Tutta la 24a giornata partita per partita

Maxi sfida al

Maxi sfida al "Franchi" di Firenze 

La presentazione della ventiquattresima giornata di campionato, con l’analisi di tutti gli incontri. Turno spezzettato in vista degli incontri europei. Si inizia venerdì con Milan-Bologna e si chiude lunedì con lo scontro diretto valevole per l’ Europa tra Verona e Torino. Big match sarà l’incontro di sabato sera Fiorentina-Inter, mentre le squadre che lottano per la salvezza affronteranno partite delicate.

Una giornata particolare quella che si disputerà lungo l'arco di quattro giorni. Per gli impegni europei delle squadre italiane, il ventiquattresimo turno si apre venerdì sera e si chiude lunedì sera, con anticipi e posticipi studiati appositamente per cercare di dare il giusto tempo di recupero ai giocatori, nella speranza di poter andare più avanti possibile nelle competizioni europee, in modo da avanzare nel ranking continentale che, al momento, non sorride all’ Italia.

Milan-Bologna: Le prime porte che si apriranno in questa giornata saranno quelle del "Meazza” di Milano, dove oggi alle 20.45 i rossoneri di casa ospiteranno il Bologna.
Dalle lacrime di sabato scorso alla riscossa di questa sera. Supermario Balotelli, forse, alla fine tanto super non è perché, come tutti gli essere umani, ad una semplice emozione si lascia andare alle lacrime, come appunto uno qualunque, anche forse per scaricare tensione e delusione.
Il Milan a Napoli ha fatto vedere cose positive, come dichiarato dallo stesso tecnico rossonero, anche se comunque il risultato è stato negativo, nonostante il goal iniziale siglato dall’ esordiente Taarabt. Kakà e compagni si fermano in campionato, ma dentro le mura amiche contro il Bologna devono necessariamente ripartire, conquistando obbligatoriamente i tre punti.
Tre punti che, clamorosamente, gli emiliani si sono messi in saccoccia a Torino: i rossoblu, dopo la partenza di Diamanti, si sono aggrappati a Cristaldo che sorprende tutti e sigla la sua prima doppietta italiana, facendo prendere una bella boccata d’aria a tutti i suoi tifosi, allontanandoli, momentaneamente, dalla zona retrocessione.
Una squadra che cerca di riscattarsi contro una squadra che vuole riconfermarsi. Si inizia col botto!

Fiorentina-Inter: L’ anticipo del sabato sera vedrà scendere in campo la viola, fresca fresca di vittoria, contro l’ Inter che ha forse scacciato via, con difficoltà, tutti gli acciacchi.
La squadra di Montella si vuole ripetere davanti al suo pubblico dopo aver conquistato bottino pieno la settimana scorsa contro l’ Atalanta. L’assenza del capocannoniere Rossi si fa sentire, dal momento che per sbloccare la partita serve più attenzione e concentrazione, e nel turno passato ci sono voluti i goal di Ilicic, su punizione, e di Wolski, in contropiede, a tempo scaduto per vincere, ma questa volta contro l’Inter i tifosi toscani si aspettano anche i goal dell’attaccante mitra-Matri e del ritrovato Gomez, che può benissimo essere considerato un acquisto del mercato di gennaio.
La squadra nerazzurra invece è riuscita a sbloccarsi e a tornare alla vittoria, cosa che non accadeva dal derby contro il Milan, precisamente il 22 dicembre, quasi un mese e mezzo fa. Contro il Sassuolo Mazzarri ha schierato dal primo minuto il nuovo arrivato Hernanes, insieme al ripescato Guarin, affidandosi alla coppia d’attacco Palacio-Milito; con tanta sofferenza e dopo tanti goal sbagliati sotto porta da parte de “El Principe”, e' stato necessario un goal di testa di Samuel (ciliegina sulla torta del suo rientro) per avere la meglio sui neroverdi.
Hernanes è sembrato un po’ spaesato, ma tutto normale, mentre il chiacchierato Guarin ha disputato una partita tranquilla, come se due settimane fa nulla fosse accaduto.
L’Inter riparte da quel colpo di testa di Walter, che ha messo tutta la sua forza per spingere il pallone in rete, come se stesse cacciando via tutti i malanni accusati dalla squadra. E l'altro Walter, quello che siede in panchina, cercherà di trovare il colpaccio a Firenze, per dare un chiaro e forte segnale alla classifica.

