittoria sulla Juve. Grande merito va dato ad uno straordinario e fantastico Pepito Rossi che, in un momento difficile per la sua squadra, si carica sulle spalle tutte le responsabilità e ribalta, in maniera clamorosa, con una grandissima tripletta, il risultato contro i piemontesi.
Il popolo fiorentino esulta di gioia dopo una partita rocambolesca e si vanta di avere attualmente il bomber della serie A (otto goal in otto giornate), mentre quello veneto deve necessariamente stare accanto alla squadra in questo momento difficile. Anche quella del Chievo è una panchina molto traballante. La partita di Verona sarà molto intensa.

La Roma è regina d’ Europa. La squadra giallorossa sta vivendo un momento magico: 8 partite, 8 vittorie, 22 goal fatti, 1 rete subita, +5 dalla seconda. Nessuno in Europa ha questi numeri, nemmeno Bayern, Barcellona, Real Madrid, PSG o Arsenal. Solo una nota negativa turba l’ottimo periodo: l’ infortunio del capitano Totti. Il numero 10 dovrà per un mese, e forse più, pensare a recuperare, per poi scendere nuovamente in campo ed aiutare i suoi compagni.
Comunque la squadra giallorossa, anche senza il capitano, ha fatto bene contro il Napoli; ci ha pensato Pjanic, ben due volte, prima con una bella punizione, dopo con un calcio di rigore. 2-0 contro una rivale per il titolo, 3 punti in classifica e primo posto consolidato. Con una Roma cosi in forma, l’ Udinese, che ha perso contro il Milan, deve compiere il miracolo per cercare un risultato positivo. La squadra di Guidolin non ha comunque sfigurato, in casa può diventare pericolosa anche per una capolista che viaggia con il vento in poppa.

Subire una clamorosa rimonta, nel calcio può succedere. Può succedere anche alla Juventus, che dalle stelle è passata, in pochissimi minuti, alle stalle. Da 0-2 e secondo posto solitario in classifica, a -2 dalla capolista, la squadra di Conte si è ritrovata sul 4-2 e secondo posto, a -5, condiviso col Napoli. Una Juve che al Franchi di Firenze non perdeva da 15 anni, non bastano i goal di Tevez e Pogba per continuare la striscia positiva in campionato, così come non basta il gol del momentaneo pareggio di Llorente per uscire indenni dal Bernabeu di Madrid: due sconfitte consecutive nell’arco di tre giorni sono troppe per gli obiettivi dei bianconeri.
Il Genoa vuole tentare il colpaccio allo Juventus Stadium: i rossoblù sono tornati alla vittoria grazie alla doppietta di Gilardino e alla ottima prestazione del ritrovato Marchese. Dopo quattro partite senza vittoria, Gasperini, ritornato nella panchina genoana dopo tre anni, ha preparato bene la gara, approfittando anche della sosta, correggendo e modificando gli errori commessi in passato. Chissà se..

Nonostante la sconfitta per 3-2, il Parma esce a testa alta dallo stadio di Verona. Una partita giocata bene, con un buon ritmo, condita anche dalle prestazioni positive di Parolo e Cassano (autori delle due reti). Ma il calcio è freddo, spietato e anche se una squadra gioca bene, non è detto che porti a casa il risultato: come è successo al Parma. Quando nella stessa azione Lucarelli colpisce la traversa e Rafael, estremo difensore del Verona, si lancia alla Spiderman per compiere una parata eroica su un colpo di testa di Felipe, forse si capisce che la vittoria non è destino che arrivi. Nove punti in classifica, a -2 dall’ avversario di turno, il Milan, con Cassano, ex non rimpianto, che vuol fare male ai suoi vecchi compagni.
La squadra rossonera, dopo una settimana di fuoco, trova una vittoria preziosissima in campionato, grazie alla rete, ancora una volta, di Birsa. I tifosi, nell’ anticipo contro l’ Udinese, gioiscono non solo per la realizzazione del proprio giocatore, ma anche per il ritorno, a San Siro, di un professionista che ha fatto la storia della squadra, Kakà. Con il rientro anche di Balotelli, possibilmente girerà anche la sorte: il Milan visto contro il Barcellona alimenta speranze di recupero verso i piani alti della classifica.

Posticipo delicato quello delle 20:45 tra Lazio e Cagliari. La squadra sarda non poteva chiedere di più nel weekend passato: ha riabbracciato i suoi tifosi nel proprio stadio, Sant’Elia, ed ha trovato una vittoria fondamentale contro il Catania. Ancora una volta decide Pinilla, ma la squadra deve ringraziare soprattutto Ibarbo che, per tutto l’ incontro, corre, lotta e recupera palloni importanti.
Questo discorso non si può fare per la Lazio. I biancocelesti non sono tornati alla vittoria, anzi hanno perso contro l’ Atalanta; dopo la vittoria interna contro il Catania, la squadra di Petkovic ha conquistato due punti nelle ultime tre giornate. Nel post gara contro i bergamaschi i nervi sono a fior di pelle, con il tecnico disposto a mettersi da parte. Tutto rientra, con la società che smentisce e rinnova la fiducia all’allenatore, fiducia che, sicuramente, non potrà prescindere da un successo contro i sardi. Nel calcio, niente è per sempre…