Trapani-Catania 1-0: un gioiello di Tulli spedisce i rossazzurri a -4 dal secondo posto

Il capolavoro di Tulli

Il capolavoro di Tulli 

Il racconto della gara del 'Provinciale' fra il Trapani e il Catania.

TURNO CRUCIALE
Prima contro terza, seconda contro quarta. Sarà un mercoledì cruciale per il Girone C di Serie C con le prime quattro della classe impegnate in due scontri diretti che potrebbero segnare il passo. Al “Provinciale” di Erice il Catania di mister Andrea Sottil è atteso dalla ‘prova del 9’ dopo il 3-0 inflitto alla Casertana domenica scorsa. Gara delicata al cospetto di un Trapani, reduce dallo scialbo 0-0 di Bisceglie, che vanta il miglior rendimento offensivo del campionato: 11 vittorie e una sconfitta. In contemporanea, alle ore 20.30, al “Menti” di Castellammare, la capolista ospiterà l’arrembante Catanzaro di Auteri.

DIREZIONE DI GARA
Direzione di gara affidata al signor Matteo Marchetti della sezione A.I.A. di Ostia Lido. Il ‘fischietto’ laziale sarà coadiuvato dagli assistenti Alessandro Salvatori e Marco Della Croce entrambi appartenenti alla sezione di Rimini. Per Marchetti si tratta del quinto incrocio col Catania. Bilancio in negativo: due sconfitte (a Matera nella scorsa stagione ed a Potenza in quella attuale), un pareggio (Catania-Fidelis Andria 0-0 nel dicembre 2016) e la vittoria in Coppa Italia con l’Akragas per 6-0.

LE SCELTE INIZIALI
In casa granata mister Vincenzo Italiano dovrà fare a meno in difesa di Scrugli e degli ex rossazzurri Garufo e Ramos. Al rientro, dopo aver scontato un turno di squalifica, l’attaccante Ciccio Fedato, altro ex Catania. Nel 4-3-3 Dini fra i legni; quartetto difensivo composto da Costa Ferreira, Pagliarulo, Scognamillo e Da Silva; Aloi, Taugordeau e Corapi in mediana; in avanti Ferretti, Evacuo e Fedato.

Infermeria piena nel Catania con ben sei defezioni: ai ‘soliti’ Ciancio, Rizzo e Llama, si sono aggiunti Lovric (distorsione alla caviglia destra rimediata in allenamento), Di Grazia (risentimento muscolare) e Liguori (febbre). Confermato lo stesso 4-3-1-2 che ha steso la Casertana domenica scorsa, con Pisseri in porta; Calapai, Aya, Silvestri e Baraye in difesa; Biagianti, Bucolo e Carriero in mediana; Lodi sulla trequarti; Marotta e Di Piazza. In panchina, a sorpresa, nonostante non figuri nell'elenco dei convocati, Vincenzo Sarno.

FORMAZIONI UFFICIALI
TRAPANI (4-3-3): Dini; Costa Ferreira, Pagliarulo, Scognamillo, Da Silva (dal 46' Franco); Aloi (dall'87' Toscano), Taugordeau, Corapi; Ferretti (dal 71' Nzola), Evacuo, Fedato (dal 13' Tulli). A disp.: Cavalli, Ferrara, Da Silva, Mulè, Lomolino, Tolomello, Franco, Toscano, Girasole, Nzola, Dambros, Mastaj, Tulli. All: Italiano

CATANIA (4-3-1-2): Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Baraye; Biagianti (dall'80' Brodic), Bucolo (dal 65' Angiulli), Carriero (dal 68' Manneh); Lodi; Marotta, Di Piazza (dal 68' Curiale). A disp.: Pulidori, Bonaccorsi, Esposito, Marchese, Sarno, Valeau, Angiulli, Manneh, Brodic, Curiale, Mujkic. All: Sottil

ARBITRO: Matteo Marchetti di Ostia Lido.

