Ternana-Catania, ex: tanta roba…

Attilio Tesser, attuale mister ternano, dal passato rossazzurro...

Attilio Tesser, attuale mister ternano, dal passato rossazzurro... 

Consueto viaggio alla riscoperta dei "doppi ex" presenti e passati. Punta ricca di personaggi indimenticabili...

La storia negli almanacchi
Il fascino dell’ex. Il fascino di nomi che, alla sola lettura, rievocano una valanga di aneddoti, un mix di rimpianti, rimorsi, dolci pensieri, emozioni sopite e pensieri che ormai rimossi. Il fascino dell’ex, passato ed attuale.

Passato: da Antenucci a Zeli
Prosegue senza sosta il nostro viaggio alla riscoperta dei calciatori che hanno indossato sia la casacca rossazzurra sia quella dell’avversario di turno. Questa settimana, in vista della gara contro la Ternana, l’elenco dei “doppi ex” si presenta a dir poco straripante. Rigorosamente in ordine alfabetico ecco i vari: Mirco Antenucci (19 reti in 41 gare in rossoverde nella passata stagione); il centrocampista Ciro Bilardi (al Catania nella stagione 1983/84); Pierpaolo Bresciani, giunto a Catania nel gennaio 2001 proprio dalla Ternana; stesso discorso per Cristian Bucchi, due reti e tanta sfortuna nel 2002/03; Ezio Brevi, perno della Ternana di Delneri degli anni ’90 prima di conquistare la Serie A col Catania; l’attaccante Giovanni Calvani, rossazzurro nella stagione 1947/48; il mediano Alessandro Colasante; il difensore Marino D’Aloisio, rossazzurro nella stagione 1990/91; Paolo Dall’Oro venti partite in rossazzurro nella stagione 76/77; la “meteora” David Giubilato, roccioso difensore a Catania nel 2001; altro componente del reparto arretrato il “buon” Alberto Grossetti (stagione 68/69); sempre negli anni ’60 ecco i “gregari” Graziano Landoni e Domenico De Amicis, entrambi centrocampisti. In tempi più recenti ecco Salvatore Miceli: 17 presenze e una rete siglata proprio alla Ternana nella stagione 2004/05. Salvatore Monaco: 46 presenze e 4 reti dal 2002 al 2004in rossazzurro prima del passaggio in Umbria nel 2006. Passaggio inverso per il centrocampista Franco Panizza: 58 presenze tra le Fere prima di collezionarne 65 ( e 3 reti) in rossazzurro dal 1975 al 1977. Claudio Pelosi: 17 reti in 87 gettoni, tra il 1990 e il 1993, con la casacca etnea prima del parentesi poco soddisfacente di Terni. In pochi sanno che la lunga carriera italiana del funambolico argentino Adrian Ricchiuti (rossazzurro dal giugno 2009 al giugno del 2013 per un totale di 86 presenze e 4 reti) è partita proprio da Terni: prelevato dalla dirigenza umbra nel 1992, Ricchiuti ha debuttato nel professionismo italiano con la casacca rossoverde nella C2 1994/95. Altro attaccante è Orlando Rozzoni: 6 reti in 14 gare nella stagione 1964/65. Più rossoverde che rossazzurro per la punta Gabriele Scandurra: 5 presenze senza alcuna rete a Catania nel 2004, 28 gettoni e 5 reti in Umbria tre anni più tardi. Passato, recentissimo, per il centrocampista catanese Fabio Sciacca, alla Ternana con pochissima fortuna nella scorsa stagione. Altro difensore Fortunato Torrisi: in Sicilia nell’annata 1983/84, in Umbria nel biennio 1986/88. Menzione particolare per il centrocampista livornese Mauro Vaiani: arrivato a Catania nel 1966 – dopo una positiva stagione alla Ternana – indossò il rossazzurro fino al 1971, collezionando 144 presenze, 4 reti e una promozione in Serie A. Storia poca fortunata per l’attaccante ternano Riccardo Zampagna e l’Elefante: 18 presenze, 3 reti e tante incomprensioni tecniche con mister Simonelli nella C1 1999/2000; stagione trionfale con la casacca rossoverde con 21 reti in 41 gare nel campionato cadetto 2003/04: profeta in patria. Infine, ecco la punta Gianfranco Zeli: 2 reti e 5 presenze nel Catania nell’amara stagione 1973/74 conclusa con la retrocessione in C1. Tanta roba, insomma. E non finisce qui…

 Vincenzo Guerini, tecnico indimenticabile...

Vincenzo Guerini, tecnico indimenticabile... 