Catania-Lazio: Partita di fuoco quella che si disputerà al “Massimino”. Un consiglio a tutti i tifosi rossazzurri: svegliatevi presto e recatevi allo stadio per assistere ad un match importantissimo. Per pranzo domenica a tavola ci sono i 3 punti! Mai quanto ora il Catania chiede aiuto al suo pubblico.
La squadra di Maran viene da 3 risultati utili consecutivi, non accadeva da tanto tempo (precisamente dal 19 maggio 2013, ma allora i risultati positivi furono 4), e sul proprio terreno cercherà di conquistare il quarto risultato utile, magari quella vittoria sfuggita per un soffio domenica scorsa a Parma, dove i rossazzurri hanno disputato una buona partita e sono stati bloccati dalla traversa colpita prima da Barrientos, poi da Bergessio e dal salvataggio di Gobbi su Izco in extremis. Il Catania riparte da lì. Riparte per la vittoria, perché la salvezza dista solamente 2 punti. Una partita. Una vittoria. Per la classifica, per la salvezza, per la città.
Pure i tifosi della Lazio vogliono conquistare i 3 punti, soprattutto dopo il buon derby disputato contro la Roma. Si buono, perché la difesa biancoceleste ha resistito ai super attacchi offensivi giallorossi e questo 0-0 nella stracittadina (non accadeva dall’ aprile 2007) dà continuità alla squadra di Reja. Quest’ultimo ha anche ritrovato, dopo mesi di squalifica, Mauri (ultima partita giocata il 26 maggio proprio contro la Roma nella finale vinta di Coppa Italia) e da adesso parte la caccia a quel quinto posto, distante appena 4 punti, che vale l’ Europa League.

Atalanta-Parma: La vittoria interna contro il Napoli aveva fatto sognare un’altra vittoria a Firenze. Così non è accaduto, ma i tifosi nerazzurri non rimpiangono nulla e si godono una posizione in classifica che regala tranquillità, soprattutto in chiave salvezza.
Con 10 punti di distacco rispetto alla terz’ultima, tutto l'ambiente nerazzurro non può che ritenersi soddisfatto, e anche l'alternanza di vittorie e sconfitte può essere vissuta e gestita con la massima serenità, serenità che consentirà agli uomini di Colantuono di giocarsi le rimanenti 15 gare a viso aperto.
A fare visita agli orobici sarà quel Parma reduce dal mezzo passo falso interno contro il Catania (ed e' andata pure bene...), Parma che vorrà riprendere il cammino per l'avvicinamento alla zona Europa League e che di conseguenza cercherà di far suo l'incontro. Due squadre tranquille, che esprimono un buon calcio e che faranno divertire coloro i quali seguiranno la gara.

Cagliari-Livorno: “In Italia guidavo una 500, qui in Inghilterra guido una Ferrari." Così il Cagliari è stato liquidato dall’ex patron Cellino, entusiasta della nuova avventura inglese con quel Leeds fresco di acquisto.
I tifosi sardi non digeriranno bene questa frase pronunciata da chi, ventidue anni fa, comprò la loro squadra promettendo mari e monti. Una storia che finisce porta poi sempre ad un nuovo inizio. E siccome il nuovo inizio ancora non e' dato sapere (Qatar?), i tifosi rossoblù pensano al presente, nella speranza che il domani porti novità importanti.
Contro la Sampdoria è arrivata una sconfitta per certi versi immeritata, ma con questi problemi societari ed un futuro alquanto incerto, i giocatori cercheranno di dare il massimo davanti ai loro tifosi per spazzare via questa brutta aria viziata. Non sarà una partita facile, in quanto ospiteranno un Livorno fresco di sconfitta interna e con una posizione in graduatoria che certamente nessuno invidia. La squadra di mister Di Carlo sembra rientrata nei suoi canoni abituali dopo l'euforia portata dal cambio in panchina e dall'arrivo di qualche nuovo giocatore, e in Sardegna cercherà di tornare a fare punti per cercare di dare uno scossone alla classifica.

Genoa-Udinese: Antonelli da una parte, Di Natale dall’altra. Genoa e Udinese riscoprono il sapore della vittoria. I friulani hanno dato continuità alla vittoria esterna di Bologna, mentre i genoani hanno riscattato la sconfitta del derby.
Se da una parte il Genoa ha cancellato il brutto inizio di campionato, assestandosi in un centro classifica tutto sommato consono alle proprie possibilità, dall’altra l’Udinese ha trovato due vittorie fondamentali per allontanarsi dalla crisi e dalla zona retrocessione, anche perché la situazione si stava facendo veramente pesante intorno a Guidolin. Ritorna a segnare anche Totò e grazie ai suoi goal Udine prende una boccata d’ossigeno: il cannoniere bianconero vorrà riconfermarsi anche a Genova ( si dice “non c’è due senza tre..”), ma contro una squadra rossoblù comunque in forma, sarà oltremodo difficile. Staremo a vedere.