ASSISTENTI: Alessandro Salvatori e Marco Della Croce di Rimini

RETI: Tulli al 56'

AMMONITI: Marotta, Silvestri e Corapi

ESPULSI: Nzola al 91'

RECUPERO: 1' pt;

INDISPONIBILI: Scrugli, Ramos e Garufo; Ciancio, Rizzo, Llama, Sarno, Lovric, Di Grazia e Liguori

SQUALIFICATI: -

DIFFIDATI: Curiale

CRONACA
Serata tipicamente invernale al “Provinciale” di Erice con folate di vento freddo e temperatura attorno agli undici gradi. Buona la cornice di pubblico nonostante il giorno feriale, circa un duecento i tifosi catanesi presenti nel settore ospiti. Trapani in campo con la tradizionale divisa interamente granata con risvolti bianchi, risponde il Catania in maglia bianca con banda trasversale rossazzurra, pantaloncini e calzettoni bianchi con risvolti rossazzurri.

PRIMO TEMPO
Ritmi di gioco subito abbastanza elevati con il Trapani che, come impone il copione, prova a prendere le redini del match. Primi dieci minuti senza grossi spunti di cronaca, nel Trapani spicca la posizione strategica di Costa Ferreira, esterno basso di destra con ampie licenze offensive. Al tredicesimo primo cambio ‘forzato’ per i padroni di casa: fuori l’ex Fedato (probabile stiramento), dentro Tulli. Al quattordicesimo occasionissima per il Catania: errato disimpegno in piena area di Taugordeau, recupero del pallone di Biagianti sulla trequarti granata, passaggio di prima per Lodi che dal dischetto dell’area di rigore impegna severamente Dini che si rifugia in corner. Dagli sviluppi del tiro della bandierina, cross teso del numero 10 rossazzurro allontanato coi pugni da Dini. Ritmi gara adesso più bassi rispetto alle prime fasi. Al ventunesimo risposta del Trapani assai pericolosa: cross teso dalla destra di Costa Ferreira, perfetto inserimento di Tulli, piattone al volo dell’attaccante granata che si perde di poco fuori alla sinistra di un immobile Pisseri. Partita molto tattica, con le due squadre che si bloccano a vicenda in mediana. Al quarantesimo occasione potenziale per il Catania, nata dagli sviluppi di un calcio piazzato battuto sulla trequarti sinistra da Lodi: pallone radente, non intercettato per un soffio da Silvestri ed Aya, che finisce in corner dopo un tocco di un difensore granata. Dal corner successivo, battuto sempre da Lodi, colpo di testa di Silvestri, sul secondo palo, col pallone che tocca la rete esterna. Risposta granata al 44 con una violenta conclusione dalla distanza di Taugoredeau, sempre da piazzato, smanacciata in angolo da un attentissimo Pisseri. Decretato un minuto di recupero. All’ultimo secondo di recupero Biagianti guadagna un calcio di punizione dai trenta metri. L’arbitro Marchetti, tra le proteste dei giocatori del Trapani, lascia battere. Dagli sviluppi del piazzato, battuto dal sempre insidioso Lodi, uscita errata di Dini, pallone che sbatte sulla testa di un difensore granata e finisce fra i piedi dell’accorrente Carriero che da due passi, a porta sguarnita, cicca clamorosamente la palla. Occasionissima per il Catania proprio sul duplice fischio. Squadre negli spogliatoi sullo 0-0, stesso risultato al “Menti” di Castellammare di Stabia.