Una panchina “lunga”
Attilio Tesser, attuale mister della Ternana, è soltanto l’ultimo tecnico di una ricca serie di “doppi ex” della panchina. Il più celebre è senza ombra di dubbio il “buon” Guido Mazzetti, calciatore umbro nel 1939/40, allenatore rossazzurro a più riprese. Tante riprese, tantissime: 22 panchine nella stagione 1973/74 prima dell’esonero; onta della retrocessione cancellata dalla salvezza in cadetteria conquistata nel 1975/76 quando subentrò a Rubino a quattordici giornate dal termine. Dopo una parentesi nella sua Livorno ecco la terza parentesi etnea: stagione 1977/78, Serie C1: ancora un arrivo in corsa concluso con l’amara sconfitta nello spareggio di Catanzaro contro la Nocerina. Il quarto capitolo, quello più lungo, nel biennio 1980/82, tra la carica di direttore tecnico ed allenatore fa da “precursore” a Gianni Di Marzio. Infine, il duetto con Antonio Colomban nel campionato cadetto 1985/86. Altro pezzo di storia indimenticabile è Piero Cucchi, protagonista da calciatore con la maglia rossoverde tra il 1969 e il 1972 con tanto di promozione in massima serie: 73 presenze e 9 reti, una delle quali segnate al Catania nell’allora vecchio Cibali; gol che valse la vittoria umbra nel marzo 1970. Dispiacere ampiamente alla tifoseria rossazzurra cancellato da tecnico con la promozione in C1 del 1999. Altri calciatori ternani diventati tecnici etnei: Riccardo Carapellese ( allenatore etneo anni ’50), Mario Russo (al Catania nella C2 95/96), Stefano Colantuono (giocatore rossoverde stagione 1983/84, mister rossazzurro vent’anni più tardi) e Gianluca Atzori(rossoverde nel biennio 1991/93). Passato tra le Fere anche per il catanese Salvatore Bianchetti, tecnico della Primavera rossoverde nella stagione 2005/06. Altro tecnico indimenticabile – di cui parleremo più avanti – è sicuramente Vincenzo Guerini. Infine, Agostino Iacobelli ex calciatore rossoverde e inseguito vice allenatore proprio del “Guerra” nel 2001.


Gli indimenticabili: Silvestri, Mastro e Cordone, ricordi da promozione
In cima alla lista dei “doppi ex” del passato ecco sei calciatori che hanno lasciato emozioni e ottimi ricordi in rossazzurro, entrando di fatto nella specialissima categoria degli indimenticabili. Nell’elenco di questa settimana rientrano il jolly Giorgio Mastropasqua: 63 presenze e 3 reti dal 1971 al 1973 in rossoverde con tanto di promozione in A. Una bella favola bissata in rossazzurro dieci anni più tardi: 44 presenze, una rete e contributo sostanzioso per la promozione etnea dopo gli spareggi romani.

Tra i tecnici ecco Vincenzo Guerini: dal 98 al 2000 in Umbria, con una salvezza in B e un esonero nella stagione successiva nel carniere. Decisamente più emozionante la carriera sotto l’Etna. Stagione 2000/01: chiamato dai Gaucci in sostituzione dell’esonerato Ivo Iaconi, Guerini esordì nell’infuocato posticipo serale contro il Palermo di Sonzogni. Al “Barbera” finì 5-1 per i rosanero. Un debutto da incubo, bissato sette giorni più tardi dal capitombolo interno contro il Giulianova (1-3 per i giallorossi). Neanche il tempo di ingranare (due vittorie con Atletico Catania e Lodigiani, sconfitta contro l’Avellino e pareggio interno col Benevento) ed è subito esonero. Via Guerini, dentro nuovamente Iaconi, giusto il tempo di incassare altre due sconfitte e due pareggi. Altro esonero (per Iaconi) altra richiamata (per Guerini). Si riparte dalla vittoria contro la Vis Pesaro (nel pantano dell’allora Cibali). Da lì incomincia la fantastica rimonta dei rossazzurri coronata dal terzo posto finale. Nei play off, dopo aver superato l’Avellino in semifinale, il sogno promozione sfuma al “Celeste” contro il Messina. Una rimonta da record che avrebbe meritato certamente un altro finale. Guerini lascia Catania tra i rimpianti. Ma non è un addio definitivo. Nell’aprile 2003 riecco il terzo ritorno in rossazzurro. Dopo gli esoneri di Jaconi, Graziani, Pellegrino, Toshack e Reja tocca al ‘buon’ Vincenzo provare a salvare il Catania dalla retrocessione in serie C1. Cinque vittorie: quattro sul campo, una a tavolino (la famosa gara interna col Siena), un pareggio e quattro sconfitte spingono gli etnei a quota 46 prima dell’infuocata lotta amministrativa dell’estate 2003 conclusa con la vittoria rossazzurra: la giusta permanenza in cadetteria.

