Teramo-Catania 1-0: le pagelle dei rossazzurri

Reginaldo, ingresso in campo positivo

Reginaldo, ingresso in campo positivo 

Le valutazioni riportate dai rossazzurri al termine della gara con gli abruzzesi persa di misura

MARTINEZ voto 6: Non può nulla sulla rasoiata di Ilari che alla lunga risulterà decisiva. Nei restanti 93 minuti (6 minuti di recupero compresi) non è mai chiamato in causa dagli attaccanti di casa.

CALAPAI voto 6: Con il dirimpettaio Tentardini dà vita ad un bel duello che si conclude in parità. Scende in avanti spesso e volentieri, dimostrando di avere una buona condizione fisica, ma i suoi cross non sono precisissimi.

CLAITON voto 6: Partita senza grosse sbavature, evita il raddoppio teramano murando la violenta conclusione di Bunino a due passi dalla porta.

SILVESTRI voto 5,5: Dopo neanche un minuto di gioco rimedia un giallo (sacrosanto) per un fallo tattico su Mungo lanciato verso la porta di Martinez. Ammonizione “a freddo” che, tuttavia, non lo condiziona. Sfiora la rete del pari, al 76’, con un colpo di testa che termina fuori di poco. Evita il raddoppio biancorosso, all’ 83’, murando la conclusione del neo entrato Di Francesco, rischia la frittata al 91’ con un disimpegno generato da una leggerezza.

PINTO voto 5,5: Non riesce a contrastare con decisione Ilari che fredda Martinez dopo tre minuti. Puntuale la diagonale su Santoro, al 67’, con la quale chiude la porta al giocatore biancorosso ormai giunto a pochi passi da Martinez. Chiude la gara in attacco, sfiorando il pari con un colpo di testa al 90'. Qualche passo in avanti in più rispetto all'opaca prova di Palermo.

IZCO voto 5,5: L’impegno c’è, ma le sue sgroppate sul terreno di gioco del “primo Izco” hanno il sapore nostalgico del passato.
dal 76’ WELBECK voto 6: Il suo ingresso in campo dà maggior peso e compattezza alla mediana.

DALL’OGLIO voto 5: Suo, al settimo minuto del primo tempo, la prima ed unica vera conclusione in porta (su calcio di punizione…) che costringe il portiere Lewandoski a lordarsi i guantoni. Per il resto la sua prestazione a centrocampo passa inosservata. Meglio Welbeck.
dal 76’ZANCHI voto 6: Il suo ingresso in campo catapulta Pinto cinquanta metri in avanti. Splendido lo stop a seguire al minuto 84’, concluso però non nel modo più efficace, con un traversone basso che rimane a metà strada fra Reginaldo e Pecorino.

ROSAIA voto 6: Così come i suoi compagni di reparto, Izco e Dall’Oglio, soffre vistosamente il maggior dinamismo dei centrocampisti locali, soprattutto nel primo tempo. Meglio nella ripresa, dove si fa apprezzare al 54’, quando serve a Reginaldo un assist perfetto, e al 71’ quando chiude la strada a Pinzauti dopo una lunga cavalcata. Il suo lo fa sempre, ma non è da lui che ci si aspetta la qualità in mezzo al campo.
dal 76’ MALDONADO voto 5,5: Escluso dall’undici titolare, dopo quattro partite di fila, il calciatore sudamericano entra in campo in una fase in cui tattica e moduli sono ormai saltati da un pezzo. Bella la punizione tagliata che finisce sulla testa di Pinto, non altrettanto la conclusione dalla distanza che fa il solletico al portiere di casa.

PIOVANELLO voto 5,5 : Dopo gli interessanti scorci di partita con Bari e Palermo la chance da titolare a Teramo appare più che meritata. Tuttavia, l’ex barese non riesce a sfruttare l’occasione, anche perché dalla mediana arrivano pochissimi palloni giocabili…
dal 51’REGINALDO voto 6: Il suo ingresso in campo vivacizza il reparto avanzato, fino a quel momento lasciato interamente sulle larghe (ma acerbe) spalle di Pecorino. Semina scompiglio nella retroguardia teramana, guadagnandosi con esperienza punizioni e calci d’angolo. Meriterebbe anche un voto più alto, ma il gol fallito dopo appena tre minuti dal suo ingresso in campo è clamoroso.

PECORINO voto 6,5: Rispetto alla gara di Palermo non trova la rete, ma l’impressione destata al “Bonolis” è superiore rispetto a quella del “Barbera”. Tanto lavoro sporco, con diversi recuperi palla sulla trequarti di casa, e un paio di battute verso la porta teramana giunte dopo una costruzione “fai da te”. Mister Raffaele gli dà fiducia e lui dimostra di meritarla. Sarà un po’ acerbo – come giusto che sia per un lungagnone di 19 anni – ma la sua fase di crescita è evidente. Se poi arrivasse qualche cross in più…

BIONDI voto 4,5: Dov’è finito il talento ammirato sotto la gestione Lucarelli? Abulico e poco combattivo, lo si nota spesso e volentieri a terra in attesa di un fischio arbitrale che non arriva mai. Il passaggio errato a pochi secondi dalla sua uscita dal campo è la fotografia perfetta del suo momento. Negativo.
dal 63’ EMMAUSSO voto 4,5: Dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo si divora il possibile 1-1, togliendo il pallone dai piedi di Pecorino. Nei successivi minuti trascorsi in campo non riesce ad incidere, dimostrando di esser un po’ troppo lezioso e poco concreto.

RAFFAELE voto 5,5: Dimostra di aver coraggio nel lanciare dal primo minuto un tridente offensivo “under 60” – da rivedere, magari, anche con avversari meno compatti del Teramo – per nulla convincente il terzetto in mediana di partenza, incapace di fare filtro e di rifornire i “ragazzini” in avanti. Così come accaduto a Palermo il suo Catania consegna il primo tempo agli avversari, dimostrandosi poco cattivo, determinato e senza una chiara idea di gioco. A differenza del “Barbera”, però, la buona reazione nella ripresa non parta ad un pareggio che ai punti sarebbe più che meritato.

TERAMO voto 6,5: Il gol segnato dopo pochissimi minuti facilita il compito ad una squadra compatta e di categoria, nella quale spiccano elementi di riliveo (vedi Mungo, Costa Ferreira e il subentrante Bombagi). Una buona squadra, ben messa in campo da mister Paci, brava a capitalizzare il massimo risultato con il minimo sforzo.

ARBITRO VIGILE voto 6: Al 25’ del primo tempo non se la sente di ammonire per la seconda volta in pochi minuti l’irruento Mungo che avrebbe lasciato in dieci i padroni di casa. Nel complesso, la sua direzione di gara risulta sufficiente.