SECONDO TEMPO
Squadre nuovamente in campo per i secondi quarantacinque minuti di gioco. Nel Trapani subito un cambio, il secondo della partita, fuori Da Silva dentro l’ex Siracusa Franco. Nessuna modifica apportata da Sottil. Secondo tempo che riparte cinque minuti più tardi rispetto alla gara del “Menti” fra Juve Stabia e Catanzaro, altro big match di giornata. Al 5’ spettacolare gol in rovesciata di Ramzi Aya annullato dall’arbitro per un evidente fuorigioco dello stesso numero 4 rossazzurro. Risposta del Trapani, due minuti più tardi, dagli sviluppi di un corner: traversone di Corapi, stacco di Evacuo, colpo di reni di Pisseri che smanaccia il pallone sopra la traversa. Fase di gioco in un cui il Trapani spinge in cerca del gol, collezionando tiri dalla bandierina. È il prologo al gol dei granata che arriva all’undicesimo con una spettacolare rovesciata di Giacomo Tulli su perfetto traversone dalla destra di Costa Ferreira. Trapani 1, Catania 0.La rete del numero 23 trapanese mette fine all’imbattibilità di Pisseri, arrestandola a 371 minuti. Due minuti più tardi altro gol annullato al Catania: tiro velenoso dalla distanza di Carriero, respinta difettosa di Dini, tap-in vincente di Di Piazza colto in evidente fuorigioco: si rimane sull'1-0 per i granata. Al diciottesimo calcio di punizione del solito Lodi, battuto nei pressi del vertice alto dell’area trapanese, pallone che sbatte sul palo a portiere battuto. Catania sfortunato. Al ventesimo primo cambio nel Catania: fuori Bucolo, dentro Angiulli. Al ventiquattresimo doppio cambio nel Catania: fuori Di Piazza e Carriero, dentro Curiale e Manneh. Squadra rossazzurra che ritorna al 4-3-3 con Lodi in cabina di regia insieme a Biagianti e Angiulli; tridente composto da Marotta, Curiale e il gambiano. Spinge il Catania in cerca del pareggio. Due minuti più tardi cambio nel Trapani: fuori Ferretti, dentro Nzola. Al 72' primo cartellino giallo del match, a rimediarlo è Marotta per un fallo su un difensore granata. Al 29’ percussione interna di Baraye, sinistro in corsa dalla distanza col pallone che si perde a meno di un metro alla sinistra di Dini. A tredici dal termine occasione d’oro per il Catania: sventagliata del ‘solito’ Lodi per Manneh, tiro-cross del gambiano quasi dai pressi della linea di fondo, deviazione sul secondo palo di Curiale col pallone che si impenna e finisce fuori. Minuto 35, mister Sottil si gioca il tutto per tutto inserendo Brodic al posto di Biagianti, Catania col 4-2-4 con Angiulli e Lodi in mediana. Due minuti dopo giallo sventolato a Silvestri. Minuto 41, doppia clamorosa occasione gol per il Catania nel giro di venti secondi: prima il numero 11 rossazzurro spara di destro sul corpo di Dini, la respinta del portiere di casa è raccolta da Brodic che rimette subito il pallone in mezzo, sul secondo palo interviene di testa ancora l’ex trapanese mirando oltre la traversa. A tre minuti dalla fine cambio nel Trapani: fuori Aloi, dentro Toscano. Finale di partita assai vibrante, ci prova Marotta, all'89', con un destro dalla distanza parato da Dini. Sul ribaltamento di fronte lancio lungo della difesa granata, uscita di Pisseri sulla trequarti che prima anticipa Nzola e poi si fa rubare il pallone da Tulli, con quest’ultimo che spara dalla distanza a porta vuota mandando sopra la traversa. Al primo dei quattro minuti decretati dall’arbitro Marchetti rosso diretto sventolato in faccia a Nzola per una gomitata a Marotta. Al novantaquattresimo giallo per Corapi per un fallo su Baraye a metà campo. Dagli sviluppi della punizione solita palla lunga di Lodi in mezzo all'area con pronta respinta della difesa granata, un secondo più tardi il triplice fischio di Marchetti sancisce la fine delle ostilità. Il derby siciliano del “Provinciale” termina con la vittoria del Trapani. In virtù del successo, e del concomitante 0-0 fra Juve Stabia e Catania, i granata di mister Italiano si portano a -6 dalla vetta occupata dai campani, rafforzando, allo stesso tempo, le distanze da Catanzaro e Catania. Sconfitta pesante per i rossazzurri che scivolano a -10 dalla vetta, -4 dal secondo posto e a -1 dal terzo.