Perno del primo Catania di Guerini è stato il centrocampista Davide Cordone che dopo un anno in rossoverde (34 presenze e 2 reti) mise le radici sul suolo etneo. Impatto quasi devastante con la nuova realtà: 19 presenze e 3 reti nella fantastica cavalcata conclusa con l’amara beffa del “Celeste” di Messina nella finale play-off che vide prevalere i giallorossi di Florimbi. Apporto determinate nella stagione seguente, quella della promozione in Serie B dopo la battaglia di Taranto. In cadetteria, nonostante le tante difficoltà incontrate, ecco la pagina più bella del Cordone rossazzurro: sinistro rasoterra a Sicignano in uscita e corsa sfrenata sotto la Curva Nord nel vittorioso derby sul Palermo del 2002/03, gara che segnò il debutto di mister Toshack sulla panchina catanese.

Prima rossoverde, poi rossazzurro è il percorso fatto anche dal difensore Cristian Silvestri: 84 presenze, 5 reti e due promozioni (in C1 e in B) con la Ternana di Delneri dal 1995 al 1999. Dopo Cosenza e Lecce ecco lo sbarco a Catania nel gennaio 2005. Stagioni memorabili quelle vissute con la maglia rossazzurra coronate dalla promozione in Serie A del 2005/06, seguite dalle successive salvezze in massima serie nelle stagione 2006/07, 2007/08 e 2008/09. Centoventisette presenze e 6 reti con il clamoroso gol del possibile 0-5 al Palermo sfiorato nel derby del primo marzo 2009. Una mancata ciliegina su una torta che rimane comunque farcita di dolcissimi ricordi.

Presente: tris inedito al “Liberati”
Nel match del “Libero Liberati”, in programma sabato 29 novembre alle ore 15, gli ex della partita saranno tre: tra le Fere ecco mister Attilio Tessere e il centrocampista Giuseppe Russo, tra i rossazzurri l’attaccante Emanuele Calaiò

Attilio Tesser, gentleman in campo e fuori
Ampiamente positivo è il ricordo lasciato da Attilio Tesser alla tifoseria rossazzurra. Novantatre presenze (sette delle quali in Coppa Italia) e 5 reti (una in Coppa Italia) nelle tre stagioni vissute tra il 1986 e il 1989. Anni difficili per il Catania, con la retrocessione in serie C dell’86/87 e le due successive annate in terza serie senza grossi sussulti. Anni bui nei quali emerse con decisione la figura del difensore veneto, nato a Montebelluna il 10 giugno 1958. Un difensore dal ‘vizio’ del gol capace di onorare al meglio la casacca rossazzurra. Archiviata la carriera di calciatore il Tesser allenatore, dopo l’exploit di Trieste e le delusioni collezionate con Cagliari, Ascoli, Mantova e Padova, è riuscito a ritrovare la ‘retta via’ in quel di Novara: due promozioni di fila per un “gentleman” in campo e fuori. Dal 31 dicembre 2013 è alla guida della Ternana.

Giuseppe Russo, un catanese in rossoverde
Il secondo ex rossazzurro oggi in rossoverde è il centrocampista Giuseppe Russo. Nato a Catania, il 27 giugno 1983, Russo è cresciuto calcisticamente tra le giovanili rossazzurre (tra il 1995 e il 1999) prima di esser acquistato dal Crotone. Carriera da girovago, vissuta vestendo le maglie di Messina, Paternò, Rimini, Catanzaro, Grosseto, Cavese, Gallipoli, Hellas Verona, Ascoli, Lumezzane fino al passaggio alla Ternana nello scorso gennaio. Dopo aver contribuito con 12 presenze alla salvezza degli umbri dell’anno passato, nel corso del campionato attuale ha conosciuto più la panchina che il terreno di gioco: appena tre spezzoni di gara (per un totale di 50 minuti giocati) rispettivamente contro Vicenza, Brescia e Bari, gare nelle quali la Ternana ha ottenuto due vittorie senza subire reti.

Emanuele Calaiò, parentesi rossoverde…
Nella lunga carriera del bomber rossazzurro Emanuele Calaiò c’è anche una piccola parentesi alla Ternana. Gennaio 2002, appena ventenne Calaiò viene ceduto in prestito proprio alla formazione rossoverde, in Serie B. In Umbria in mezzo campionato totalizza 10 presenze siglando 2 reti.