Teramo-Catania 1-1: le pagelle dei rossazzurri

Andrea Esposito, rete decisiva

Andrea Esposito, rete decisiva 

Bene in difesa e a centrocampo, deludenti nella trequarti e in avanti.

FURLAN voto 7: Salvato dalla traversa, in occasione della punizione di Bombagi, e graziato da Martignago, che spara alto qualche minuto più tardi, è prodigioso, al minuto 38’ del primo tempo, sul preciso colpo di testa dello stesso numero 10 biancorosso. Si ripete nella ripresa sulla conclusione in corsa di Mungo. Nulla può sulla destro a “foglia morta” di Bombagi.

CALAPAI voto 6: Da come spinge lungo la fascia destra dimostra di avere una condizione fisica brillante. I suoi cross, però, si rivelano poco precisi. In fase difensiva copre bene la sua zona senza rischiare.

SILVESTRI voto 5,5: Si fa sovrastare da Martignago, al 38’ del primo tempo, costringendo il compagno di reparto Furlan agli straordinari. Nel finale di gara spende bene il giallo in dotazione (che gli costerà comunque la squalifica) arrestando un pericoloso contropiede teramano.

ESPOSITO voto 6,5: Soffre l’esuberanza di Martignago, soprattutto nella parte iniziale del secondo tempo. L’uscita dal campo del numero 10 biancorosso si rivela manna dal cielo per il centrale di Galatina. Tempestivo il suo tap-in che riequilibra il risultato.

PINTO voto 6,5: Partita più che positiva quella condotta dall’ex Monopoli, bravo in fase difensiva, nella quale contiene la verve di Santoro, bravo anche in quella offensiva (bello il destro dalla distanza che impegna Tomei all’89’). In crescita.

RIZZO voto 6,5: Buona prestazione anche per il centrocampista messinese. Bene in fase di interdizione, altrettanto anche quando decide di impostare l’azione con precisi e veloci cambiamenti di gioco. Suo il fallo, al 76’, dal quale nasce la punizione vincente di Bombagi. Episodio dal quale nasce anche un cartellino giallo, per proteste, e la successiva sostituzione prontamente voluta da Lucarelli per evitare il peggio.
dall’81’BUCOLO s.v.: Dà una mano in mezzo al campo nella fase calda del match. Difficile dare una valutazione.

DALL’OGLIO voto 6: Dei due mediani predisposti da Lucarelli dovrebbe esser quello a ‘sganciarsi’ di più in fase offensiva. Lo fa raramente, ma quando decide di farlo, crea i presupposti per un’azione pericolosa. Anche lui in crescita.

BIONDI voto 6: Altra prestazione positiva quella fornita dall jolly rossazzurro. Sua la prima occasione da rete del Catania, al 20’, creata proprio da una sua azione personale che avrebbe meritato maggior fortuna.
dall’81’CATANIA s.v.: Tocca un pallone, forse due. Troppo poco per dare un voto.

DI MOLFETTA voto 5: Nella posizione di trequartista centrale si vede poco o niente. Storia che cambia quando parte dall’esterno. Nel complesso non incide.
dall’81’SARNO voto 6: Si rende protagonista in due azioni che si rivelano decisive ai fini del risultato finale: il cross tagliato dal quale nasce il gol del pareggio e il mancato assist per l’accorrente Barisic all’88’. Un errore, non da lui, probabilmente nato dalla mancata lucidità dopo la lunga sgroppata solitaria o dall’eccessiva voglia di strafare…

MAZZARANI voto 5: Altra partita anonima per il numero 32 rossazzurro. Poco da segnalare: il giallo (eccessivo) rimediato per un fallo veniale, il tiro in porta strozzato al 45’ del primo tempo e la rasoiata dalla distanza nella ripresa. Da lui ci si aspetterebbe qualcosa in più.
dal 75’CURIALE voto 5: Venti minuti (recupero compreso) di nulla…

DI PIAZZA voto 5,5: Nei trentacinque minuti trascorsi sul terreno di gioco non riesce a rendersi pericoloso. Siamo sicuri che il ruolo di unica punta nel 4-2-3-1 lucarelliano sia la posizione adatta a lui?
dal 36’BARISIC voto 5: Nei quaranta minuti passati come punta centrale, quelli intercorsi fra il suo ingresso in campo e l’ingresso di Curiale, non riesce mai ad andare alla conclusione verso Tomei. La situazione non cambia nei successivi minuti vissuti da esterno.

LUCARELLI voto 6: La conferma del modulo (il 4-2-3-1) è uno degli aspetti più positivi emersi dal pomeriggio teramano. Tradotto: la voglia di dare un’identità alla squadra a prescindere dal modulo dell’avversario di turno. Buona la capacità di sofferenza della squadra, altrettanto la caparbietà nel reagire allo svantaggio e la voglia di andare a recuperare il pareggio e, una volta conseguito, provare a vincere l’incontro. Bene in difesa e in mediana, da rivedere la manovra offensiva, nella quale emerge un dato eloquente: dai tre attaccanti utilizzati come prima punta, Di Piazza, Barisic e Curiale, non è arrivato nessun tiro in porta. Un dato che lascia riflettere, soprattutto in ottica mercato.

TERAMO voto 6,5: Squadra con ottime individualità (Martignago e Bombagi su tutti) e con elementi di spicco soprattutto dalla cintola in su. Squadra tosta che darà del filo da torcere a tutti nella seconda parte di stagione.

ARBITRO MARINI voto 6: Direzione di gara equilibrata quella condotta dal fischietto giuliano, bravo ad interpretare nel modo giusto i pochi episodi dubbi del match. Fra le poche sbavature, si segnala la mancata applicazione della norma del vantaggio quando interrompe un contropiede degli etnei, al minuto 47 del primo tempo, per ammonire Mungo, autore del fallo.