Tutta la 29a giornata partita per partita

 

La presentazione della ventinovesima giornata di campionato, con l’analisi di tutti gli incontri. Si inizia con i classici due anticipi del sabato, alle 18.00 Torino-Livorno, alle 20.45 Chievo-Roma e si conclude con i due posticipi domenicali delle 20.45 Catania-Juventus e Lazio-Milan. Il lunch match sarà Parma-Genoa, si gioca anche alle 18.30, in campo Napoli-Fiorentina.

Torino-Livorno: Un grande Livorno ha vinto il "quasi" spareggio contro il Bologna e ha fatto un grande passo avanti in classifica. Benassi e Paulinho firmano una vittoria importante in chiave salvezza, anche se le espulsioni di Mbaye e Emeghara priveranno i toscani di due pedine importanti dello scacchiere del tecnico Di Carlo. In una partita non di certo facile, i livornesi vorranno continuare a fare punti pesanti per cercare di risollevarsi in classifica. Il Torino, da parte sua, ha da sbollire la sconfitta (e la rabbia..) patita contro il Napoli in una gara stregata, che ha visto gli uomini di Ventura giocare sicuramente meglio degli azzurri e uscire sconfitti immeritatamente dal terreno di gioco. Il Toro infuriato difficilmente fallirà due volte di fila in casa...

Chievo-Roma: Coraggioso, ma sfortunato e poco incisivo. Questo e' stato il Chievo sconfitto la settimana scorsa dalla Fiorentina. La squadra di Corini è riuscita a mettere in difficoltà quella di Montella, ma non è stata capace di approfittare delle numerose palle goal sotto porta, con Paloschi che ha sbagliato varie occasioni prima di segnare il goal della bandiera. Il rigore parato quasi alla fine da Agazzi poteva dare la scossa ai clivensi, ma non è stato così, anzi pochi minuti dopo Gomez, in netto fuorigioco, chiude la partita con il goal del 3-1.
La Roma continua la sua corsa, batte l'Udinese, non senza fatica, e rintuzza l'assalto del Napoli (vittorioso sul filo di lana) al secondo posto. Grande protagonista della serata e' stato il portiere giallorosso De Sanctis, che ha negato più volte la gioia del goal ai friulani, consentendo alla sua squadra di conquistare i tre punti. Classico testacoda dunque, dove prevarrà chi avrà più fame di vittoria.

Parma-Genoa: Il Parma vola sulle ali dell’entusiasmo, senza nessuna voglia di mollare o addirittura fermarsi. Andare a San Siro e giocarsela contro il Milan (in crisi, e' vero, ma sempre Milan rimane..) è sempre difficile, ma le difficoltà diminuiscono quando uno splendido Cassano riesce a tirare fuori il meglio del suo repertorio, caricarsi la squadra sulle spalle e conquistare una vittoria che in termini europei vale platino: 4-2, 16 partite senza sconfitte, 46 punti e una partita da recuperare: sognare, a questo punto, e' d'obbligo.
Dentro le mura amiche la squadra di Donadoni riceve il Genoa di Gasparin, beffato nel finale di gara da una magia di Pirlo, ma che esce dal campo a testa alta per aver messo alle corde la capolista. Certo, il rigore calciato e sbagliato da Calaiò poteva dare un finale diverso all'incontro, però la squadra rossoblu può andare fiera ed orgogliosa per come ha affrontato l'armata bianconera, sia tecnicamente che tatticamente, dimostrando, se ancora ce ne fosse bisogno, che il ritorno del mister sulla panchina genoana e' stata la mossa più azzeccata da Preziosi quest'anno.
A Parma sarà dura. Per tutte e due le squadre.

Inter-Atalanta: Una bella Inter è riuscita a vincere lo scontro diretto, che valeva punti preziosi in chiave Europa, contro il Verona, giocando una partita veramente positiva, con un lavoro attento in fase difensiva (Handanovic riesce a non prendere goal per la terza partita consecutiva) e un cinismo efficace sotto porta, dove Jonathan risulta essere l'uomo in più: assist per Palacio e il goal del 2-0. Con il sesto risultato utile consecutivo, Mazzarri si candida in maniera importante per il rush finale del torneo. Se la squadra nerazzurra di Milano ha vinto in maniera straordinaria, quella nerazzurra di Bergamo ha annichilito la Samp di Mihajlovic.
Il team di Colantuono domina dal primo all’ultimo minuto di gioco, portando a tre le vittorie nelle ultime quattro gare. Carmona apre, Bonaventura chiude, Denis sigilla, mantenendo sempre il piede sull’acceleratore e non abbassando mai la guardia.
Contro l’ Inter i bergamaschi, forti della loro classifica tranquilla, scenderanno in campo per giocarsela, come sempre.

Bologna-Cagliari: Il Bologna del dopo Diamanti sembra una squadra seriamente candidata alla retrocessione: molle e senza nerbo, i petroniani vengono annichiliti a Livorno (con i padroni di casa in nove uomini...), precipitano in terzultima posizione e d'ora in poi dovranno imbastire un piccolo miracolo per mantenere la categoria. Contro il Cagliari e' fondamentale ritornare a conquistare quei tre punti che mancano dal lontano 8 di febbraio.
I sardi, dal canto loro, escono bastonati dalla sfida interna contro la Lazio: una brutta prestazione ha fatto si che la squadra sarda uscisse dal campo con una sconfitta sul groppone, vanificando quanto di buono aveva fatto nelle ultime tre giornate. Eroi in negativo Pinilla, errore decisivo dal dischetto, e Conti, ancora una volta espulso per doppia ammonizione. A Bologna non sarà facile.