Juventus-Chievo: Conte..nto? No, deluso. Al massimo. Antonio Conte è una furia e non poteva essere diversamente dopo la partita di Verona. Una vittoria che poteva chiudere (visto il risultato della Roma) il campionato, si è trasformata in un rocambolesco pareggio che ha fatto rimanere tutto invariato. Ma forse non sono i punti di distacco a far perdere le staffe al tecnico bianconero, e neanche il passo falso che lo ha visto bloccarsi, perché nel calcio può succedere, bensì il modo per come e' arrivata la rimonta gialloblu, rimonta che riporta in mente un altro disastro (quella volta completo...) targato Firenze. E buon per la squadra che ha limitato i danni, perché altrimenti Conte non si sarebbe accontentato di una semplice ramanzina nel canonico lunedì di riposo.
Calo di concentrazione o battuta d’arresto non interessa, contro un Chievo disperato che cerca punti salvezza importantissimi, la Juventus dovrà necessariamente trovare la vittoria per dimenticare subito la partita contro l’altra squadra di Verona, l’Hellas. Ma non sarà appunto facile perché la squadra di Corini giocherà a testa alta questo match per cercare di conquistare più punti possibile. A tutte e due serve la vittoria per il riscatto.

Sassuolo-Napoli: Inler, Higuain, Higuain: per tutta la notte i tifosi del Napoli avranno sognato i tre goal della riscossa contro il Milan. Questa partita ci voleva per ripartire, ed è caduta a pennello, anche per lo spettacolo visto in campo che ha premiato la squadra che più meritava di vincere. Attenzione, il Napoli ancora non è guarito del tutto, ma probabilmente questa gara ha dato le motivazioni giuste a tutti i calciatori per affrontare al meglio una trasferta tanto delicata quanto difficile. E si, perché il Sassuolo cercava la scossa a San Siro contro l’Inter, invece se ne è tornato a casa con una sconfitta e con una posizione in classifica di conseguenza peggiorata.
Nel girone di andata questa partita finì 1-1, con Zaza che trafisse la porta partenopea, permettendo alla sua squadra di conquistare un punto d’oro. Adesso un punto non basta alla squadra di Malesani, come non basta a quella di Benitez: entrambi i mister avranno detto ai loro giocatori di scendere in campo non solo per giocare bene, ma anche per conquistare la vittoria. Sulla carta sembra facile pronosticare il risultato finale, ma sul rettangolo verde nulla è scontato.

Roma-Sampdoria: L’occasione è di quelle sprecate, senza ombra di dubbio, ma forse quando nei maxi schermi è comparso il pareggio in extremis del Verona contro la Juventus, tutti i romanisti avranno fatto un mezzo sorrisetto e tirato un sospiro di sollievo. Tutto resta invariato allora. Una partita da recuperare, nove punti di distacco dalla prima e quattro in più sulla terza.
Domenica alle 20.45 la squadra di Garcia dovrà fare i conti contro la tosta Sampdoria di Mihajlovic, e questa volta i tre punti sono fondamentali per poter restare sempre sulla scia della capolista. Totti&C. non sono riusciti a scardinare la difesa biancoceleste, anzi c’erano riusciti una volta siglando il goal con Gervinho, goal poi annullato per fuorigioco. E' comunque perfettamente inutile stare a recriminare, è meglio guardare il bicchiere mezzo pieno e constatare che nonostante tutto la Roma c’è ancora per il tricolore.
La squadra blucerchiata ha vinto contro il Cagliari con il minimo scarto e cercherà di mettere i bastoni tra le ruote ai giallorossi, come è successo con Pazzini anni fa proprio all’ Olimpico. Lì la storia era diversa, la classifica era diversa, i tempi erano diversi, ma tutti i romanisti comunque hanno ancora in mente quella sconfitta subita che costò lo scudetto alla squadra di Ranieri. Totti e compagni vogliono la vittoria, mentre i doriani cercheranno di avvicinarsi a quota 30. Sarà un caldo match.

:Verona-Torino L’ultimo match che si disputerà lunedì alle 20.45, chiuderà questa ventiquattresima giornata di campionato e vedrà scendere in campo due squadre che hanno una cosa in comune: il buon calcio.
Da una parte c’è il Verona, che ormai non è più la sorpresa del campionato, dato che ha messo radici nelle parti alte della classifica e sta crescendo sempre più, confermando, match dopo match, di meritare l'ottima classifica, mentre dall’ altra parte c’è il Torino che, nonostante la sconfitta subita contro il Bologna, dal Verona dista 3 punti e sciorina un gioco molto piacevole a vedersi. Sarà uno scontro diretto valevole per l’Europa, perché se la squadra di Mandorlini condivide con l’Inter il quinto posto in classifica con 36 punti, quella di Ventura e' a quota 33, praticamente a un tiro di schioppo. L’ Hellas è carichissima per aver fermato la capolista Juventus all’ultimo secondo, mentre il Toro è amareggiato per la sconfitta subita.
Ma non bisogna pensare al passato, ma guardare al presente. Perché questa partita vale anche per il futuro.