Sampdoria-Verona: Non sono bastate le citazioni filosofiche del tecnico serbo alla vigilia del match contro l’Atalanta, la Sampdoria subisce un brutto stop, perdendo la partita per 3-0. Come se nel turno precedente nulla fosse accaduto, la Doria offre una prestazione veramente negativa senza, questa volta, avere nessun moto d'orgoglio, lasciandosi travolgere dalla furia nerazzurra. Niente di particolarmente grave, per carità, sono scivoloni che i genovesi, vista la classifica, possono permettersi, ma, sicuramente, Mihajlovic non avrà fatto salti di gioia. Ora toccherà al tecnico cercare di rimettere in carreggiata i suoi, a partire dalla gara con un Verona che sta vivendo il periodo più negativo del suo campionato.
La squadra di Mandorlini non vince dal 23 febbraio, 3-2 esterno contro il Livorno, da allora solo un punto conquistato e tanta delusione tra i sostenitori gialloblu che già facevano sogni europei. Un calo di tensione a questo punto della stagione con già l'obiettivo principale raggiunto ci può anche stare, ad ogni modo siamo sicuri che Mandorlini cercherà in tutti i modi di far rifiorire Toni e compagni.
Sarà una bella partita.

Udinese-Sassuolo: Una prova di orgoglio, carattere e coraggio. Dopo un primo tempo nero, chiuso in svantaggio, il Sassuolo ritorno in campo completamente trasformato e riesce a stravincere una gara su cui nessuno, ormai, avrebbe scommesso un soldo bucato. Con la vittoria contro il Catania, i neroverdi abbandonano l'ultimo posto (lasciato proprio ai rossazzurri) e si rilanciano nella lotta salvezza che ora li vede solo 3 punti lontani dall'approdo. Con il ritorno di Di Francesco in panchina, gli emiliani hanno conquistato 4 punti in due partite (scontri diretti per giunta..) e ad Udine confidano di poter proseguire la serie.
L'Udinese, sconfitta di misura e immeritatamente a Roma, non sembra però molto propensa ad immolarsi alla causa del team del patron Squinzi, anche perché i suoi tifosi, insieme alla società, desiderano vedere una squadra che onori fino in fondo il campionato, facendosi perdonare tutti i momenti negativi, e sono stati tanti, vissuti nell'ultima stagione.

Napoli-Fiorentina: Ci sono partite segnate sin dall'inizio, che hanno un loro destino e che niente e nessuno riuscirà mai a cambiare. Il Napoli dall'Olimpico di Torino doveva uscire vittorioso e, nonostante la bella partita dei granata, il loro meritare l'intera posta, alla fine così e' stato. Ora gli azzurri sono chiamati a mettere un sigillo definitivo al loro terzo posto, riuscire a vincere lo scontro diretto del S. Paolo equivale a raccogliere il doppio della normale posta in palio.
La Fiorentina in campionato è riuscita a ritrovare quella vittoria che mancava da inizio febbraio, battendo in una gara risultata difficile, sia dal punto di vista tecnico che mentale, un Chievo mai disposto ad arrendersi. Con i tre punti i viola sono riusciti a mantenere la quarta posizione, allontanando la minaccia portata da Intere Parma, squadre che rimangono comunque nella sua scia. Montella può finalmente tornare a sorridere, confortato dai goal di Gomez e dalle belle notizie che arrivano circa il recupero del suo pupillo Giuseppe Rossi.
Contro il Napoli sarà una partita importante, perché in ballo c’è l’Europa, e non solo quella di secondo piano...

Catania-Juventus: Un Catania dai due volti non è riuscito a conquistare nemmeno un punto contro una diretta concorrente per la salvezza, perdendo in maniera clamorosa una sfida importante e scivolando anche in ultima posizione. Il primo volto è quello di una squadra rossazzurra vogliosa, grintosa e coraggiosa, mentre il secondo è quello di una squadra debole, senza idee e impaurita.
Volti diversi o meno, rimane il fatto che nonostante l’iniziale vantaggio siglato da Bergessio, gli etnei sono stati presi a pallonate nella seconda frazione di gioco, subendo una debacle sia fisica, che mentale, oltre che nel punteggio. In un momento difficile come quello rossazzurro ci vorrebbe come il pane un segno di riscossa, riscossa che potrebbe arrivare contro una squadra di prima fascia.
Sogni o meno, la squadra di Maran dovrà a tutti i costi cercare di fare punti importanti dentro casa contro la Juventus.
Juventus, appunto. Quella squadra che sta macinando punti su punti, che punta decisamente a quota 100, che ha ormai appiccicato sul petto il terzo scudetto consecutivo, 64 goal fatti e 19 subiti, 18 gare vinte nelle ultime 20 disputate: una vera e propria macchina da guerra.. E che la stagione ti sorrida te ne accorgi quando vinci partite (come quella col Genoa) dove hai sofferto non poco: mai mollare e' il motto di Conte, anche quando il traguardo e' assai vicino.

Lazio-Milan: Una grande Lazio ha vinto meritatamente la sfida contro il Cagliari. Lulic apre, Keita chiude le danze e la squadra fa un bel balzo in classifica, facendo tornare il sorriso a tutto l'ambiente, nella speranza di poter acchiappare in extremis il treno europeo.
Per il Milan invece crisi profonda, profondissima. Dopo l’eliminazione in Champions League contro l’Atletico Madrid la squadra rossonera ha perso la fiducia di una parte di sostenitori che si e' fatta sentire tramite comunicati rivolti alla società e ai calciatori, disertando lo stadio nella partita contro il Parma. Seedorf ha subito la settima sconfitta in dodici partite e solo a marzo quattro partite sono finite con relativi ko. All'Olimpico e' necessario invertire la rotta per cercare di realizzare un miracolo in classifica, miracolo senza il quale il futuro appare alquanto problematico.